Il mio è un argomento delicato e abbastanza disgustoso. Ho diciassette anni e sono cresciuta in una famiglia adottiva in Australia. Nella mia famiglia di nascita ho subìto abusi sessuali, e credo che questo mi abbia mandato veramente a puttane la sfera sessuale. L’unica cosa che mi eccita è l’idea che una persona, per ottenere un orgasmo, si devasti completamente la vita. Ho cominciato con i racconti sadomaso soft, poi sono passata a roba più schifosa, tipo omicidi (racconti e immagini online), pedofilia (solo racconti), e ultimamente ho cominciato a fantasticare sui miei genitori (quelli adottivi).

Il fatto è che non deve per forza essere una categoria in particolare. Per eccitarmi, basta sia la cosa più disgustosa che si possa immaginare. Nelle mie fantasie non contano il sesso, l’età o il tipo di rapporto. Devono solo essere cose orrende, di quelle che nella vita reale ti rovinerebbero. Queste fantasie sono già abbastanza spaventose di per sé, ma essendo letteralmente le uniche che mi eccitano, non riesco nemmeno più a capire se mi piacciono i maschi o le femmine o nessuno dei due. L’idea di parlarne con uno psicologo mi terrorizza, perché non voglio mandare i miei in paranoia. Avrò anche i miei lati strani, ok, ma da fuori sembro abbastanza normale, e cerco in tutti i modi di non farli preoccupare. Non mi aspetto che tu mi risolva un problema del genere nella tua rubrica, ma magari hai un’idea di come posso farmi aiutare senza creare casini in famiglia.

Ferma In Un Passato Doloroso


Le persone sane di mente possono avere fantasie sessuali estreme e violente, FIUPD, e le fantasie sessuali estreme e violente (che per comodità chiameremo FV, d’accordo?) non fanno diventare pazzi. Però con uno strizzacervelli ci devi parlare, e non perché tu sia danneggiata in modo irreparabile, o perché sia l’unica persona al mondo ad avere delle FV, ma perché le tue fantasie ti turbano. Ed è comprensibile. È difficile avere FV – o trovare un modo sano per integrarle nella propria vita sessuale o capire come mandarle a fare in culo se un modo sano di integrarle nella propria vita sessuale non esiste – quando la fantasia erotica ti trascina in cose sempre più inquietanti. E se la maggior parte delle persone ha delle fantasie relativamente stabili, ovvero si sente eccitata da un certo tipo di persona o situazione, la tua fantasia erotica sembra perennemente a caccia di cose nuove: pensieri, immagini, stimoli e situazioni “sbagliate”.

Devi assumere il controllo della tua sessualità, e per farlo hai bisogno di aiuto, altrimenti questo senso di alienazione non farà che aumentare.
 Detto questo, FIUPD, ci sta anche che tu veda un rapporto di causa-effetto dove invece esistono solo coincidenze. Al mondo c’è un sacco di gente che non ha subìto il genere di abusi che hai subìto tu – o non ne ha subiti affatto – e che le FV ce le ha lo stesso.
 C’è chi si sente angosciato dalle sue fantasie o dai suoi interessi e trova sollievo in leggere dosi di antidepressivi. Per altri, che soffrono di disturbo da stress post-traumatico (Dspt), si sono rivelati utili certi programmi con terapie a base di mdma, cioè di ecstasy.

Considerati i tuoi trascorsi, FIUPD, che tu soffra di Dpts è possibile.
 Uno psicoterapista bravo – e con il quale tu sia completamente sincera – può aiutarti a plasmare e reindirizzare le tue fantasie verso stimoli ugualmente intensi, un po’ meno “sbagliati”, e che non vadano in escalation costante, limitandosi a darti la dose di “sbagliato” che ti serve senza devastarti la salute o la vita (sta’ alla larga da tutti i siti pedofili, FIUPD, anche quelli che contengono solo racconti porno. Ti prego). E uno psicoterapista sessuale valido può aiutarti a tracciare un confine netto tra la tua sessualità adulta – in qualunque forma – e i tuoi trascorsi di abusi sessuali (ho fatto leggere la tua lettera a una ricercatrice che si occupa di questioni sessuali, una persona di fiducia, e lei mi ha suggerito di suggerirti di cercare uno psicoterapista serio specializzato in terapia sessuale, perché è meno probabile che abbia un atteggiamento negativo nei confronti del sesso, e quindi reagisca andando nel panico o dando giudizi moralistici quando tu gli riveli le tue FV).


Considerati gli abusi che hai subìto nella tua famiglia naturale, FIUPD, confido che i tuoi genitori adottivi si rendano conto che potresti aver bisogno di un aiuto professionale per tutta la vita, e che il fatto che tu ti rivolga a loro è rassicurante a) su di te come persona, e b) su di loro come genitori. Quando andrai al primo appuntamento, chiedi allo strizzacervelli di garantirti che le vostre sedute saranno strettamente riservate. Se per qualche ragione ti dice che non può garantirti l’assoluta riservatezza (ma può eccome, e quasi ovunque glielo impone la legge, a meno che il paziente non rappresenti un pericolo per se stesso o per gli altri), ringraziala o ringrazialo per la disponibilità e chiedi ai tuoi genitori di fissarti un appuntamento da qualche altra parte.


Ti prego di farti aiutare, FIUPD, e non perché tu sia strana o potresti esserlo, ma perché sei tormentata dai dubbi, confusa sul tuo orientamento sessuale, e giustamente preoccupata per come la tua fantasia erotica continua a spostare l’asticella. Tieni poi presente una cosa: i consulenti e gli strizzacervelli non sono tutti uguali. Se il primo o la prima da cui vai non ti piace, o se la scintilla non scatta, di’ ai tuoi genitori che vuoi andare da qualcun altro.


Sono gay e ho un fratello gay. Il problema è che a lui piace un sacco farsi umiliare. Si mostra nudo online e lascia ai suoi “padroni” digitali il controllo totale sulle sue foto e i suoi video. Qualche tempo fa ho trovato alcune sue foto, e l’imbarazzo e l’umiliazione lo hanno eccitato un casino (nella vita fuori dalla rete nessuno dei due ha mai mostrato interesse sessuale per l’altro. Ma quando lui mi ha chiesto se avevo delle foto di me nudo, io gli ho detto che ne avevo e gliene ho mandate un po’, e devo ammettere che la cosa un pochino mi ha eccitato).

Ma veniamo al vero problema: di lì a poco, mio fratello mi ha detto che si sentiva troppo in colpa, ha ripulito l’hard disk cancellando tutte le foto, anche le mie, e mi ha chiesto di fare lo stesso, giurando che l’avrebbe piantata con i suoi numeri online. Poi però ho scoperto che aveva ricominciato. Dice che per lui è una cosa ricorrente, e che dipende da certi traumi che avrebbe subìto nell’infanzia. Io gli ho detto che avrà pure dei gusti strani, ma per me è sempre mio fratello, e magari sarebbe più felice se riuscisse ad accettarsi e basta. Non credo però che con questa sua “dipendenza” dovrebbe smettere di colpo, perché tanto le altre volte non ha funzionato.


Mio Fratello Ha Gusti Strani

Ci sono persone che, pur di seguire i loro impulsi sessuali, si incasinano completamente la vita – persone la cui vita sessuale è veramente un cazzo di circo – e questo nonostante gli piaccia soltanto il sesso etero alla missionaria in camera da letto e con le luci spente. Il problema di tuo fratello non è la sua infanzia, e non sono i suoi gusti bizzarri. I suoi problemi, al plurale, sono il disprezzo che ha di sé, i suoi tentativi di giurare che non lo farà più – che poi lo spingono ad alternare frenesia e purificazione – e l’incoscienza con cui, nei periodi di frenesia, si abbandona ai suoi gusti bizzarri.


Invece di fuggire dai suoi gusti – non ci riuscirà mai – tuo fratello deve trovare modi più sicuri e sani di soddisfare il suo desiderio di umiliazione erotica e sottomissione al controllo altrui. Chi ama farsi umiliare trovava il modo di spassarsela ben prima che esistesse internet, MFHGS, e può tranquillamente riuscirci anche tuo fratello.
 E poi dovete stabilire dei confini più netti, MFHGS. Piantala di scambiarti foto con tuo fratello, e smettila di cercare prove delle sue incaute avventure online.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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