15 settembre 2011 00:00

Il decimo anniversario dell’11 settembre ha cominciato a consumarsi con un paio di settimane d’anticipo, sulle radio e nei periodici di tutto il mondo. Cosa è cambiato da quel giorno, come hanno vissuto questo anniversario quelli che all’epoca avevano cinque o dieci o vent’anni.

E poi naturalmente il ricordo, le testimonianze, le storie dei sopravvissuti, dei pompieri, degli infermieri e di chi in quel dramma ha perso uno o più familiari. Ma è stato a ridosso dell’anniversario che le immagini sono tornate a colpirci con la loro violenza.

Parliamo dei filmati, ovviamente, non delle fotografie. Strana sensazione quella di rivedere la prima torre in fiamme e, soprattutto, l’impatto dell’aereo sulla seconda torre. Immagini che abbiamo visto e rivisto e che sono passate alla storia, anche se conservano tutta la loro forza visiva e ancora oggi causano stupore.

Ma sembrano diverse da quello che sono state. Nel 2001, nelle ore e nei giorni che sono seguiti agli attentati, passavano a ciclo continuo, ossessive, affascinanti, irreali. Immagini incredibili che facevano pensare a un film o a un video­game. Non volevamo, e forse non riuscivamo, ad accettarle come la registrazione di avvenimenti realmente accaduti.

Ora è diverso. È come se, al di là della spettacolarità di quelle immagini e tenendo conto di tutto quello che è successo e che abbiamo scoperto in questi dieci anni, l’11 settembre, oggi, sia diventato più reale.

Internazionale, numero 915, 16 settembre 2011

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