03 novembre 2011 00:00

L’udito dei musicisti è più a rischio?

Per molti musicisti la perdita dell’udito è una triste, inevitabile conseguenza di una passione.

Eppure la dedizione di una vita a uno strumento forse non è così pericolosa per le orecchie. Anzi, potrebbe addirittura giovare all’udito. In uno studio recente un team di ricercatori ha reclutato dei musicisti professionisti da quattro orchestre classiche. Attraverso esami approfonditi che analizzavano fattori come il colesterolo nel sangue e l’esposizione al rumore, si è scoperto che la perdita dell’udito tra i musicisti non supera quella di chiunque altro.

Il rischio aumenta solo tra quelli con la massima esposizione ad alte frequenze (oltre i tre kilohertz), mentre tra i musicisti in genere si riscontra una maggiore prevalenza di acufene, fischio nelle orecchie. In un altro studio, pubblicato su Psychology and Aging, i ricercatori hanno esaminato l’udito di 74 musicisti e di 89 non musicisti. I primi presentavano un minor declino legato all’età di certi aspetti dell’udito, tra cui la capacità di distinguere le frequenze e i toni sempre più bassi, e di sentire in un ambiente rumoroso.

Conclusioni L’esposizione cronica ai rumori forti può danneggiare l’udito, ma i musicisti potrebbero avere un udito migliore degli altri.

Internazionale, numero 922, 4 novembre 2011

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