Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Sono un maschio gay di 40 anni. Vivo in un quartiere densamente popolato di una grande città. Da quando c’è la pandemia lavoro a casa, seduto al tavolo della cucina, davanti a una grande finestra. Di fronte a me c’è un appartamento con una terrazza, sulla quale un giorno ho visto un giovane carino e muscoloso. Qualche settimana dopo l’ho incrociato in un negozio di alcolici del quartiere. Una sera stavo cercando del porno, e con sorpresa ho trovato delle sue foto nudo insieme a un link al suo OnlyFans. Mi sono immediatamente iscritto, ho guardato tutto quel che c’era, compresi i video in cui faceva sesso con uomini, e lo ammetto: sono venuto. Gli ho lasciato la mancia e nei commenti ho scritto che tipo di contenuti avrebbe dovuto caricare secondo me. Ha accolto i miei suggerimenti e gli ho lasciato altre mance. La settimana scorsa è venuto a bussare da me per chiedermi se avevo i cavi per la batteria dell’auto__. Quella sera ho trovato davanti alla mia porta una confezione di birre e un biglietto in cui mi ringraziava dell’aiuto. Sono tornato sulla sua pagina e sono venuto di brutto bevendomi una delle sue birre. Non voglio farci sesso, non è il mio tipo ed è troppo giovane. Però mi eccita sapere che posso aprire le foto del suo cazzo quando voglio e che per qualche dollaro lui è disposto a fare di tutto. Mi chiedo se sto superando un confine. Lui chiaramente non sa che il suo vicino di casa si fa le seghe guardandolo, e immagino preferisca tenere la sua vita pornografica separata da quella privata. Devo vergognarmi?
– Rear Window
Del tuo vicino di casa sai una cosa che lui ignora che tu sappia, RW: sapere è potere, e l’esercizio del potere può essere eccitante. Sono così eccitanti, gli squilibri di potere, che in loro assenza qualcuno se li inventa. C’è chi si eccita avendo meno potere (o rinunciando a quello che ha) e chi si eccita avendone (o facendosene concedere) di più. Finché è tutto consensuale e nessuno sfrutta o viene sfruttato, RW, non c’è nulla di cui vergognarsi (pregasi notare: affinché nei giochi di potere o nei rapporti fisici consensuali che comportano un significativo squilibrio di potere nessuno sia sfruttato servono un’attenta capacità di autoanalisi, buone capacità comunicative e la disponibilità a negoziare e rinegoziare).
Quello che stai facendo tu è consensuale e nessuno viene sfruttato. Il tuo vicino sexy pubblica contenuti destinati a uomini gay e bisessuali – nonché a donne etero e bisessuali – e il rischio di essere riconosciuto in un negozio o per strada è sempre presente. Masturbarti guardando i suoi video, goderti quel minimo squilibrio di potere e intanto aiutarlo a pagarsi le bollette non è disgustoso. È il modo in cui funziona oggi l’industria del porno.
Ma anche se il vicino sexy non si vergogna del lavoro che fa – e spero proprio di no, perché non c’è nulla di cui vergognarsi – forse preferisce non sentirsi ricordare che i vicini potrebbero masturbarsi sui suoi video (o avere la certezza che almeno uno lo fa). Se il rapporto dovesse approfondirsi – immagino che la prossima volta, incontrandolo in un negozio, lo saluterai – se diventaste conoscenti e lui ti dicesse come si guadagna da vivere, RW, allora dovresti dirgli che sei iscritto al suo canale. Fino ad allora, però, tenderei a tenere la bocca chiusa e il portafoglio aperto. Praticare la discrezione non significa condividere o rafforzare i pregiudizi sul porno; significa ipotizzare – ragionevolmente – che chi è nella sua posizione stabilisca dei limiti, e rispettarli.
Infine, RW, non so se ti credo quando dici che non è il tuo tipo, considerato quante volte hai schizzato sui suoi video. E se per te è troppo giovane – fissare una soglia va benissimo – che per lui i quarantenni siano o meno troppo vecchi sta a lui deciderlo.
La mia ragazza mi ha fatto un pompino improvvisato mentre andavamo a una festa. Una volta arrivati ha baciato l’ospite – una comune (e vaccinata) amica – sulla bocca. Lei ha fatto una faccia strana. Anche se curo l’igiene personale, siamo quasi certi che l’ospite abbia sentito su di lei l’odore del mio uccello. Doveva evitare di baciarla? Scusarsi e andare a lavarsi la faccia prima di farlo? Cosa prevede il galateo?
– Where That Mouth Has Been
Baciare una persona che ha appena fatto un pompino è un rischio che corriamo tutti, quando baciamo una persona diversa da quella con cui stiamo. Diciamocelo: è un rischio che alcuni di noi corrono anche baciando la persona con cui stanno. Ma chi ha appena fatto un pompino dovrebbe per gentilezza baciare sulla guancia. A meno che non baci la persona a cui ha fatto il pompino, ovviamente, nel qual caso bocca aperta e lingua fuori.
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Sono una donna che va per i 40, da poco poliamorosa. Faccio parte di un triangolo, cosa che trovo bellissima e molto divertente, e ho anche un fidanzato. Il motivo per cui ti scrivo è lui. Il nostro rapporto ha ritrovato molta energia e passiamo un sacco di tempo insieme. Ho da poco conosciuto la ragazza con cui sta da un anno e mezzo, e la cosa mi ha fatto deragliare. Le ha raccontato ogni minimo dettaglio del nostro rapporto. Sapeva tutto di me, ogni battuta che capiamo solo noi, e così tante nostre cose intime da mettermi parecchio a disagio. Io di lei sapevo poco o nulla, ed è stato davvero imbarazzante. Evidentemente è un limite che non sapevo di avere. Mi sono sentita tradita, ed è stato come scoprire che tra di noi c’è un guardone che ci spia. A me lui piace molto, ma adesso non so cosa fare. Come faccio a pensare che tra noi esista qualcosa di speciale, se poi lui va dall’altra a raccontarle tutto? Mi ha detto che è disposto ad correggere il tiro, ma io non voglio costringerlo a cambiare, e nemmeno dovermi fidare del fatto che non vada a raccontarle tutto. È una caratteristica dei rapporti poliamorosi che devo semplicemente accettare?
Newly Poly Problems
Non vuoi che faccia niente di diverso – non vuoi costringerlo a cambiare – ma nemmeno che continui a fare quello che fa. Mi spiace, NPP, ma devi scegliere: o lui cambia, nel senso che “corregge il tiro” e smette di raccontare tutto all’altra, oppure non cambia e tu dovrai accettare che l’altra sappia tutto. Oppure, se il problema è che l’altra sappia tutto di te mentre tu di lei sai poco o nulla, NPP, il fidanzato può “correggere il tiro”, ovvero “cambiare”, cominciando a raccontarti tutto di lei. Ma c’è una terza possibilità (o è la quarta? Ho perso il conto): lo puoi lasciare. Se non vuoi che cambi, ma nemmeno che continui a farti quel che sta facendo, NPP, lascia che lo faccia a qualcun’altra.
Esiste una soluzione per rimanere insieme? Forse. Sarebbe utile sapere come mai ti tratta diversamente. Gliel’hai chiesto? Magari l’altra vuole sapere tutto delle persone che frequenta – perché saperlo la eccita, perché la fa sentire più sicura, perché un po’ tutte e due le cose – e a lui è mancato il tatto, il coraggio o l’esperienza per chiederti cosa avresti preferito tu. Se si è scusato e ti ha spiegato il perché del diverso trattamento – e se le scuse ti sono parse sincere, e la spiegazione soddisfacente – potresti provare a lasciargli correggere il tiro per farti sentire più a tuo agio, e dargli il tempo necessario per dimostrarti che è cambiato… ammesso che tu gli permetta di cambiare.
Da ultimo, NPP, a cose del genere dovrai abituarti, se vuoi continuare a esplorare il poliamore. La maggior parte delle coppie poli tende a dire troppo anziché troppo poco. C’è chi degli altri partner vuole sapere solo a grandi linee, NPP, ma anche chi vuole i minimi dettagli. Se non vuoi che la persona che frequenti racconti agli altri partner cose intime, dovrai chiederle di non farlo.
(Traduzione di Matteo Colombo)
Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.
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