16 maggio 2014 18:40

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Syd Arthur, Garden of time

Eredi della scena di Canterbury (Caravan, Soft Machine, Gong, Hatfield and the North), i Syd Arthur hanno studiato a memoria l’archeologia del rock progressive e della psichedelia, ma non te lo fanno pesare. La loro musica è complessa, ma mai pretenziosa. Merito di una scrittura che, al momento giusto, sa fare l’occhiolino al pop. La voce di Liam Magill, tra l’altro, ha qualcosa che fa pensare [a Thom Yorke][1]. Il secondo album dei Syd Arthur, Sound mirror, sarà pubblicato il 20 maggio e si può già ascoltare in streaming [a questo indirizzo][2].

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Swans, Screen shot

To be kind è uno dei dischi più belli usciti dall’inizio dell’anno. Gli [Swans][3] non sono certo dei ragazzini (il loro primo album è uscito nel 1983) ma negli ultimi anni sono riusciti a conquistare un nuovo pubblico, soprattutto grazie al maestoso [The seer][4], il secondo lavoro uscito dopo la reunion del 2010. Se avete qualche dubbio sulla bravura della band, o sulla personalità del cantante Michael Gira, ascoltate il crescendo alla Nick Cave di Screen shot.

Will Stratton, Gray lodge wisdom

Il cantautore statunitense Will Stratton ha scritto e registrato Gray lodge wisdom mentre lottava contro una cancro ai testicoli, dal quale poi è riuscito a guarire. Le canzoni sono state registrate nella cantina dei suoi genitori, durante la chemioterapia. Sono brani folk rock, in bilico tra Nick Drake, Wilco e Bert Jansch. Quello che stupisce è che Gray lodge wisdom non è cupo, ma profondamente catartico. La sintesi migliore del suo percorso l’ha fatta [Caitlin White su Noisey][5]: “Will Stratton ha battuto il cancro e ha scritto un bellissimo album”.

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Il Pan Del Diavolo, Folkrockaboom

Il Pan Del Diavolo è un duo folk rock di Palermo, formato da Pietro Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo. Sono in due, ma quando li vedi sul palco sembrano in dieci. Il loro terzo disco, intitolato Folkrockaboom, [uscirà il 3 giugno][6]. Questo è il primo singolo, costruito su un bell’intreccio di chitarre elettriche e acustiche.

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Morrissey, World peace is none of your business

Elvis Costello ha detto di Morrissey: “Scrive bellissimi titoli di canzoni, ma spesso si dimentica di scrivere le canzoni”. Malignità a parte, anche stavolta il titolo del nuovo singolo di Moz è brillante. La canzone non è memorabile, ma risentire quella voce è sempre un piacere. Nuovo album in arrivo il 15 luglio. Ah, dite a Elvis Costello di farsi un ripasso su chi erano gli Smiths.

Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma

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