27 febbraio 2019 17:15

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono un gay di quasi cinquant’anni e ho una sorella eterosessuale di poco più grande, sposata da più di vent’anni con un tizio che il mio (valido se non ottimo) gaydar ha sempre rilevato come “possibile”. Ho però collocato MDS, alias Marito Di mia Sorella, nella categoria “improbabili” perché l’aveva corteggiata intensamente, era chiaramente innamorato di lei, ci ha fatto quattro figli, tutti maschi e oggi adolescenti. Già immaginerai il colpo di scena: MDS si è rivelato ben più “probabile” di quanto pensassi. Ha un fidanzato, ma continua a mantenere il segreto e a negare la sua omosessualità. Mia sorella a quanto pare lo sapeva già da quattro anni, ma non ha detto niente per proteggere i ragazzi. Solo che qualche giorno fa ha avviato le pratiche per il divorzio, raccontando tutto a me e ai miei genitori. Ai figli è stato detto che divorzieranno, ma non che il padre ha un fidanzato. MDS dovrebbe comportarsi da uomo (gay), dire la verità e poi cominciare a ricucire i rapporti. Questo è chiaro. Io però, purtroppo, non ho modo di convincerlo parlandogli (non siamo in confidenza), e a mia sorella tocca mantenere questo terribile segreto davanti ai figli che vedono il matrimonio dei genitori andare in pezzi, senza capire perché. Credo che i ragazzi meritino di sapere la verità e che, finché non la sapranno, né loro né mia sorella potranno cominciare a elaborarla. Se MDS non farà quel che deve, la verità dovrà dirgliela mia sorella. Come posso aiutarla? Non voglio starle addosso perché al momento è molto fragile, ma nemmeno posso dirlo ai ragazzi senza far scoppiare un casino. Però cazzo, Dan, in quella casa qualcuno deve cominciare a parlare!

–Dishonest Gay Brother-In-Law

Le seconde famiglie segrete – e un fidanzato segreto da quattro anni si qualifica come tale – non sono segreti che durano. Prima o poi i tuoi nipoti scopriranno che papà ha un fidanzato, DGBIL, e decisamente è meglio prima che poi. Non sapendo il vero motivo per cui i genitori si stanno separando – non sapendo la verità – finiranno per inventarsi spiegazioni alternative assai peggiori. E quando scopriranno il motivo, la loro rabbia per il fatto di essere stati ingannati e tenuti all’oscuro riaprirà la ferita.

Facciamo un passo indietro: considerato che MDS ha corteggiato intensamente tua sorella, che era “chiaramente innamorato di lei”, che per quattro volte è riuscito a mescolare con successo i loro dna, e che è stato sposato con lei per vent’anni, DGBIL, io non credo che MDS sia segretamente gay. Punterei su “segretamente bisessuale”.

Ora dirò una cosa che farà piacere ai miei lettori bisessuali: non dubito che sarebbe bello vivere in un mondo dove tutti si dichiarano, o meglio ancora dove nessuno deve mai nascondersi. Nel mondo in cui viviamo ora, però, i bisessuali si dichiarano molto meno dei gay e delle lesbiche, DGBIL, ed è proprio l’idea che uno debba essere esclusivamente gay o etero a impedire a molti bisessuali di dichiararsi. Perché se un bisessuale sposato con una donna sa che dicendo la verità verrà considerato gay – nessuno crederà mai che abbia davvero amato sua moglie o voluto tutti quei figli – difficilmente gli verrà voglia di dichiararsi. E quindi tu, DGBIL, non puoi accusare MDS di non dichiararsi, perché a impedire ai bisessuali di farlo sono proprio atteggiamenti come i tuoi.

Ora invece dirò una cosa per cui i lettori bisessuali si incazzeranno: un uomo bisessuale orientato alla famiglia può avere quasi tutto – moglie, casa, figli – senza doversi dichiarare mai, a patto che stia con una persona dell’altro sesso. Il coming out è una conversazione difficile da affrontare, e molti bisessuali scelgono di evitarla. Come dargli torto? Io non ero certo entusiasta di dire a mia madre che succhiavo cazzi, ma era una conversazione che non potevo evitare. Dovendo scegliere se dire la verità, rischiando di essere respinto e quindi di perderla, o escluderla dalla mia vita per mantenere il segreto, perdendola definitivamente, scelsi di dire la verità. Se anziché un gran frocione fossi stato il bisessuale eteroaffettivo medio – se mi fosse piaciuto fare sesso con uomini e donne, ma mi fossi innamorato solo delle seconde – il coming out con lei avrei potuto evitarlo, e probabilmente l’avrei fatto.

Tornando ai tuoi nipoti, DGBIL: a loro la verità va detta, ma non devi dirgliela tu. Devono dirgliela i genitori. Prendi tua sorella e ripetile il discorso che ti ho fatto poco sopra: è vero, i tuoi figli sono già turbati dal divorzio, e scoprendo che il padre sta con un uomo lo saranno ancor di più. Ma quando lo scopriranno, si arrabbieranno perché gli avete mentito. E se tua sorella mantiene il segreto solo perché lo vuole MDS, be’, lui non può certo pretendere che lo faccia a scapito del suo rapporto con i figli. Non penso che lei debba rivelare tutto subito, ma può e deve dire a MDS che, se non si decide a parlare coi figli, lo farà lei. E tu devi fare due chiacchiere con MDS.

Comincia dicendogli che la vita è lunga, il matrimonio una cosa complicata, e che sai che lui tua sorella l’ha amata. Ma se vuole chiudere in modo pulito – mettere fine al matrimonio senza distruggere il rapporto con i figli – non può continuare a nascondersi. Se non vuole dire ai figli maschi che sta con un uomo perché ha paura che potrebbe perderli, DGBIL, allora dovrà escluderli dalla sua vita, il che vuol dire perderli davvero. Dopodiché torna a farti i cazzi tuoi.

Francesca Ghermandi

Sono una lesbica di 24 anni fidanzata da tre. La mia ragazza è stupenda, ma in pratica non si è ancora dichiarata. Io l’ho fatto nel 2010, lei l’ha detto a un paio di amiche intime. Capisco che siamo tutti diversi e che alcuni hanno bisogno di più tempo, ma non posso farci niente: un po’ mi ferisce. Non glielo dico perché non voglio costringerla a fare una cosa per cui non è pronta solo per me. Ma al tempo stesso ci sto male, e lei nemmeno lo sa. Siamo compatibili da ogni punto di vista: sessuale, emotivo, spirituale. Eppure ho sempre la sensazione che si vergogni di me. So che può sembrare egoista, ma io voglio che una salga sul tetto e si metta a gridare il mio nome. Le faccio frequentare i miei amici, i miei parenti, i colleghi. Fa davvero parte della mia vita, ma ho la sensazione che non farò mai parte della sua. Cosa devo fare? Darle un ultimatum? Con lei sono felice, cazzo, ma sto cominciando a provare rancore, ed è una sensazione che proprio non mi piace. Un parere, ti prego!

–Being A Secret Hurts Every Day

Due pensieri:

  1. La tua ragazza sta nascondendo un segreto a parenti e amici, BASHED, e per proteggere questo segreto deve nascondere te. Tu gliene stai nascondendo un altro: che stare nascosta, essere trattata come il suo segreto peggiore, ti rende infelice. Spiegale come ti senti a essere tenuta nascosta. Lei deve sapere che, nascondendoti, ti rende infelice. 
 - Una delle mie regole per le persone dichiarate, BASHED, è “non frequentate chi si nasconde”, ma ogni regola ha le sue eccezioni. Se una persona dichiarata incontra una persona che sta per farlo, o che ha validi motivi per non farlo in quel momento (dipende economicamente da due genitori omofobi) o non volerlo fare mai (nel posto in cui vive dichiararsi è troppo pericoloso), allora può frequentarla. Ma con una persona che potrebbe dichiararsi e non intende farlo non ci si frequenta: ci si torna a nascondere. Rifiutati.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Abbonati per ricevere Internazionale
ogni settimana a casa tua.

Abbonati