Io e mia moglie stiamo insieme da più di dieci anni, e pratichiamo questo o quel tipo di non-monogamia da più di sette. Abbiamo provato varie cose — coppia aperta, relazioni esterne, scopamici — ma dopo aver fatto una cosa a tre bisessuale con un altro uomo l’anno scorso, abbiamo capito che la nostra strada era quella. Per un po’ è andato tutto bene, ma a circa un mese dal terzetto mi sono beccato una brutta mononucleosi. Da lì a un paio di mesi abbiamo cominciato a rivedere il nostro scopamico, e mi sono accorto che faticavo a eccitarmi, e addirittura a farmelo venire (e rimanere) duro. Ci volevano più preliminari, e reggevo meno le distrazioni. Ci siamo detti che mi stavo ancora riprendendo e che mangiando bene e facendo attività fisica tutto si sarebbe sistemato. Poi ho avuto una crisi sul lavoro che è durata fino a marzo (ho attribuito la cosa allo stress, visto che non era cambiato molto), e come se non bastasse a marzo mi hanno spedito in una zona di guerra.
Continuo a non avere lo slancio di un anno fa. I miei commilitoni sbavano dietro ogni femmina che passa e a volte rimorchiano pur non avendo relazioni aperte — diversamente da me, che ce l’ho, ma di rimorchiare non ho voglia. Ormai mi masturbo poco, e per entrare nel mood ho bisogno dei messaggini spinti e delle foto esplicite che mi mandano mia moglie e il nostro scopamico da casa. Ho da poco ricominciato a svegliarmi col pisello duro, e la colpa di tutta questa situazione, secondo me, è dello stress che deriva dal trovarsi in una zona di guerra. Ma ho paura che queste siano solo scuse. Forse devo solo accettare il fatto che sto invecchiando, e che ormai la mia libido sarà questa. Compio trent’anni fra qualche settimana, e quello non aiuta. Quant’è probabile che sia solo un periodo sfortunato e che, una volta superato quello, possa tornare arrapato come prima?
–Currently Occupied Mostly By Arms Though
Ho chiesto a un esperto — il dottor Barak Gaster della University of Washington, ospite regolare (benché a volte mortificato) della mia rubrica — se la mononucleosi può danneggiare o ridurre la libido di un uomo, la sua capacità di mantenere l’erezione e le sue abitudini masturbatorie per quasi un anno.
“La mononucleosi è una malattia virale per la quale non esiste una vera cura se non il passare del tempo”, dice il dottor Gaster. “È particolarmente insidiosa in quanto di solito provoca un’estrema spossatezza che può durare parecchio tempo. Fra gli altri sintomi più comuni ci sono dolori muscolari e articolari”.
La spossatezza e i dolori possono comunque influenzare l’umore e l’interesse per il sesso? “Sì”, risponde Gaster. “Non è la norma, ma può succedere. I sintomi della mononucleosi durano circa tre mesi, ma nei casi più gravi possono protrarsi in qualche misura anche per uno o due anni. Nessuno degli effetti della mononucleosi è permanente. È quindi importante rassicurare sul fatto che gli effetti della mononucleosi ancora presenti dopo 12/18 mesi possano comunque risolversi col passare del tempo”.
Tu te la sei beccata meno di un anno fa, COMBAT, perciò sei ancora in quella finestra di 12/18 mesi nella quale i sintomi potrebbero persistere. Hai anche dovuto gestire una crisi lavorativa, per poi essere spedito in una zona di guerra. Mi sembrano cose molto stressanti, e non tutti reagiscono allo stress nello stesso modo. Lo stress legato al trovarsi in una zona di guerra potrebbe eccitare gli uomini che hai intorno, ma avere l’effetto opposto su di te.
Tieni presente che, come ha detto il dottore, con tutta probabilità le cose — uccello incluso — si sistemeranno nel giro di altri 6/12 mesi. Il fatto che ti stiano tornando le erezioni mattutine mi sembra un buon segno, così come l’effetto che sortiscono sul tuo uccello i messaggini spinti della donna e dello scopamico che ti aspettano a casa.
Torna sano e salvo, e complimenti a te e a tua moglie per il fatto di continuare a crescere insieme sessualmente. Sarà per questo che siete ancora insieme, e ancora innamorati, pur essendovi sposati così giovani.
(Traduzione di Matteo Colombo)
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it