31 marzo 2020 16:46

Alla fine degli anni settanta l’industria cinematografica italiana era in declino, ma ancora molto vivace. Per esempio poteva essere “usata” per sfruttare la scia di grandi successi internazionali producendo molto rapidamente film a bassissimo costo che ne richiamassero almeno in parte temi e immaginario. E fu così che arrivò Scontri stellari oltre la terza dimensione, girato in fretta e furia da Luigi Cozzi, a cui l’aveva “commissionato” un produttore statunitense (il film è una coproduzione), quando l’ascesa di Guerre stellari era solo all’inizio.

In una galassia lontana lontana, due “canaglie”, Akton e Stella Star, sono incaricate dall’imperatore intergalattico di ritrovare i superstiti di un’astronave distrutta dal malvagio e misterioso conte Zarth Arn… Il film uscì in Italia nel 1979, dove qualcuno abboccò all’idea di trovarsi di fronte a un altro Guerre stellari. Come me e mio fratello, per esempio, oltre a mia madre che fu costretta ad accompagnarci al cinema Euclide, sala parrocchiale di Roma. Poi se ne persero le tracce.

Nel cast internazionale sbucano qua e là attori e figuranti italiani. Il grande nome del film è Christopher Plummer, allora non proprio un divo di prima grandezza, ma molto famoso per Tutti insieme appassionatamente. Compare anche David Hasselhoff, al suo debutto. Ma tutti ricorderanno Nadia Cassini, nata nel Vermont ma cinematograficamente parlando italianissima, una star dell’allora fiorente commedia sexy, o riconosceranno l’inconfondibile caratterista Salvatore Baccaro. La colonna sonora è di John Barry. Insomma, alla fine, è un film vero e proprio. Lo stesso purtroppo non si può dire del “guerre stellari turco” che però propone un modo singolare di sfruttare il successo di George Lucas.

Scontri stellari oltre la terza dimensione
Di Luigi Cozzi. Con Marjoe Gortner, Caroline Munro, Christopher Plummer, David Hasselhoff, Robert Tessier, Joe Spinell, Nadia Cassini. Stati Uniti/Italia 1978, 92. Su Prime video.

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