08 febbraio 2018 16:42

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono una lesbica di trentotto anni, molto femme e dichiarata. C’è una collega che non riesco a inquadrare. Lavoriamo insieme da un anno e siamo diventate molto intime. Siccome cerco di non dare mai segnali sbagliati ai miei colleghi, in genere eccedo nel mantenere una distanza di sicurezza, per quanto amichevole. Ma questa volta è diverso. In ufficio siamo diventate l’una la confidente dell’altra. Ci fissiamo dalle rispettive scrivanie, ci messaggiamo fino a tarda notte e nel weekend portiamo insieme a spasso i cani. Nei suoi messaggi non ci prova apertamente, ma sono molto personali e mi sembrano più che amichevoli. Non mi era mai capitato che una ragazza “etero” si comportasse così con me. Le piaccio? O è solo in cerca di attenzioni? Sono io che mi faccio i film?

–Workplace Obsession Roiling Knowing-If-Nervous Gal

Cinque settimane fa un lettore mi ha quasi sbranato per avere dato consigli a delle lesbiche senza esserlo a mia volta. Da allora mi è arrivata una caterva di domande da parte di lesbiche, alle quali evidentemente non piace che gli si venga detto a chi chiedere consiglio. Tre settimane fa ho risposto a un uomo a cui un collega aveva chiesto se voleva andare a letto con sua moglie – un collega che non era il suo capo – e mi hanno quasi sbranato per aver anche solo accarezzato l’idea, perché MAI E POI MAI E POI MAI va bene andare a letto con un collega e/o con la moglie di un collega. E adesso eccomi a rispondere alla domanda di una lesbica che vorrebbe andare a letto con una collega. Addio ai buoni propositi, come si suol dire.

E allora, WORKING…

La tua collega che si definisce etero potrebbe essere etero davvero o potrebbe essere lesbica (un sacco di lesbiche fanno coming out tardi), oppure potrebbe essere bisessuale (la maggior parte delle bisessuali non lo è apertamente, mentre altre sono percepite come etero malgrado gli sforzi per identificarsi come bisessuali) – e molte persone avanti con l’età e non dichiarate non si dichiarano finché qualche attraente potenziale partner dello stesso sesso non prende coraggio e gli chiede di uscire. Se la tua collega non è una tua sottoposta, e se tu non sei a un passo dalla promozione per diventarne la superiore, e se la vostra azienda non incentiva le relazioni tra colleghi vietandole, allora chiedile di uscire: una richiesta di appuntamento priva di ambiguità, non due passi al parco per portare i cani. Ed è importante anche questo: prima che possa rispondere, WORKING, invitala a dirti “no” se la risposta è no, oppure “etero” se si ritiene etero. Buona fortuna!

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Sono lesbica e la mia compagna ha da poco riallacciato i rapporti con un amico d’infanzia. All’inizio lui mi faceva pena perché aveva problemi di salute. Adesso però sta meglio e la sua invadenza mi sta dando sui nervi. Le manda messaggi a tutte le ore, e se non riesce a contattare lei infastidisce me. Quando mi sono rifiutata di fare un viaggio con lui e suo marito mi ha fatto sentire in colpa per mesi. Vuole sempre che andiamo a casa sua, ma loro fumano una sigaretta dietro l’altra. Adesso devo andare a Los Angeles a intervistare un personaggio famoso per un mio progetto, e lui sta cercando di aggregarsi perché vuole andare a rimorchiare i vip. Vuole persino celebrare il nostro imminente matrimonio! Quando io gli dico di no, la mia compagna non prende le mie difese. Come faccio a farmi ascoltare da lei o essere lasciata in pace dal suo stupido amico?

–Can’t Think Of A Clever Acronym

Spara a zero, CTOACA. Chiama l’amico della tua compagna, oppure mandagli un’email, e digli che lo trovi uno stronzo invadente, fastidioso e sgradevole, e che non hai voglia di passare del tempo con lui: né a casa sua né in viaggio né al vostro matrimonio, che lui non solo non celebrerà, ma al quale, se fosse per te, nemmeno sarebbe invitato. Dovrebbe bastare. Alla tua futura sposa non puoi dire di chi essere amica – sarebbe un comportamento dispotico – ma nemmeno lei può costringerti a passare del tempo con una persona che detesti.

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Sono una lesbica di quarant’anni dell’Alabama e ho una collega a cui è impossibile resistere. Il problema è che lei ha sessantasei anni, è etero e ha due figli. La amo profondamente, lei ama me, ma non facciamo sesso. Mi ha dato il permesso di andare a letto con chi mi pare, ma io sono una di quelle bestie rare che per fare sesso hanno bisogno di un legame emotivo. La cosa strana è che lei oscilla tra il pomiciare pesantemente con me ogni volta che siamo sole e il dire “No, non posso, sono etero!”. Perché, se è davvero etero, fa qualsiasi cosa tranne sesso completo?

– Feeling Really Unsure Since This Remarkably Amazing Temptress Entered Domain

La tua bella collega etero potrebbe pomiciare con te perché le piace (la voglia è reale), FRUSTRATED, oppure farlo perché ti vuole nella sua vita e crede — forse sbagliando — che questo sia l’unico modo per mantenere vivo il tuo interesse/alimentare la tua ossessione, (la voglia è simulata). Se le piace, allora è lesbica o bisessuale, ma così legata alla sua identità etero che “non può” (Alabama, hai detto? Magari dichiararsi nella vostra comunità la spaventa). Se ti bacia solo perché è sola e tiene alla tua amicizia e/o le piace pomparsi l’ego sapendo di essere la tua ossessione, allora non ti conviene continuare a pomiciarci: per il suo bene (pomiciare con chi non vorresti non lascia mai una bella sensazione) e per il tuo bene (cose del genere alimentano false speranze e impediscono di impiegare le proprie energie romantiche ed erotiche altrove).

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Sono una donna sui sessant’anni che ha una vita sana e una libido ancor più sana. Ho avuto quasi sempre rapporti eterosessuali, ma le donne mi attraggono da sempre, e le fantasie che uso per masturbarmi hanno sempre al centro delle donne. Più invecchio, più penso alla possibilità di stare con una donna. Il pensiero di innamorarmi di una donna, fare l’amore con lei, condividere la vita, mi sembra il paradiso in terra. Il problema è che è davvero difficile capire come conoscerne una che sia interessata a me. Sulle app d’incontri raramente si trovano donne della mia età. Non so nemmeno quale sarebbe la fascia d’età giusta. Qual è la differenza di età appropriata tra donna e donna? E poi a chi vuoi che interessi un’esordiente? Consigli?

–Energetic Lonely Dame Envisioning Relationship

L’attrice e vincitrice di un Emmy Sarah Paulson ha quarantatré anni, e Holland Taylor, vincitrice di un Emmy anche lei, ne ha settantacinque. Sarah e Holland sono fidanzate da quasi tre anni. La presentatrice televisiva e vincitrice di un Emmy Ellen DeGeneres ha sessant’anni, e l’attrice e vincitrice di uno Screen Actors Guild/SAG Award Portia de Rossi ne ha quarantacinque: Ellen e Portia stanno insieme da tredici anni e sono sposate da dieci. Al mondo esistono un sacco di coppie lesbiche sprovviste di Emmy e di SAG in cui la differenza di età è significativa, e c’è almeno una lesbica in Alabama che vorrebbe tantissimo avere una compagna. Non lasciare che l’assenza di donne anziane sulle app per incontri ti impedisca di metterti in gioco, ELDER, sulle app come altrove. Quanto al tuo essere un’esordiente, soltanto in questa rubrica ci sono ben due esempi di lesbiche che si struggono per delle esordienti! 
E ricorda: se ti metti in gioco, da qui a un anno potresti essere sola, ma se non lo fai lo sarai di sicuro.

(Traduzione di Paola Moretti e Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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