10 giugno 2020 18:23

Erano altri tempi, ma quando mia madre portò me e mio fratello, entrambi intorno ai dieci anni, a vedere Excalibur al cinema Empire di Roma (gremito alla domenica pomeriggio!), nessuno disse niente. Eppure, a parte il tema “re Artù e i cavalieri della tavola rotonda”, il film di John Boorman non era pensato per i ragazzini. Comunque, anche se il nostro punto di riferimento sull’argomento era La spada nella roccia, le cose filarono lisce.

In effetti quello di Boorman era un film come ce ne sono sempre di meno: una sintesi a beneficio degli adulti di un racconto popolare amato dai ragazzini. Da questo punto di vista, forse, è quasi insuperato. E infatti, nonostante qualche scena truculenta, andava bene anche per due bambini intorno ai dieci anni che avevano smesso di credere in Babbo Natale già da un po’.

A ripensarci oltre a dare nuovi spunti e nuovi orizzonti al genere fantasy/celtico, il film di Boorman lascia un’altra eredità, ovvero la comparsa di alcuni attori che poi avrebbero fatto il giro del mondo (e della galassia): Gabriel Byrne, Liam Neeson, Patrick Stewart ed Helen Mirren. Mica male. Forse è per questo che i fantasy vengono meglio se nel cast c’è qualche attore britannico.

Excalibur
Di John Boorman. Con Nigel Terry, Helen Mirren, Nicholas Clay, Cherie Lunghi, Paul Geoffrey, Nicol Williamson, Liam Neeson, Patrick Stewart, Katrine Boorman. Regno Unito/Stati Uniti 1981, 140’. A noleggio

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