15 ottobre 2014 16:49

È stato un V-day alla rovescia. A dieci mesi dalla manifestazione del Movimento 5 stelle a Genova, il “vaffa” si è ritorto contro il suo creatore: Beppe Grillo è stato contestato dagli “angeli del fango” che da venerdì spalano nei vicoli allagati della sua città d’origine.

È una giornata politicamente memorabile, perché per la prima volta Grillo ha subìto lo stesso trattamento che lui ha riservato ai rappresentanti della “casta” insultandoli quotidianamente.

Grillo ha sbagliato tempi e modi del suo giro in moto, che non doveva essere una passerella ma un atto di solidarietà: “Siamo tutti dalla stessa parte”. Ma i ragazzi con le pale e molti cittadini non erano affatto d’accordo: “Basta chiacchiere, vieni a spalare”. ”Torna nella tua casa da ricco”, gli ha urlato un signore.

Grillo, accompagnato da tre energumeni dai modi bruschi (“Non erano guardie del corpo”, ha dichiarato), ci resta male. E ribatte che ci sono anche dei suoi parlamentari a spalare. “In parlamento spalano merda tutti i giorni, figuratevi se hanno paura del fango”.

Ma mentre migliaia di ragazzi spalano da venerdì, i parlamentari dell’M5s a Genova sono arrivati martedì, quando l’allerta era rientrata e aveva smesso di piovere.

Nei giorni della tragedia Grillo aveva cose più importanti da fare: farsi issare a 25 metri di altezza al Circo massimo per annunciare che i suoi parlamentari “torneranno dal parlamento alle piazze”.

Da quel parlamento che Grillo aveva promesso di “aprire come una scatola di tonno”.

A Roma la sua passerella trionfale è stata applaudita da migliaia di simpatizzanti, proprio come piace all’ex comico. A Genova, però, la sua fama di fustigatore della casta non è bastata a evitargli contestazioni. Grillo si è dovuto rassegnare: “Mi sono preso i miei fischi e me li tengo”.

Ma il fondatore dell’M5s è stato criticato anche dall’interno del suo movimento. Secondo Paolo Putti, capogruppo al comune di Genova, “Grillo è stato giustamente criticato dai ragazzi che spalano fango da giorni.

La sua visita ha distolto l’attenzione dai volontari, i veri protagonisti. Ma non parlerei di contestazione”.

Il Secolo XIX ha espresso solidarietà “ai giornalisti e videoreporter aggrediti dagli energumeni di cui si è circondato Beppe Grillo durante la sua visita alla popolazione alluvionata di Genova”.

L’M5s si è “dissociato da alcuni comportamenti violenti avvenuti a Genova durante la visita di Beppe”.

Ma le proteste contro Grillo non sono state l’unico incidente che dovrebbe far riflettere l’M5s. Lunedì il movimento ha subito un altro colpo: la parlamentare genovese Cristina De Pietro è passata al gruppo misto del Senato.

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