09 dicembre 2020 17:10

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho un tarlo che mi rode e non so a chi rivolgermi. Sono un bisessuale sposato da sei anni con un uomo stupendo. Nonostante il covid-19, ci siamo riuniti in sicurezza per una cena di Ringraziamento all’aperto con tutta la mia famiglia. C’erano mia madre, mio fratello e mia cognata, più i nipoti adulti con rispettivi e rispettive compagne. Ciascuno ha portato del cibo e abbiamo passato una serata meravigliosa. Più tardi, mentre ci coccolavamo a letto, mio marito ha detto che se il mio sformato aveva avuto tanto successo era stato grazie all’”ingrediente segreto”. Gli ho chiesto cosa intendeva, e mi ha comunicato di aver depositato nello sformato ancora da finire lo sperma conservato dopo avermi fatto un pompino nel pomeriggio. Quando gli ho chiesto perché lo avesse fatto, mi ha risposto che gli sembrava un’idea sexy e lo ha eccitato vedere la mia famiglia ingerire il tutto. Mi sembra una cosa un po’ perversa, nonché una profonda mancanza di rispetto per la mia famiglia. Non ci dormo la notte e non riesco a pensare ad altro. Vorrei non me l’avesse detto. Scrivo a te perché non so a chi altro rivolgermi.

–Confused And Shuddering Sleeplessly, Entirely Revolted Over Loaded Entrée

Certe lettere hai il sospetto siano finte, con altre il sospetto è una certezza, e per alcune semplicemente lo speri. Vorrei potervi dire che questa lettera appartiene alla seconda categoria – il falso certo – ma una volta mi ha scritto un uomo che durante le cene si allontanava da tavola, si faceva una veloce sega in bagno e poi intingeva le setole degli spazzolini da denti dei padroni di casa nel suo sperma (succedeva vent’anni fa, e ancora adesso, quando abbiamo ospiti, ripongo il mio spazzolino in un nascondiglio segreto). Vorrei tanto vivere in un mondo in cui certe cose non accadono, CASSEROLE, ma purtroppo non è così.

Ciò detto… ci sono dettagli che non quadrano. In vita mia sono stato il destinatario di tanti pompini, CASSEROLE, e quando uno non ingoia ci sono degli indizi. Chi trattiene in bocca il tuo sperma fa una certa faccia; la bocca e la mandibola assumono una posizione precisa e rivelatrice. In più, dopo il pompino non ci sono baci né coccole. E se tu dici “Grazie, è stato bellissimo” e l’altro anziché “Prego” risponde “Mmm-hmm”, capisci all’istante che non ha ingoiato. Tu però vorresti farci credere che tuo marito sia a) riuscito a farti un pompino, b) senza ingoiare, c) senza che te ne accorgessi, dopodiché… cosa? Si è messo a vagare per la casa con la bocca piena aspettando l’occasione buona per violare il tuo sformato?

Ma ripeto… i pompini estemporanei capitano, CASSEROLE, e a volte capitano in cucina. Immagino sia quindi possibile che tuo marito ti abbia interrotto mentre preparavi lo sformato, si sia velocemente sporto a sputare il tuo sperma nella teglia e quindi abbia dato una veloce rimestata… senza che tu notassi niente. Un po’ improbabile… ma magari tuo marito ha creato un diversivo per distrarti a) da lui, b) dalla boccata di sperma e c) dallo sformato il tempo necessario per far passare inosservata la doppietta sputo-rimestata. Magari ti ha indicato qualcosa fuori dalla finestra o ha lanciato una granata stordente in sala da pranzo.

Ma se anche avesse fatto tutto ciò – succhiartelo, non ingoiare, creare il diversivo, sputare lo sperma nello sformato da condividere con la tua famiglia – sarebbe venuto a dirtelo? Il tizio che glassava gli spazzolini degli amici mica andava a vantarsene con gli altri. Ha scritto a me, definendola una compulsione e chiedendomi come smettere. L’idea che tuo marito sia così ingenuo da pensare che la cosa non ti disgusti né ti turbi risulta, mi perdonerai, un po’ difficile da mandar giù.

E tuttavia… i tuoi nipoti sono adulti, per cui è anche possibile che tu e tuo marito andiate a trovarli da anni e che lui possa soffrire di demenza precoce; comportamenti sessuali inappropriati e uno scarso controllo degli impulsi potrebbero essere dei sintomi.

Perciò: nella remota, remotissima eventualità che tutto questo sia successo davvero, CASSEROLE, ecco il mio consiglio: se tuo marito ha sputato il suo sperma in uno sformato ancora da cuocere, per poi guardare la tua famiglia mangiarlo e pensare che tu lo trovassi eccitante, CASSEROLE, allora devi assolutamente, senza alcun dubbio, divorziare. Enumeriamo i motivi per cui di quest’uomo non devi fidarti: non puoi affidargli il tuo sperma, non puoi contare sul fatto che non lo dia in pasto a tua madre, non puoi lasciarlo avvicinare ai tuoi fratelli, sorelle e nipoti. Non puoi nemmeno lasciarlo solo in compagnia di uno sformato! E quindi, a meno che il giorno del matrimonio tu, guardandolo negli occhi, non abbia pensato “Ho davanti a me un uomo che darebbe in pasto a una donna lo sperma del figlio e mi va bene”, tuo marito non è l’”uomo stupendo” che pensavi. È un mostro e quello che ha fatto è imperdonabile, se non criminale. Divorzia. Potresti perfino chiamare la polizia e sporgere denuncia per violenza sessuale – spero tu abbia messo da parte un po’ di sformato per l’esame del dna – calcolando però che il coinvolgimento della polizia consegnerebbe a tua madre il peso di scoprire l’ingrediente segreto del tuo sformato per il Ringraziamento.

P.S. Ma alla festa di Ringraziamento uno sformato non è il piatto principale, vero?

Francesca Ghermandi

Scusa il mio inglese. Scrivo dall’Italia. Ho un quarto di secolo e sto con la mia fidanzata da sette anni. Non so dirti quanto è durata la “passione” – il periodo in cui lei voleva fare sesso il più possibile – ma sarà stato sui tre anni. Adesso se è stressata, se non siamo in un letto, se non si è appena depilata le gambe, se si è appena svegliata, se è nervosa per qualsiasi motivo, non lo vuole fare. Io non sono uno di quegli uomini che pensano solo al proprio piacere. Le ho chiesto se ha qualche fantasia. Non ne ha. Le ho chiesto se c’è qualcosa che dovrei fare diversamente. Dice di no. Non si masturba e non guarda porno. Ho comprato un sex toy da usare insieme. Nemmeno lo sfiora. E quando cerco di parlarne, dice che la sua sessualità non è affar mio. Sono molto infelice. Non so cosa fare. Dice che sono “fissato con il sesso” e che nella vita esiste altro. Io ovviamente mi faccio un sacco di seghe e solo da poco ha cominciato ad accettarlo. All’inizio per lei equivaleva a un tradimento. È sbagliato lasciare una persona dopo sette anni perché si ha una concezione diversa del sesso? La amo molto e lasciarla sarebbe dura. Aiutami, ti prego.

–Who Has Yearnings

Scusa la schiettezza: o alla tua fidanzata fare sesso non è mai piaciuto granché, oppure, dopo sette anni, non la eccita più farlo con te. Se fosse disposta a parlarne, WHY, potreste intervenire in qualche modo; magari riuscireste a ravvivare la vostra vita sessuale provando nuove cose insieme, sperimentando con i sex toys, lanciandovi in qualche avventura. Ma lei è stata chiara: di parlare non le va, e di fare cose meno ancora. E se da un lato pensa che la sua sessualità non sia affar tuo, dall’altro è chiaro che considera la tua come affar suo, vedi alla voce pensare – fino a poco tempo fa – che le tue seghe equivalessero a tradimenti… che è una cosa un po’ fuori di testa, considerata la frequenza con cui ha voglia di scopare con te.

Non c’è niente di male nel chiudere una relazione sessualmente esclusiva se il sesso non funziona, se alla tua partner non potrebbe fregare di meno che tu sia infelice e se solo a fatica ti concede il permesso di masturbarti. Potrai anche amarla, WHY, ma tra voi non funziona e non farà che peggiorare. Se adesso è una volta ogni due settimane, presto scenderà a una volta al mese, poi ogni tre mesi, poi una volta all’anno. Finirai per tradirla sull’onda della disperazione e a quel punto lasciarsi non sarà soltanto doloroso, WHY, sarà doloroso e complicato e ne uscirai come il cattivo. Non aspettare che il tuo uccello si schianti sul pulsante dell’autodistruzione. Lasciala subito.

P.S. Il tuo inglese è molto meglio del mio italiano!

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage Love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it