04 gennaio 2021 16:25
  • Nel Regno Unito il numero di morti per coronavirus è ormai più di 75mila, il 3 gennaio le nuove infezioni registrate sono state 54.990 e 454 i decessi avvenuti dopo 28 giorni dal test di positività. Intanto il 4 gennaio il paese ha cominciato, primo al mondo, la somministrazione di 520mila dosi (su cento milioni ordinati) del vaccino prodotto dai laboratori AstraZeneca e dall’università di Oxford, meno costoso e più semplice da conservare e trasportare rispetto a quelli statunitensi della Pfizer-Biontech e della Moderna. Nel paese questa settimana è prevista l’apertura di centinai di centri vaccinali, che si aggiungeranno ai 730 già operativi.
  • Nella zona meridionale del paese alcune autorità scolastiche hanno chiesto al governo di tenere chiuse le scuole elementari che dovrebbero riaprire il 4 gennaio, mantenendo l’impegno di garantire il servizio scolastico per le famiglie dei lavoratori essenziali e per i bambini più vulnerabili. Il calendario delle riaperture scolastiche prevede il rientro in classe il 4 gennaio per gli alunni delle elementari, tra l’11 e il 18 gennaio per le scuole medie e nella seconda metà del mese per le scuole superiori su tutto il territorio nazionale.
  • Nel paese, il coronavirus finora ha causato la perdita di circa 30mila posti di lavoro nel settore della ristorazione, con quasi il 163 per cento in più di licenziamenti, scrive il Guardian. Ricerche del Centre for retail research (Crr) hanno rivelato che le chiusure nel settore alberghiero sono aumentate del 76 per cento, arrivando a quota 1.621, rispetto alle 922 del 2019. Il direttore del Crr ha affermato che la pandemia ha accelerato una tendenza già in atto dovuta all’aumento della concorrenza tra le proposte alberghiere.
  • La Corea del Sud ha confermato le misure di distanziamento e chiusura messe in atto dal 23 dicembre che dovevano terminare il 3 gennaio. In attesa della campagna vaccinale che dovrebbe cominciare a febbraio, il governo ha deciso di prorogare il divieto di assembramento e le regole di distanziamento sociale relative ai ristoranti, alle chiese e alle stazioni sciistiche.
  • La Cina continentale ha registrato 33 nuovi contagi il 3 gennaio, il giorno prima erano stati 24. Secondo le autorità sanitarie 20 casi provengono dall’estero e 13 sono di trasmissione locale, nelle province di Liaoning , Hebei, Pechino e Heilongjiang. Il numero di casi asintomatici, che Pechino non classifica come casi confermati, è salito a 40 dagli otto del giorno precedente. Finora la Cina continentale ha registrato 87.150 casi e 4.634 decessi.
  • Intanto a Pechino tra il 1 e il 2 gennaio 73mila persone sono state vaccinate, nell’ambito della campagna che mira a immunizzare milioni di abitanti in previsione delle ferie per il capodanno lunare che andranno dall’11 al 17 febbraio, quando milioni di persone si sposteranno in tutto il paese per visitare le famiglie nelle città e nei villaggi da cui sono emigrate.
  • L’autorità sanitaria francese (Has) ha dichiarato che le prime dosi del vaccino Moderna dovrebbero arrivare entro questa settimana. Il governo del paese, dove esiste un forte movimento contro i vaccini, è oggetto di pesanti critiche per la lentezza nella somministrazione, che è partita a dicembre come in altri paesi europei ma che ha riguardato finora 516 persone. La direttrice dell’Has, Dominique Le Guludec, ha specificato che la Francia vuole più informazioni sul vaccino di Oxford-AstraZeneca. Il vaccino della Moderna ha ricevuto l’approvazione di emergenza dall’ente regolatore statunitense il 19 dicembre, il 23 è stato approvato in Canada, mentre l’agenzia europea per il farmaco (Ema) dovrebbe pronunciarsi tra pochi giorni.
  • LaFrancia ha registrato 136mila nuovi contagi dal 20 dicembre al 2 gennaio, per un totale di 2,66 milioni di infezioni e 65mila decessi.
  • La Thailandia dovrebbe ricevere duecentomila dosi (sui due milioni ordinati) del vaccino cinese Sinovac a febbraio, hanno dichiarato le autorità sanitarie, aggiungendo che il paese sarà in grado di produrre 200 milioni di dosi del vaccino dell’AstraZeneca, con la quale ha stretto un accordo per la produzione di 26 milioni di dosi negli stabilimenti dell’azienda tailandese Siam Bioscience. Altre 800mila dosi della Sinovac sono attese per marzo e un milione per aprile, ha dichiarato il 3 gennaio il direttore generale della sanità Supakit Sirilak. L’obiettivo del governo è di vaccinare la metà dei 70 milioni di abitanti. Il paese ha registrato 745 nuovi casi il 4 gennaio e il premier Prayuth Prayuth Chan-ocha ha sollecitato la popolazione a restare in casa per quanto possibile nell’intento di evitare un confinamento nazionale.
  • Il premier giapponese Yoshihide Suga ha dichiarato il 4 gennaio che il governo sta “riflettendo” su un nuovo stato di emergenza per la regione di Tokyo a causa dell’impennata dei contagi e della “grave situazione sanitaria”. Suga, in forte calo di popolarità proprio per la gestione della pandemia, spera che la campagna di vaccinazione partirà entro la fine di febbraio e ha dichiarato che sarà tra i primi a essere vaccinato. Il Giappone è stato relativamente risparmiato dal coronavirus, con 240mila contagi e meno di 3.600 morti, ma il 31 dicembre sono stati registrati in un solo giorno quattromila nuovi contagi (1.337 a Tokyo, che è la più colpita tra le 47 prefetture giapponesi, e insieme alle tre prefetture confinanti ha segnalato più della metà dei casi nazionali). Suga ha comunque confermato l’impegno del paese a organizzare le Olimpiadi di Tokyo (rimandate all’estate del 2021) perché “saranno la dimostrazione che l’umanità ha sconfitto il virus”.
  • Il ministero della salute in Germania starebbe considerando l’ipotesi di rimandare la somministrazione della seconda dose di vaccino della Pfizer-Biontech in modo da averne di più da inoculare come prima dose, così come sta facendo il Regno Unito, dove il comitato per le vaccinazioni e l’immunizzazione ha dichiarato che inizialmente “vaccinare più persone con una singola dose aiuterà a prevenire più morti e ricoveri che vaccinare un numero inferiore di persone con due dosi”. Intanto, secondo il quotidiano Bild, che non cita le sue fonti, il governo tedesco potrebbe estendere al 31 gennaio il lockdown imposto a scuole, negozi, ristoranti e bar dal 16 dicembre. Le nuove misure saranno discusse probabilmente il 5 gennaio.
  • Il 4 gennaio Singapore ha annunciato che le forze di polizia del paese potranno usare i dati ottenuti tramite le app per il tracciamento dei casi di coronavirus a fini investigativi, nello specifico quelli dell’app TraceTogether. Il servizio di tracciamento sarebbe attualmente usato da quasi l’80 per cento della popolazione composta da 5,7 milioni di abitanti, riporta Reuters. Nonostante il sito dell’applicazione rassicuri che i dati saranno usati solo per il tracciamento relativo al covid-19, l’accesso ai dati da parte delle forze di polizia farà aumentare le preoccupazioni relative alla privacy dei cittadini di Singapore.
  • A Hong Kong le scuole rimarranno chiuse fino alla metà di febbraio, quando termina la settimana festiva del capodanno lunare, ha annunciato il 4 gennaio il ministro per l’istruzione Kevin Young, spiegando che la situazione dei contagi nel territorio rimane “critica”. Da quasi un anno le scuole del territorio fanno ricorso alla didattica a distanza, e nell’isola i contagi hanno cominciato a risalire dalla fine di novembre, quando è stata disposta la chiusura di sale da ballo, palestre e saloni di bellezza, e il limite delle 18 per il servizio al tavolo nei ristoranti, misure che resteranno in vigore per altre due settimane. Hong Kong ha registrato finora novemila contagi e 150 decessi per coronavirus.
  • Il 3 gennaio, il ministero della salute neozelandese ha confermato la presenza di diciannove nuovi casi di covid-19, di cui sei sarebbero risultati positivi alla nuova variante inglese. Come scrive il New Zealand Herald le sei persone, giunte dal Regno Unito e dal Sudafrica, sono state subito messe in isolamento e in quattro risulterebbero già guarite. Il direttore generale del ministero della salute, Ashley Bloomfield, ha evidenziato il “ruolo cruciale svolto dai test prima della partenza e all’arrivo in aeroporto nella battaglia alla diffusione del virus sul territorio neozelandese”.
  • Durante la conferenza stampa del 3 gennaio, la prima ministra norvegese Erna Solberg ha chiesto ai cittadini di unire le forze per contrastare la terza ondata di coronavirus ormai alle porte. Il governo ha infatti deciso di imporre nuovi limiti per contrastare i numeri che si teme torneranno a salire dopo le feste natalizie. Stravanger Aftenblad riporta, tra gli altri provvedimenti, l’introduzione di un limite di cinque persone per le riunioni private, il divieto di distribuire alcolici e la raccomandazione a rinviare tutti i viaggi non necessari fuori nazione.
  • Gli Stati Uniti hanno superato i 350mila morti per coronavirus, il dato più alto nel mondo, pari a 2.500 decessi giornalieri. Il 2 gennaio il paese ha registrato 300mila nuovi contagi in 24 ore secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University. L’immunologo Anthony Fauci ha affermato che i giorni a venire potrebbero essere i peggiori mai visti dal punto di vista della diffusione pandemica. Purtroppo, come scrive il New York Times, il risultato delle riunioni familiari avvenute durante le vacanze natalizie era prevedibile. Tuttavia, secondo Fauci, la vera impennata si avrà solo a partire dalla seconda settimana di gennaio.

Ha collaborato Sara Tartamo

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