13 aprile 2015 08:56

Hillary Clinton ha tutti i vantaggi del mondo, ed è esattamente questo il suo problema. Candidata ufficialmente all’investitura democratica alle presidenziali del 2016, l’ex segretaria di stato gode di una notorietà senza pari e di un’incontestabile esperienza.

Il suo nome è conosciuto in tutti gli Stati Uniti e nel mondo. Ha già trascorso otto anni alla Casa Bianca come first lady molto coinvolta nel lavoro del marito Bill. Per due mandati ha ricoperto un seggio del senato, dove ha appreso tutti gli arcani del congresso. Hillary Clinton conosce bene il potere legislativo e quello giudiziario. La sua candidatura all’investitura democratica del 2008, per quanto sfortunata, l’ha resa una veterana delle campagne presidenziali, segnate da un ritmo frenetico e dai colpi bassi. Infine, c’è stata l’apoteosi dei quattro anni alla guida della diplomazia americana durante il primo mandato di Barack Obama, l’uomo che le aveva sbarrato la strada verso la presidenza quando tutto sembrava già deciso.

Hillary Clinton conosce bene gli Stati Uniti e il mondo. Se considerassimo solo i titoli, la sua vittoria alle presidenziali sarebbe già scontata. Il problema, però, è che occupa il proscenio politico da troppo tempo, e di conseguenza il suo nome evoca un salto vertiginoso verso il passato.

Per vincere dovrà quindi sorprendere quegli americani che credono di sapere tutto di lei, riuscendo a incarnare il nuovo e segnando una rottura con gli anni di Obama. Un’altra difficoltà nasce dal fatto che il suo carisma la rende l’unica candidata attuale per le primarie democratiche. Hillary dovrà coinvolgere l’America in una battaglia senza suspense mentre sul fronte repubblicano i pretendenti saranno numerosi ed eterogenei e animeranno una bagarre totale che la copertura televisiva e online trasformeranno nell’evento dell’anno.

La partita non sarà facile per questa candidata fin troppo in vista, i cui punti di forza fanno presagire un cammino solido che sarebbe assurdo e dannoso non seguire proprio ora che l’economia si sta riprendendo e mentre in campo repubblicano assistiamo solo a baruffe, conservatorismi, promesse di grandi svolte a destra e addirittura un altro nome che rievoca il passato recente del paese, quello di Jeb Bush.

Davanti a questo fratello e figlio di ex presidenti, Hillary potrà però incarnare una vera novità, quella dell’affermazione delle donne e in particolare di una sostenitrice della classe media che, grazie al suo talento, è arrivata al livello di un uomo che ha trovato sempre la tavola già apparecchiata.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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