11 gennaio 2017 18:17

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Io e il mio partner abbiamo cominciato a giocare con gli strumenti di castità maschili. Stiamo pensando di andare in un locale di spogliarelli mentre lui ha il cazzo ingabbiato, e di pagare per delle lap dance. In questi casi ci sono regole da rispettare con le ballerine? Dobbiamo avvisarle prima che gli si siedano in braccio? Oppure non diciamo niente? È offensivo per una ballerina volerla coinvolgere? Ancora non ho trovato delle regole di comportamento per situazioni di questo tipo.

—Letting Our Cage Kink Show

“Credo di parlare a nome di quasi tutte le ballerine quando dico che non m’importa di cosa succede nei pantaloni di un cliente”, dice Bobbi Hill, una lap dancer di Portland, Oregon, capitale delle spogliarelliste. “Sfiorare qualcosa di duro nella zona inguinale non è raro per chi fa lap dance, e a seconda della consistenza dello strumento una potrebbe non accorgersene nemmeno”.

Che vi preoccupiate delle ballerine è lodevole, LOCKS, ma chi più rischia di farsi male è il tuo partner. Nulla è più divertente che provocare un’erezione a un uomo che indossa uno strumento di castità — erezione che sarà necessariamente dolorosa e punitiva — ma questi strumenti non cedono (teoricamente) e la carne dell’uccello è delicata (anche da dura). È più probabile che una ballerina, strusciandosi sull’inguine del tuo partner, gli faccia male.

Detto ciò, le ballerine di lap dance non amano le sorprese. Se strusciandosi sull’inguine del tuo partner una di loro sentisse qualcosa di duro e ingombrante che non somiglia a un uccello, “potrebbe entrare in modalità air-dance”, spiega Hill, “che in pratica è una lap dance dove di contatto con l’inguine ce n’è meno possibile. Ma a investire nella pazienza e nel benessere di una ballerina non si sbaglia mai: mentre le spiegate la situazione, provate a offrirle un Martini”.

Qualora non foste interessati a una ballerina femmina, LOCKS, ho girato la tua domanda a uno spogliarellista. “La maggior parte degli spogliarellisti non credo si farebbe problemi se un cliente indossasse uno strumento di castità, a meno che questo non procuri danni o disagi fisici”, risponde Aaron, ballerino dello Stag PDX, un locale di spogliarellisti che ha da poco aperto a Portland. “Se durante la lap dance le parti dello strumento sono infilate per bene tra le gambe, non dovrebbe essere un problema. Ma se c’è qualche pezzo che spunta — e che potrebbe far male a un ballerino particolarmente ligio mentre ti si struscia addosso — allora conviene fare attenzione. In ogni caso, chiedere ai ballerini che cosa gli va o meno di fare non guasta mai”.

Gli spogliarellisti sono persone come noi! Possiamo fargli delle domande! E loro rispondono! Un cliente che si preoccupa per loro li mette a proprio agio! Apprezzano anche molto le mance abbondanti! E l’igiene personale! E i clienti non ubriachi fradici!

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Ho da poco lasciato mio marito, trasferendomi dalla periferia in un appartamento tutto per me a Philadelphia. È stato molto liberatorio e ho cominciato ad avventurarmi alla ricerca di buon sesso, cosa che nei miei 25 anni di matrimonio è sempre mancata. Due settimane fa, sentendomi particolarmente avventurosa, sono andata in un bar vicino a casa mia e mi sono portata a casa un uomo. Uno sulla quarantina, asciutto e muscoloso. Il sesso è stato fantastico! Lui apprezza molto quello orale, diversamente da mio marito che è molto più soft. Insomma, tolti i vestiti a questo maschione mi sono accorta che aveva la zona pubica completamente depilata, praticamente dall’ombelico in giù. Non so se lo shock mi si è visto in faccia. Poi, mentre era lì che ci dava dentro — mai avuto un uomo con quell’energia e quella resistenza — mi ha chiesto di accarezzargli l’ano, ed era depilato anche lì. Non me la sono sentita di chiedergli perché si depila, eppure mi domando se di questi tempi sia una cosa comune. Ha un qualche significato? Ed è normale al giorno d’oggi farsi accarezzare l’ano? Essendo un po’ fuori dai giri, ho pensato di chiedere a te.

—Confused Over Under-Garment-Area Region

Anche se la tua firma mi piace molto, COUGAR, andare a letto con un uomo asciutto, muscoloso e sulla quarantina a cui piace farsi accarezzare l’ano non ti conferisce automaticamente il grado di sciuparagazzini. Se lo vuoi, devi prima scoparti un po’ di ventenni.

Quanto al tuo recente incontro, COUGAR, negli ultimi 25 anni la rimozione dei peli pubici è diventata decisamente più comune. Da alcuni studi emerge che oltre il 60 percento delle donne è abituato a rimuoversi completamente o in parte i peli pubici; di studi sugli uomini che si rimuovono i peli non ne esistono, ma a farlo sono in tanti. Radersi o farsi la ceretta non ha nessun significato particolare, se non quello di una preferenza per i genitali senza peli. E le persone più giovani sono — per questioni cronologiche o per spirito — anche le più inclini a sbarazzarsi dei peli pubici.
E anche se non direi che al giorno d’oggi farsi accarezzare l’ano sia diventato la norma, è decisamente aumentato il numero di maschi eterosessuali che non hanno paura del proprio buco del culo.

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Ho conosciuto il mio ragazzo a una serata gay in discoteca. Ho pensato che fosse gay perché ballava senza maglietta. E invece adora leccarmela, il sesso è il migliore che abbia mai fatto, e quando mi dice che è etero gli credo. Ha un uccello più grosso della media, ma gode quando gli dico che ce l’ha piccolo e faccio paragoni umilianti con gli uomini più dotati che ho conosciuto. Ce ne sono stati, e umiliarlo in questo modo non è un problema. (È una bella svolta stare con uno con cui non devi fingere di non aver mai visto un altro cazzo in vita tua!). Insomma non è per questo che ti scrivo. Ma per questo: quando mi scopa, gli piace sentirsi dare del “frocio”. Lo arrapa tantissimo, ma io mi sento in colpa a usare un insulto omofobico mentre faccio sesso etero. È una cosa accettabile? Oppure è da malati? Dobbiamo smetterla?

—Female Anxiously Grants Slurs

Non è accettabile, è assolutamente da malati e non dovete smetterla. E qualora ti venissero i sensi di colpa perché dai del frocio al tuo ragazzo mentre ti scopa, un’oretta in giro per i tumblr gay dovrebbe farteli passare. La quantità di maschi gay che trova eccitante chiamare “fica” il proprio o altrui buco del culo non solo ti sorprenderà, ma ti farà sentire meno combattuta quando dovrai dare del frocio al fidanzato etero.

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Ho da poco smesso di seguire la tua rubrica per via dell’attuale focus sull’omosessualità. Volevo solo dirti che gli eterosessuali sono vivi e stanno bene.

—Bored Reading Endlessly Experimental Deviants Exploring Rectums

L’anno scorso, caro BREEDER, ho pubblicato 140 domande di lettori che si definivano gay, lesbiche, bisex, trans o etero. Di queste domande, 26 venivano da uomini gay (18 per cento), 16 da bisessuali (12 per cento), 6 da persone trans (4 per cento), 2 da lesbiche (1 per cento) e 90 da persone eterosessuali (65 per cento). Dei bisessuali, quasi tutti avevano relazioni con una persona del sesso opposto, altrimenti dette eterosessuali, e lo stesso vale per metà delle lettere provenienti da persone trans. (Molte persone trans si identificano come etero e stanno con persone del sesso opposto, cosa anche nota come relazione eterosessuale). Questo vuol dire che quasi l’80 per cento delle domande a cui risposto l’anno scorso avevano come oggetto persone eterosessuali o questioni di sesso etero.

Se per te una rubrica di consigli sessuali che tra il 65 e l’80 per cento delle volte parla di persone e/o sesso etero è troppo gay, BREEDER, allora il problema non è il mio “attuale focus”, ma la tua omofobia. Ti direi che mi dispiace perdere un lettore, BREEDER, ma nel tuo caso non è così.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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