17 dicembre 2020 20:00

I vaccini sviluppati contro il covid-19 sono la scoperta dell’anno secondo Science. “Il covid-19 ha reso il 2020 un anno crudele per tutti noi”, scrive il settimanale statunitense. Più di un milione e mezzo di persone sono morte nel mondo a causa di questa malattia. Ma alla fine dell’anno si vedono i primi segnali di speranza, grazie al rapido sviluppo di molti vaccini.

Il 31 dicembre 2019 la Cina ha notificato una forma anomala di polmonite all’Organizzazione mondiale della sanità. Il 10 gennaio è stata pubblicata online la sequenza del sars-cov-2 (non senza difficoltà, come racconta Zeynep Tüfekçi), il virus che provoca il covid-19. Dopo poche ore è cominciata la corsa allo sviluppo di un vaccino. A una prima fase confusa, quando non era ancora chiara la dimensione globale del problema, è seguita a febbraio la mobilitazione di molte aziende e università, che hanno cominciato a sviluppare grandi progetti investendo molte risorse. La maggior parte dei tentativi si è concentrata sulla proteina di superficie del sars-cov-2, la spike, che avvia l’infezione legandosi ai recettori presenti sulle cellule umane.

La statunitense Moderna e la collaborazione tra il gigante farmaceutico Pfizer con l’azienda biotecnologica tedesca Biontech hanno tentato una strada innovativa, sviluppando un vaccino con l’mRna (Rna messaggero), che contiene le istruzioni per la produzione della proteina virale. L’mRna, prodotto in laboratorio, è stato avvolto in un involucro lipidico per permettere l’ingresso nelle cellule umane e la produzione della proteina. Altre aziende o università, come Inovio, CanSino, Oxford e Janssen hanno invece usato il dna con il gene della proteina, mentre Sanofi Pasteur e altri hanno usato direttamente la proteina. La prima buona notizia è arrivata ad aprile, quando la cinese Sinovac ha mostrato che il suo vaccino, contenente il virus inattivo, proteggeva le scimmie dall’infezione. Pochi giorni dopo cinque aziende hanno annunciato le prime sperimentazioni cliniche. A novembre Moderna e Pfizer-Biontech hanno annunciato che i loro prodotti avevano un’efficacia di circa il 95 per cento, un risultato migliore di quanto molti avevano sperato.

La chiave dell’immunità
Sono stati fatti enormi sforzi per creare velocemente un vaccino. Tuttavia, secondo Science, il fattore chiave del successo potrebbe essere la biologia del covid-19. È infatti chiaro che molte persone, una volta infettate, sviluppano solo sintomi lievi, il segno che il sistema immunitario può controllare il virus. Stimolando quindi l’immunità con un vaccino si potrebbe avere una buona difesa.

Rimangono alcune incertezze sull’uso dei vaccini. Molti risultati sono stati annunciati con dei comunicati stampa e non in articoli scientifici completi di tutti i dati. Esaminando le ricerche, potrebbero emergere possibili motivi di cautela. Inoltre, per i primi mesi le dosi disponibili saranno poche. Potrebbero emergere problemi nella produzione e nella catena di distribuzione. Alcune persone potrebbero esitare a vaccinarsi.

Comunque, anche se ci vorrà parecchio tempo prima di tornare alla cosiddetta normalità, finalmente si comincia a intravedere la fine della pandemia, scrive Science. Ed un bel modo per finire questo difficile anno.

Il covid-19 ha provocato molti lutti anche nella comunità scientifica. Science ricorda Li Wenliang, il medico di Wuhan, in Cina, che all’inizio della pandemia aveva avvisato i colleghi di una nuova forma di malattia respiratoria. La polizia lo aveva ammonito e accusato di aver diffuso notizie false, per poi scusarsi ufficialmente. Li Wenliang è morto a causa del virus il 7 febbraio 2020.

Oltre allo sviluppo dei vaccini, Science segnala altri risultati importanti per la ricerca scientifica.

  • Nel campo dell’intelligenza artificiale, la rivista ricorda gli ottimi risultati del programma AlphaFold, sviluppato da DeepMind di Google, che prevede con una buona accuratezza la struttura tridimensionale delle proteine, un risultato molto utile per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci.
  • Nel 2020 sono stati ottenuti i primi successi nell’uso terapeutico della tecnica crispr, che permette di correggere il dna. La tecnica è stata usata per il trattamento di persone con la beta talassemia (o anemia mediterranea), una malattia ereditaria dei globuli rossi.
  • Anche per le ricerche sul clima Science segnala un passo avanti, la previsione che l’aumento della temperatura globale sarà compreso probabilmente tra i 2,6 e i 3,9 gradi. Vengono così esclusi gli scenari più catastrofici, ma anche quelli meno negativi. Per ottenere questo risultato è stato necessario raccogliere dati più accurati sul clima del passato e determinare quale ruolo hanno le nuvole sul clima.
  • Da ricordare ci sono anche le pitture rupestri risalenti a più di 40mila anni fa sull’isola indonesiana di Sulawesi, che potrebbero essere le più antiche scene di caccia mai ritrovate.
  • È stata inoltre individuata per la prima volta la fonte di un lampo radio veloce, un enigmatico segnale radio di brevissima durata intercettato nella Via Lattea. Secondo gli astronomi è stato prodotto da una stella a neutroni con un campo magnetico forte, una magnetar.
  • Quest’anno è stata ottenuta la superconduttività, ovvero il passaggio di corrente elettrica senza resistenza, a temperatura ambiente, anche se è necessario tenere il materiale sotto una pressione altissima.
  • Sono stati fatti progressi nella lotta all’hiv, studiando le caratteristiche delle persone che mantengono sotto controllo l’infezione anche senza farmaci antiretrovirali.
  • Due studi hanno mostrato la complessità del cervello degli uccelli, facendo ipotizzare una forma di coscienza in questi animali.
  • Infine, il 2020 sarà ricordato negli Stati Uniti per le iniziative organizzate a sostegno della diversità nella comunità scientifica e contro ogni forma di discriminazione razziale.

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