31 marzo 2016 14:35

È da tempo che gli abitanti di Orleans, una cittadina di 2.800 abitanti nello stato di New York, appena a sud del confine con il Canada, sono preoccupati per l’acqua che esce dai loro rubinetti.

In un’abitazione l’acqua è così corrosiva da aver messo fuori uso tre lavapiatti e due lavatrici. Nella casa di un’altra coppia è talmente salata che i padroni di casa sigillano i rubinetti quando hanno visite. Anche l’ufficio informazioni della città avverte i visitatori: “Non bere l’acqua”.

Per questo, quando è esplosa la crisi idrica di Flint, in Michigan, Stephanie Weiss e suo marito Andy Greene temevano che, come a Flint, nell’acqua del loro rubinetto fosse presente del piombo. Weiss ha passato al setaccio i rapporti sui test idrici a Orleans e ha scoperto la verità: i livelli di piombo nella sua acqua, alimentata da un pozzo privato, superavano i limiti che l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa) impone ai sistemi e ai fornitori di acqua pubblica.

Ma questa comunità non è l’unica a vivere una simile esperienza. In tutto il paese, milioni di americani che si riforniscono da pozzi privati bevono, si lavano e cucinano con dell’acqua che contiene quantità di piombo potenzialmente pericolose, come documentato da recenti studi universitari.

Misurazioni difformi

Alcuni ricercatori delle università Penn State (Pennsylvania) e Virginia Tech (Virginia) hanno analizzato i sistemi idrici privati locali, scoprendo che il 12 per cento delle fonti in Pennsylvania e il 19 per cento in Virginia presentano livelli di piombo che eccedono le soglie massime previste dall’Epa per i sistemi idrici pubblici. L’avvelenamento da piombo può provocare disturbi cardiaci, polmonari e cerebrali. È particolarmente pericoloso per i bambini, per i quali anche un consumo limitato può provocare ritardi di sviluppo irreversibili.

Anche se buona parte degli statunitensi si serve di forniture d’acqua pubblica, i pozzi privati sono la principale fonte d’acqua potabile per il 15 per cento delle famiglie statunitensi, ovvero 47,8 milioni di persone. Generalmente presenti in zone rurali, i pozzi privati servono i cittadini non collegati a reti idriche pubbliche. Alcuni di questi pozzi si trovano in comunità più povere, ma alcuni sono utilizzati anche da proprietari benestanti o da persone che vivono in ambienti urbani.

A meno che non paghino loro stessi le analisi, gli abitanti potrebbero non sapere quali minacce s’annidano nella loro acqua

Poche ricerche hanno analizzato su scala nazionale il rischio del piombo nell’acqua proveniente da pozzi privati. Ma se le percentuali scoperte dai ricercatori fossero proiettate a livello nazionale, oltre nove milioni di americani serviti da pozzi privati avrebbero dei livelli di piombo malsani nella loro acqua. È quanto sostiene un articolo pubblicato a ottobre da alcuni degli stessi ricercatori della Virginia Tech che hanno trovato il piombo nell’acqua di Flint.

Eppure questi pozzi privati rimangono sempre al di fuori delle regole di rilevazione batteriologica dell’Epa, e solo alcuni stati impongono che sia analizzata la quantità di piombo nei pozzi. A meno che non paghino loro stessi queste analisi, gli abitanti potrebbero non sapere quali minacce s’annidano nella loro acqua.

Diane Ferrucci sistema le bottiglie vuote nello scantinato della sua casa a Orleans, nello stato di New York, il 23 febbraio 2016. (Chris Wattie, Reuters/Contrasto)

La comunità di Orleans è uno dei casi studiati. Weiss e Greene hanno scoperto che l’acqua che usano per cucinare per i loro due figli, di otto e dieci anni, contiene livelli di piombo oltre due volte superiori alla soglia consentita dall’Epa.

“Quando mi sono accorta che la mia acqua presentava dei livelli di piombo pari a quelli di Flint, mi son venuti i brividi”, spiega Weiss, direttrice aggiunta di Save the river, un’organizzazione di difesa dell’ambiente. “Mi ha disgustato pensare a tutto quanto ho cercato di fare, come madre, affinché i miei figli crescessero felici e in salute, mentre nel frattempo vivevano bevendo acqua contaminata dal piombo. Inoltre mi faceva rabbia pensare che è stato probabilmente il governo dello stato a provocare la situazione”.

La falda acquifera che alimenta il loro pozzo è inquinata dal sale proveniente da un vicino deposito utilizzato dal dipartimento dei trasporti dello stato di New York. Qui è conservato il sale che viene cosparso sulle strade durante le tempeste di neve, secondo una rilevazione di Alpha Geoscience, una società di consulenza con sede a Clifton Park, nello stato di New York, specializzata in studi idrogeologici. Lo studio è stato commissionato da Stephen Conaway, un produttore di vino locale che ha fatto causa allo stato accusandolo di aver inquinato la sua acqua nel 2011.

Una lettera spedita a Conaway dimostra che già nel 2004 un funzionario del dipartimento dei trasporti aveva detto che era ragionevole pensare che il deposito di sale fosse all’origine della contaminazione.

Anche se a Flint l’approvvigionamento idrico non passa dai pozzi privati, la sua battaglia per eliminare il piombo dall’acqua ha fatto scattare l’allarme in altre comunità, comprese quelle servite da pozzi privati, le quali rischiano di usare acque corrosive contenenti piombo, rame e altri metalli pesanti provenienti dai diversi materiali di pozzi, tubature e impianti idraulici.

Assenza di criteri

L’Epa non ha stabilito dei criteri per i pozzi privati, anche se la National ground water association (Associazione nazionale falde acquifere) consiglia di effettuare delle analisi. Interrogato sulle difformità di misurazione, un portavoce dell’Epa ha dichiarato che secondo quanto previsto dal Safe drinking water act (legge sulla sicurezza dell’acqua potabile), approvato dal congresso nel 1974, l’Epa è obbligata a controllare solo i sistemi idrici pubblici.

Secondo l’Epa lead and copper rule (regolamento Epa per il piombo e il rame) pubblicato nel 1991, se il 10 per cento dei campioni prelevati da un servizio idrico contiene livelli di piombo superiori a 15 parti su un miliardo, il fornitore idrico deve migliorare i controlli, informare i cittadini dei rischi e potrebbe anche dover sostituire le tubature.

I ricercatori universitari hanno usato questi criteri per valutare i possibili rischi che corrono le comunità che usano pozzi privati.

Le regole su come controllare se i bambini sono esposti al piombo sono discordanti e spesso ignorate

In Virginia, l’acqua di un’abitazione aveva livelli di piombo 1.600 volte più alti di quelli massimi permessi dall’Epa, ha scoperto il ricercatore della Virginia Tech Kelsey J. Pieper, principale autore di uno studio pubblicato lo scorso settembre dal Journal of Water and Health. L’articolo analizzava i livelli di piombo presenti nell’acqua del rubinetto di alcune case dello stato che usavano pozzi. La ricerca di Pieper, insieme a uno studio dei ricercatori di Penn State apparso nel 2013 sul Journal of Environmental Health, evidenzia un problema che i governi sono stati, perlopiù, incapaci di risolvere.

L’esposizione al piombo è calata dopo che, negli anni ottanta, alcune leggi hanno reso illegale l’uso del piombo nelle vernici e nel carburante. Ma l’esposizione è ancora possibile nei pozzi privati. Pieper ha scoperto che, se l’esposizione da piombo nei pozzi privati non sarà affrontata seriamente, i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie faranno fatica a soddisfare il loro obiettivo di eliminare gli alti livelli di piombo nei bambini entro il 2020.

Piombo e bambini in Pennsylvania

In Pennsylvania, Jeremiah Underhill e sua moglie hanno portato il figlio di un anno, Dalton, dal pediatra per un controllo nell’aprile del 2014. Sapendo che la famiglia stava ristrutturando la casa vecchia di 76 anni, e preoccupato che la vernice usata nell’abitazione potesse contenere piombo, il dottore ha suggerito di far fare a Dalton alcune analisi per verificare la presenza di piombo.

I risultati hanno mostrato elevati livelli di piombo nel suo sistema.

Un cartello consiglia di non bere l’acqua nel bagno degli uomini nel centro turistico di Thousand Islands, a Orleans, nello stato di New York, il 23 febbraio 2016. (Chris Wattie, Reuters/Contrasto)

I ricercatori della Penn State hanno spiegato che è tuttavia possibile che i livelli differiscano nel tempo e che, qualora fossero effettuate più analisi, superino la soglia massima. Gli Underhill hanno scoperto che, come accade a Flint, l’acqua del loro pozzo era corrosiva e conteneva tracce di piombo provenienti dalle tubature della loro casa.

La famiglia ha fatto installare un sistema di trattamento che rende meno acida l’acqua. Il sistema costa circa quattrocento dollari, ma se un loro familiare non li avesse aiutati a installarlo, il costo sarebbe stato molto maggiore. Oggi la loro acqua non contiene piombo e le analisi del sangue di Dalton sono tornate regolari. La coppia si sente fortunata per aver saputo del problema in tempo, sapendo che l’esposizione al piombo può provocare danni cerebrali.

“L’unico motivo per cui ce ne siamo accorti è che il nostro dottore ha avuto l’intelligenza di consigliarci di fare alcune analisi”, afferma Underhill. “E si trattava dell’acqua che usavamo per il latte in polvere di Dalton”.

La maggior parte dei bambini non è sottoposta ad alcuna analisi, e nel paese le regole su come controllare l’esposizione al piombo dei bambini sono discordanti e spesso ignorate.

Cause imprevedibili

Molte persone ritengono inoltre che, se possiedono una casa o un pozzo nuovo, le loro tubature non possano contenere piombo. Invece quasi tutte le tubature costruite prima del 2014 contenevano un po’ di piombo tra i componenti, e nelle case più vecchie è più probabile che esistano tubature che lo contengono. Fino al gennaio 2014 “senza piombo” significava che i componenti delle tubature contenevano meno dell’8 per cento di tale metallo.

Ad Highlands, nel North Carolina, Robert e Suzanne Gregory hanno scoperto del piombo nella loro acqua dopo che, ad agosto, avevano scavato un pozzo per l’acqua corrente.

La contea di Macon ha chiesto di effettuare alcuni esami per eventuali batteri presenti nel nuovo pozzo. Robert, che è ingegnere, voleva andare più a fondo e ha richiesto un’indagine approfondita che ha rivelato che l’acqua era corrosiva e contaminata dal piombo. Pensava che la causa fossero i tubi di acciaio zincati che scorrevano sotto il pozzo e ha quindi fatto sostituire i tubi zincati con tubi in acciaio inossidabile e senza piombo. Hanno fatto altre analisi e il piombo era sparito.

“La combinazione d’acqua acida e acciaio zincato è un problema, e credo sia più grave di quanto credano molte persone, poiché la maggioranza di loro non ne sa niente”, secondo Robert.

Anche quando il proprietario di una casa effettua le analisi per il piombo, le soluzioni possono essere troppo care per una famiglia. Alcuni sistemi di trattamento dell’acqua costano oltre diecimila dollari.

Solo alcuni stati, tra i quali New Jersey e Rhode Island, impongono che nei pozzi siano effettuate analisi per il piombo, obbligatorie quando abitazioni e pozzi passano nelle mani di un nuovo proprietario. Nonostante molti stati richiedano controlli per escherichia e altri batteri, le analisi del piombo sono raramente richieste, secondo John Hudson, vicepresidente di Mortgage financial services a San Antonio, in Texas.

Un appello per l’acqua pubblica

Alcuni abitanti sanno di avere dei pozzi contaminati e vorrebbero avere accesso all’acqua municipale, ma non ci riescono.

La regione di Orleans è nota per le barche, la pesca e le attività all’aperto ma anche il suo tasso di disoccupazione costantemente elevato. Gli abitanti hanno cominciato a fare pressione sullo stato per aver accesso agli acquedotti pubblici quattro anni fa, hanno stampato volantini e aperto una pagina Facebook, ma ancora non esistono progetti per fargli avere acqua pubblica.

I funzionari dello stato sostengono di voler ottenere 13 milioni di dollari per estendere i servizi idrici pubblici alle case di Orleans dove l’acqua è contaminata, ma Kevin Rarick, consigliere comunale, definisce il progetto uno specchietto per le allodole. Quasi tutto il denaro proverrebbe da un prestito che costringerebbe ogni utente dei servizi idrici a rimborsare cinquecento dollari all’anno, quando invece lo stato non ha ancora annunciato un progetto per cambiare il modo in cui conserva le scorte di sale nel deposito.

Andy Greene, che ha dovuto sostituire le tubature rovinate dal sale, la considera un’ingiustizia: lo stato ha inquinato la falda acquifera che alimentava il suo pozzo, e ora vuole che sia la comunità a finanziare la soluzione al problema.

Il dipartimento della salvaguardia ambientale dello stato di New York ha dichiarato che “non ci sono prove” che la causa della contaminazione sia il sale, che sarebbe stato conservato in maniera sicura. Un funzionario ha dichiarato che lo stato ha rifornito gli abitanti di acqua in bottiglia.

“Se avessi un cumulo di sale che contamina il pozzo del mio vicino, il giorno dopo lo stato si farebbe vivo per multarmi, costringendomi a pulire tutto e a comportarmi da buon vicino”, dichiara Greene. “È proprio quello che ci aspettiamo da loro, che siano dei buoni vicini”.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Questo articolo è stato pubblicato dall’agenzia di stampa britannica Reuters.

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