15 novembre 2018 16:35

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho sempre desiderato legare le ragazze, ma non riesco a convincerne nemmeno una a lasciarmelo fare. Sto dando un’occhiata ai siti per “single in cerca di bondage”, ma per me è una novità assoluta. Come faccio a capire di chi posso fidarmi? Ci sono centinaia di profili, ma fatico a credere che basti rispondere a un annuncio per incontrare una ragazza in una stanza d’albergo e legarla. Non può essere così facile.

–The Internet’s Enticing Dates

Non può e non lo è, TIED, perché nessuna donna sana di mente si lascia legare in una stanza d’albergo da un uomo che non ha mai visto prima. Questo non vuol dire che non possa succedere o non sia mai successo, ma le donne tanto stupide da correre rischi del genere sono rare. E va da sé che i siti per single che promettono agli uomini soli una lista infinita di donne stupide sono una truffa.

Ma non è che devi credere a me. Justin Gorbey pratica il bondage e lo insegna, oltre a essere un artista e un tatuatore professionista. Nemmeno lui, che di donne ne lega un sacco – come puoi vedere dal suo account Instagram @daskinbaku – pensa che tu possa trovare qualcuno su un sito per “single in cerca di bondage”.

“Consiglierei di lasciar perdere i siti di incontri e trovare qualche gruppo di formazione che si riunisca per dei party o dei cosiddetti munch”, dice Gorbey. “TIED deve concentrarsi sui gruppi affini ai suoi desideri e interessi, e sviluppare rapporti in modo graduale, con un po’ di tempo e d’impegno. Diciamo con un sacco di tempo e d’impegno!”.

I gruppi sociali e formativi fetish si organizzano in rete per poi incontrarsi – faccia a faccia, nella realtà, sul pianeta della carne – ai munch (che sono momenti di discussione in cui s’impara senza davvero praticare) e ai party veri e propri (dove si pratica). Per trovare qualcosa nella tua zona, TIED, Gorbey consiglia di aprire un profilo su Fetlife, il più grande social network bdsm al mondo, e cominciare a interagire con persone dai gusti affini ai munch.

“Saranno non solo occasioni per fare conoscenza”, spiega Gorbey, “ma riceverà una vera e propria ‘guida’ di comportamento – di solito i munch si aprono con un ripasso su parole di sicurezza, galateo, regole e consapevolezza dei rischi e del fattore consensualità – nonché quello che io chiamo il ‘vocabolario visivo’ di com’è davvero, nella realtà, una situazione bdsm. Il porno e le fantasie feticiste spesso distorcono la nostra percezione di ciò che è plausibile o anche solo possibile per delle persone reali in una situazione reale. Personalmente, il semplice fatto di osservare gli altri all’opera mi ha aiutato a mettere a fuoco ciò che mi attraeva, nel ruolo attivo come in quello passivo”.

Di uomini e donne interessati al bondage ce ne sono un sacco, TIED, e il circuito bdsm organizzato è la soluzione migliore dove trovare compagni di gioco affidabili e sani di mente. Ai munch e ai party entrerai in contatto con donne che condividono i tuoi gusti, e che molto più facilmente, una volta dimostrato che sei affidabile e sano di mente, si lasceranno legare. “Prima e dopo il momento immortalato su Instagram ci sono ore e ore di intimità”, osserva Gorbey. “Sono rapporti che hanno bisogno di fiducia, vulnerabilità e comunicazione, e atti che richiedono grande impegno e fatica, oltre a comportare dei rischi. Ecco perché l’unico modo responsabile di rispondere a TIED è invitarlo a cercare prima le informazioni e poi le partner”.

Justin Gorbey tiene seminari e corsi intensivi sul bondage e le dinamiche di scambio di potere. Per vedere quello che fa e informarsi sui seminari, seguitelo su Instagram: @daskinbaku.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una donna monogama in coppia stabile con un uomo non monogamo. Cerco di farmi scivolare addosso le sue avventure, ma vorrei trovare un modo per riaccendere la scintilla tra di noi. Sento la mancanza del sesso orale, che però non è sul piatto perché a lui “non piace” il mio sapore. Ho proposto bondage e sesso anale, ma dice che è “troppo stanco”. Le esperienze eccitanti con le altre riesce a organizzarle, ma con me gli mancano le energie. Non so che fare. La terapia di coppia è impraticabile perché lui in queste cose non crede. Qualche consiglio?

–Seeking Adventurous Monogamishamy

Sì, smetti di lavargli la roba o di pagare l’affitto o di fargli da mangiare, SAM, qualsiasi cosa che per il tuo fidanzato di merda sia importante o alla quale fatichi a rinunciare, perché è evidente che per lui non vali nulla. Mandalo affanculo e stop.

***

Sono una donna eterosessuale di 44 anni, sposata da 14 con un uomo che amo molto. Abbiamo due figli piccoli. All’inizio del corteggiamento ho scoperto che gli piaceva farsi sodomizzare da donne dominanti. Ho abbracciato sportivamente i suoi desideri e li abbiamo esplorati insieme. Lui si è comprato una quantità di dildi, indossabili e non, e anche cartoline e manifesti bdsm d’epoca. E sodomizzarlo mi è piaciuto, le poche volte che l’abbiamo fatto. Solo che negli anni il mio interesse è andato scemando. Lavoriamo entrambi, ci sono i bambini a cui pensare, e quando facciamo sesso io voglio solo concludere e andare avanti con il resto della giornata, mica stare a mascherarmi con vestitini, tacchi a spillo, collari e manette, culi da lubrificare, dildi di grandezza crescente, eccetera. Il sesso (tendenzialmente canonico) che facciamo è ottimo e piace a entrambi, ma so che la sua fantasia è farsi legare e sodomizzare, e se non c’è quello rimane meno appagato. Come posso sentirmi più motivata ad accontentarlo? Devo dargli il permesso di cercarsi una dominatrice di professione (non so se l’idea mi piace)? In fin dei conti non è che assecondarlo mi faccia schifo, e a lui piace davvero tanto.

–Frequently Evading My Dude’s Obsessions Mostly

Hai scoperto le fantasie di tuo marito mentre vi corteggiavate, in un momento imprecisato prima di sposarvi, avere figli, eccetera. E nonostante tu dica di aver accolto sportivamente i suoi desideri nei quattordici anni e passa da che siete insieme, FEMDOM, è difficile far quadrare quell’affermazione con quest’altra: “Sodomizzarlo mi è piaciuto, le poche volte che l’abbiamo fatto”. Accontentare una persona qualche volta in più di quattordici anni non è la definizione di “abbracciare sportivamente i suoi desideri”.

Dimostrarsi capaci, generosi e aperti a esplorare – entro ragionevoli limiti – non ci obbliga a fare qualsiasi cosa voglia il partner. Ma se una cosa è davvero fondamentale nell’identità erotica del proprio partner, allora essere capaci, generosi e aperti – insomma compagni amorevoli – significa scendere a un compromesso, FEMDOM, trovare una soluzione che permetta al partner di esprimere quell’aspetto della sua sessualità senza costringerti a fare cose che trovi noiose, poco eccitanti o traumatiche.

La soluzione può essere semplice come permettere serenamente al partner (e sottolineo serenamente) di realizzare le sue fantasie con il porno o in proprio. Ma può essere anche più complessa, per esempio permettergli di esplorarle con altre donne, che siano compagne di giochi o professioniste.

Se tuo marito non si sente trascurato, se il sesso “vediamo di sbrigarci” gli piace tanto quanto a te e gli va bene farsi legare e sodomizzare una volta ogni cinque anni, allora nessun problema. Se invece rimane insoddisfatto, allora il problema c’è. Il risentimento tende a metastatizzare in rancore, e il rancore tende a rapprendersi in un tipo di rabbia che può demolire la relazione.

Confrontati con tuo marito, FEMDOM, e digli chiaramente ciò che provi: assecondare le sue fantasie non ti fa schifo, ma siete entrambi indaffarati, avete dei figli piccoli, e le sue fantasie richiedono parecchia preparazione. Digli che vuoi renderlo felice, e se lui lo è, be’, alla grande. Se però non lo è, allora è il momento di cercare un’altra soluzione. Non vuoi costringerlo a rinunciare, non vuoi che veda una professionista, e non vuoi che si senta inappagato dal sesso che fate e che piace a entrambi. Ecco quindi un’idea: chiedete ai nonni o a qualche amico di tenervi i bambini mentre voi vi fate un weekend di pausa in un bell’albergo, dove potrai sodomizzare tuo marito tra un trattamento alla spa e l’altro.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it