28 maggio 2020 19:16

Leningrado nel 1945 è una città che porta segni profondi della guerra appena finita. La giovane Iya lavora in un ospedale dove arrivano i reduci per curarsi le ferite fisiche e psichiche, ma è tutta la popolazione della città a essere profondamente traumatizzata dal lungo assedio. La stessa Iya, che al fronte c’è stata, ogni tanto s’incanta, come bloccata in chissà quale incubo. Questo suo disturbo post-traumatico, a pochi minuti dall’inizio del film, è all’origine di un evento che si rivela un colpo durissimo per gli spettatori. Eppure si deve tirare avanti, insieme a Iya e alla sua amica Sasha, a sua volta rientrata in città dal fronte.

La ragazza d’autunno è uno dei film più interessanti arrivati in Italia nel 2020, soprattutto se si considera che il regista Kantemir Balagov ha 29 anni. Anche grazie a una messa in scena curatissima, a scelte stilistiche molto precise, e alle protagoniste Viktoria Mirochnichenko e Vasilisa Perelygina, Balagov riesce a trasmetterci l’angoscia della vita dopo la guerra, dei tentativi di dare un senso all’esistenza tra le rovine, per cui in alcuni casi forza d’animo e coraggio rischiano di non bastare.

La ragazza d’autunno
Di Kantemir Balagov. Con Viktoria Mirochnichenko e Vasilisa Perelygin. Russia 2019, 130’. Su Prime Video e a noleggio.

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