21 maggio 2020 12:59

Travolti dalla pandemia di covid-19, gli organizzatori di concerti stanno cercando di riorganizzarsi. E dopo aver annullato tutte le date previste per questa estate, ora stanno annunciando i nuovi appuntamenti. La strategia è quella di rimandare tutto di un anno, nella speranza che il coronavirus a quel punto sia solo un ricordo. Uno degli ultimi concerti a essere stato riprogrammato è quello di Thom Yorke. Il cantante dei Radiohead sarà a Milano l’8 luglio 2021 con il suo progetto solista Tomorrow’s Modern Boxes. Il concerto, inizialmente previsto il 9 luglio 2020 all’ippodromo di San Siro, sarà spostato al Lorenzini District.

Sul palco, insieme a Thom Yorke, ci saranno Nigel Godrich, storico produttore dei Radiohead, e l’artista olandese Tarik Barri, che si occuperà dei visual proiettati durante l’esibizione: lo stesso trio protagonista del tour del 2019, nel quale Yorke si era presentato in grande forma, soprattutto nella data di Roma.

A meno che il cantante non pubblichi del nuovo materiale da qui al luglio del 2021 (non è da escludere, visto che mancano diversi mesi), il repertorio del concerto sarà probabilmente incentrato sui lavori solisti come The eraser, Amok e l’ultimo Anima. Magari ci sarà spazio per qualche brano scritto per il cinema, come la colonna sonora di Suspiria di Luca Guadagnino o Daily battles, composto per il film di Edward Norton Motherless Brooklyn. Molto difficile, ma non impossibile, che vengano proposte canzoni dei Radiohead, magari quelle meno note.

In occasione dell’annuncio delle nuove date Thom Yorke ha messo online un video estratto dal tour del 2019, accompagnandolo con un messaggio ai fan: “Ecco un video di Thom, Nigel e Tarik sul palco l’anno scorso, come piccolo promemoria di quello che era possibile, e che sarà possibile di nuovo”. Speriamo abbia ragione.

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Come detto, quello di Thom Yorke non è l’unico concerto che è stato spostato nel 2021. Manifestazioni come il Firenze Rocks e l’I-Days, il Rock in Roma, i tour di Vasco Rossi, Nick Cave e i Pearl Jam sono stati rinviati di un anno, anche se non tutte le date sono state riprogrammate al momento. In altri casi le cose non sono andate così lisce: il tour di Paul McCartney, che si sarebbe dovuto svolgere questa estate a Lucca e a Napoli, è stato cancellato senza possibilità di replica. E questo ha scatenato le proteste dei fan, che non si accontentano di essere rimborsati con dei voucher pari al prezzo del biglietto (uno strumento previsto dal decreto Cura Italia e considerato fondamentale dagli organizzatori per tutelare la filiera della musica dal vivo) e vorrebbero indietro i soldi del biglietto.

L’unica regione in controtendenza, per il momento, è il Friuli Venezia Giulia, che ha annunciato che questa estate i concerti si svolgeranno comunque: resta da capire come.

Il sito musicale Rockol ha un elenco aggiornato di tutte le date cancellate e spostate. Può essere comodo consultarlo per orientarsi in un momento che è oggettivamente confuso, sia per il pubblico, alle prese con voucher e richieste di rimborso, e, non dimentichiamolo, per chi lavora nel mondo della musica, non solo i musicisti.

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