05 dicembre 2014 16:45

Da Mimmo Jodice a Daido Moriyama: gli appuntamenti più interessanti in giro per l’Italia.

On the bed I, Tokyo, 1969. (Daido Moriyama, Centro italiano arte contemporanea)

Calogero Cammalleri - Palermo
Fino all’8 marzo 2015
Negli ultimi anni Lampedusa è diventata sinonimo di migrazione, tragedie in mare e disperazione. Il fotografo Calogero Cammalleri ha voluto ricercare la vera identità dell’isola con il progetto Lipadusa. La mostra, ospitata al museo civico di Castelbuono (Palermo), inaugura il 7 dicembre.

A occhi aperti, mostra collettiva - Torino
Fino all’8 febbraio 2015
“Ci sono fatti e pezzi di storia che esistono solo perché c’è una fotografia che li racconta” afferma Mario Calabresi, curatore del volume A occhi aperti da cui è tratta la mostra ospitata alla Venaria Reale. L’esposizione raccoglie oltre cento immagini di grandi autori, da Steve McCurry a Joseph Koudelka, che hanno raccontato gli eventi e le storie più importanti a livello storico, sociale e culturale da ogni angolo del mondo.

Niccolò Biddau - Milano
Fino al 1 febbraio 2015
Lagalleria DaDa East presenta la mostra Industria, un percorso per immagini realizzato dal fotografo Niccolò Biddau all’interno della realtà industriale italiana. Esperienze come quelle di Alessi, Borsalino, Pirelli e Fiat sono raccontate attraverso trenta fotografie in bianco e nero, in grande formato e altre duecento proiettate.

Mimmo Jodice - Modena
Fino all’11 gennaio 2015
Una nuova mostra personale di Mimmo Jodice dedicata alla sua grande ricerca sul Mediterraneo. Un percorso di cinquanta immagini, in parte inedite, in cui l’autore racconta le civiltà che hanno scandito la storia antica del mare nostrum, facendo rivivere statue e templi, divinità ed eroi, in una dimensione sospesa in cui passato e presente convivono.

Daido Moriyama - Foligno
Fino al 25 gennaio
Il Centro italiano arte contemporanea ospita oltre 120 fotografie, realizzate dagli anni sessanta ad oggi, da Daido Moriyama. La mostra ripercorre l’intensa carriera dell’artista evidenziandone il suo approccio personale e la sua visione sulle trasformazioni che hanno segnato la storia giapponese.

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