02 marzo 2000 00:00

Ti sorprenderà ricevere una domanda da un tredicenne che legge il Financial Times. Di solito rubo il giornale a mio padre, un professore di economia. In famiglia sono tutti molto istruiti e le discussioni a cena sono molto stimolanti. Sono il più giovane e il meno informato, e a volte non riesco a esprimere la mia opinione. Come posso farmi sentire senza ricorrere ai capricci da adolescente? – Abisha Dowla

È come la mia vita al Financial Times, dove in corridoio incontro Martin Wolf, Gideon Rachman e Philip Stephens. Forse devi accettare la situazione e ricavarne il massimo. È quello che provo a fare in redazione. Anche perché quando apro bocca di solito me ne pento. Capisco il problema. Forse tuo padre vuole capire se sei bravo ad ascoltare, anche se probabilmente crede che non sei cambiato molto rispetto a prima: immagina sempre che tu abbia 12 o addirittura 4 anni. Ricordagli l’aforisma di Charles Caleb Colton: “Nemmeno il più saggio può rispondere a tutte le domande del più stupido”. A quel punto formula le tue interruzioni come se fossero delle domande. Comincia a chiedergli se rischiamo una ricaduta nella recessione. Vedrai che in futuro ti ascolterà.

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