04 febbraio 2021 15:14
  • Con il progredire degli studi durante la pandemia la comprensione scientifica della trasmissione del virus è cambiata, scrive Nature. “La maggior parte delle infezioni avviene per via aerea quando le persone infette parlano, tossiscono o respirano emettendo grandi goccioline respiratorie o piccole particelle chiamate aerosol. Ciò non significa che lavarsi le mani o pulire le maniglie delle porte e altre superfici sia inutile, dice l’ingegnera Linsey Marr, che studia la trasmissione delle malattie per via aerea: ‘Lavarsi le mani è cruciale, perché allo stato attuale degli studi la trasmissione dalle superfici non può essere esclusa. Ma è molto più importante migliorare la ventilazione degli ambienti o usare dei depuratori dell’aria invece di sterilizzare le superfici’”.
  • Più del 50 per cento dei contagi che si sono verificati tra seicento passeggeri della nave da crociera Diamond Princess all’inizio della pandemia, nel febbraio del 2020, sono stati trasmessi da aerosol, secondo una ricerca pubblicata dai Proceedings of National Academy of Science statunitensi. Questi risultati, scrivono i i ricercatori, sottolineano l’importanza di attuare provvedimenti di salute pubblica che insieme alle misure di contrasto come l’uso delle mascherine e il lavaggio delle mani promuovano il ricambio dell’aria, non solo a bordo delle navi da crociera ma anche negli ambienti chiusi. “I protocolli delle organizzazioni sanitarie dovrebbero mettere una maggiore enfasi sui controlli per ridurre la diffusione per via aerea. Infine, sebbene il nostro lavoro sia basato sull’epidemia di covid-19 su una nave da crociera, esso può fornire un modello ad altri ambienti al chiuso e per altre malattie infettive”.
  • Il Canada riceverà una significativa quantità di dosi del vaccino dell’AstraZeneca (1,93 milioni) entro giugno attraverso la piattaforma Covax creata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e gestita dall’Alleanza per i vaccini (Gavi) per massimizzare l’offerta ai paesi meno ricchi. La fornitura avverrà nonostante il governo canadese abbia firmato accordi diretti con le case farmaceutiche che lo pongono in cima alla lista di quelli che hanno ordinato il maggior numero di dosi. Il Canada ha versato 400 milioni di dollari nel programma Covax, la metà servirà per acquistare le dosi a uso interno e l’altra metà per quelle destinate a 92 paesi che hanno bisogno di aiuto per comprare il farmaco. Come scrive il Globe and Mail sarà l’unico paese del G7 a ricevere i vaccini nel quadro del Covax. I vaccini destinati al Canada saranno prodotti in Corea del Sud, e prima di essere somministrati devono ricevere sia l’autorizzazione all’uso delle autorità sanitarie canadesi sia quella dell’Oms. Anche il Cile e la Nuova Zelanda riceveranno le dosi dal Covax, oltre a quelli ordinati attraverso accordi diretti con i produttori, scrive il Guardian, “mentre tanti dei paesi elencati nella lista non hanno altra fonte di rifornimento” oltre a quella dell’iniziativa dell’Oms. “Una ricerca dell’Economist intelligence unit ha previsto che più di 85 paesi a basso reddito probabilmente non avranno sufficienti scorte di vaccini almeno fino al 2024, quando la maggior parte dei paesi ricchi e a reddito medio potrebbe aver raggiunto quasi la vaccinazione completa”.
  • La lista del Gavi fornisce una notizia anche sulla Corea del Nord, che finora ha dichiarato di non aver nessun caso di covid-19 e che riceverà due milioni di dosi dall’iniziativa Covax. Secondo il rapporto il paese asiatico riceverà le dosi del vaccino AstraZeneca prodotto nei laboratori indiani del Serum Institute. Il governo nordcoreano è stato il primo al mondo a chiudere i suoi confini nel gennaio del 2020.
  • L’università di Oxford, nel Regno Unito, testerà un mix dei due vaccini della Pfizer-Biontech (a Rna messaggero) e dell’AstraZenca (adenovirus disattivato) su 820 volontari di più di 50 anni non vaccinati per valutare l’efficacia della combinazione dei due preparati nel fornire l’immunità al covid-19. Entro dodici settimane dalla prima somministrazione con uno dei due farmaci, una parte dei volontari riceverà la seconda dose dello stesso produttore e gli altri riceveranno la dose dell’altro. I volontari saranno reclutati attraverso l’apposita piattaforma del Servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) che condurrà la sperimentazione con il sostegno finanziario del governo e sarà guidata dal pediatra e vaccinologo Matthew Snape.
  • Gli Stati Uniti hanno superato i 450mila morti causati dal nuovo coronavirus, secondo i calcoli della Johns Hopkins University. Gli esperti sanitari incaricati dalla Casa Bianca di seguire l’evoluzione della pandemia temono che si possa arrivare a 600mila decessi prima che il virus sia sotto controllo.
  • Più di 500 persone, tra tennisti, tenniste, personale e funzionari addetti dei tornei dell’Australian Open (che dovrebbero cominciare l’8 febbraio), sono state messe in isolamento dalle autorità della città di Melbourne dopo che un addetto di un hotel per la loro quarantena è risultato positivo al covid-19.
  • La commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana per il farmaco ha approvato l’uso di due farmaci a base di anticorpi monoclonali per la cura del covid-19 solo per pazienti in una fase precoce della malattia e che presentano un alto rischio di aggravamento. I due farmaci approvati sono prodotti dalle aziende statunitensi Regeneron ed Eli Lilly. L’agenzia europea del farmaco (Ema) non ha ancora autorizzato l’uso di questi farmaci.
  • Il governo brasiliano ha cominciato i negoziati per l’acquisto di 30 milioni di dosi di vaccino dalla Russia e dall’India, dopo che l’agenzia per il farmaco ha semplificato le procedure per la richiesta di autorizzazione di emergenza. Finora in Brasile sono autorizzati all’uso il vaccino di Oxford-AstraZeneca e il cinese Coronavac. La campagna di vaccinazione è cominciata il 17 gennaio tra il personale sanitario, i popoli indigeni e le persone anziane. Il Brasile, che ha 212 milioni di abitanti, nella settimana tra il 25 e il 31 gennaio ha registrato una media di 50mila nuove infezioni e 1.062 decessi al giorno. Dall’inizio della pandemia il paese ha registrato 228mila morti e 9,34 milioni di contagi.
  • Un gruppo di 26 medici e infermieri militari tedeschi è arrivato in Portogallo per aiutare il paese in grave difficoltà sanitaria nell’affrontare la risalita dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva. Il primo gruppo di personale medico trascorrerà in Portogallo tre settimane per poi essere sostituito da un’altra squadra, ha scritto la Deutsche Welle. Il Portogallo ha attualmente uno dei più alti tassi di infezione in Europa: solo a gennaio ha avuto più di cinquemila morti. Il totale registrato fino a oggi è di 13.257 decessi e 741mila contagi, su una popolazione di 10,28 milioni di abitanti.

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