22 ottobre 2015 16:48

Quattro fotografi emergenti, e mai esposti nella capitale, sono i protagonisti della nuova edizione di Emerging talents, evento che fa parte del circuito di Fotografia - Festival internazionale di Roma.

Antoine Bruy, Salvi Danés, Jing Huang e Dina Oganova raccontano il presente attraverso scelte individuali e collettive, l’isolamento e il silenzio, la ricerca di senso e la fuga.

Scrublands. (Antoine Bruy)

Il francese Antoine Bruy è andato alla ricerca di chi ha deciso di tagliare i ponti con il consumismo, abbandonando le città e vivendo nell’autosufficienza tra i monti Carpazi e i Pirenei. Scrublands si sviluppa su otto storie che cercano di tracciare i percorsi umani dietro una scelta così estrema e di mostrare le difficoltà che bisogna affrontare ogni giorno per vivere senza tecnologia e seguendo solo i ritmi della natura.

My place. (Dina Oganova)

Dina Oganova fa parte della prima generazione di georgiani nati dopo il crollo del blocco sovietico. I suoi coetanei sono i protagonisti del progetto My place, in cui i ritratti si fondono agli appunti e alle lettere dei giovani adulti che vogliono cambiare la loro vita e il loro paese.

Black ice, Moscow (Salvi Danés)

In Black ice, Moscow lo spagnolo Salvi Danés va a Mosca, tra i suoi abitanti e racconta quel “sottile e invisibile strato di ghiaccio”, che impedisce la libertà di movimento e la scelta di una direzione. Un ostacolo fisico ma anche psicologico, se le persone delegano il proprio pensiero ad altri, per sentirsi meno sole.

Pure of sight. (Jing Huang)

Jing Huang cerca invece di parlare della Cina contemporanea facendosi guidare dall’irrazionale e dalla sorpresa con un diario quotidiano e dettagliato che sceglie uno stile onirico e fuori dal tempo, ricco di richiami pittorici: “La lingua cinese esprime le emozioni usando le metafore. È una sintassi molto comune nella poesia cinese. Mi piace questa maniera implicita di narrare”.

La mostra Emerging talents è curata anche quest’anno da Sarah Carlet e Arianna Catania. Sarà inaugurata il 23 ottobre negli spazi di Officine fotografiche e rimarrà aperta fino al 20 novembre.

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