16 novembre 2022 16:49

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Io e la mia ex fidanzata avevamo un buon rapporto, ma il sesso andava male. Quando lo facevamo, a un certo punto si capiva che nessuna delle due sarebbe venuta, o che lei era stanca o annoiata, e allora smettevamo. Ho deciso di lasciar guidare lei e ho smesso di prendere l’iniziativa. Cominciavo ad avere la sensazione che non fossero soddisfatti nemmeno i miei bisogni emotivi, ed è stato allora che lei mi ha rivelato quello che considerava il segreto dei segreti: temeva di essere asessuale. Mi ha detto che la cosa le procurava molta vergogna e confusione e per quel motivo si era allontanata. Abbiamo deciso di esplorare la sua identità sessuale insieme e provare cose nuove che potenzialmente potessero funzionare per entrambe. La prima volta è stata un disastro. Mi sentivo insicura e a disagio, e ho voluto smettere prima della fine, come tante volte aveva fatto lei. Quando siamo andate a letto ha cominciato a tentare degli approcci, che io ho limitato alle coccole, salvo poi andare in bagno a “concludere” quando lei si è addormentata. Mi ha sentita tornare a letto, mi ha chiesto cosa avevo fatto e le ho detto la verità. Allora si è alzata, arrabbiata e triste, e io ho cercato di scusarmi, ma non l’abbiamo mai superata.

A distanza di mesi sono ancora confusa. Mi sento in colpa per averla respinta ed essermene andata in bagno di nascosto quando si è addormentata. Al tempo stesso non capisco come quel che ho fatto sia diventato un ostacolo tanto insormontabile. Sono cresciuta in una famiglia religiosa e ci ho messo una decina d’anni a liberare il sesso dal senso di vergogna, e adesso mi sembra che parte di quel lavoro sia andata in fumo. Per tutto il tempo che siamo state insieme – e in particolare quella fatidica sera – mi sono vergognata del mio desiderio sessuale per lei, che era chiaramente molto più intenso del suo nei miei confronti. Lei è un’atleta con un corpo perfetto, mentre io durante la pandemia ho stramangiato per lo stress, peggiorando la mia sensazione di non essere desiderabile.

Vorrei riuscire a superare il senso di colpa, ma non so come fare. Ho paura che essere stata con una persona che si identifica come asessuale abbia avuto su di me un effetto indelebile. Ed è un problema troppo privato per riuscire a parlarne con qualcuno.

– Healing Eludes Lesbian Pondering Messy End

“Io non credo che HELPME debba sentirsi responsabile della fine del rapporto”, risponde la dottoressa Ela Przybylo, “e meno ancora pensare che la rottura derivi dal fatto di essere andata in bagno a ‘concludere’ quell’unica sera”.

La dottoressa Przybylo, che è assistant professor in studi anglistici, sulle donne, sul genere e sulla sessualità alla Illinois state university, negli ultimi quindici anni si è identificata con varie sfumature dello spettro asessuale. L’etichetta che attualmente più le si confà, dice, è quella di asessuale grigia (l’asessualità grigia è sia un punto dello spettro asessuale che uno spettro in sé – i nostri spettri contengono spettritudini – ma per semplificare: asessuale grigio è chi raramente prova desiderio sessuale).

Insomma, se tu non hai colpa, HELPME, e se sgattaiolare in bagno a darsi una toccatina quando la fidanzata si addormenta non è una colpa, di aspirante incolpabile direi che ne resta una sola: la tua ex fidanzata. O forse – come ora ti spiegherà la dottoressa Przybylo – la colpa è di fattori che travalicano te e/o la tua fidanzata.

“Essere asessuali può essere molto spiazzante perché nella nostra società il sesso è dipinto come obbligatorio, indispensabile all’intimità nonché fulcro delle relazioni sentimentali”, spiega la dottoressa Przybylo. “E anche se sentirselo dire può far male, è possibile che la compagna di HELPME non abbia mai voluto fare sesso, ma pensasse di doverlo fare per mantenere il rapporto, o per via della pressione sociale, o per entrambe le cose”.

È anche possibile che la tua ex fidanzata fosse convinta di voler fare sesso, HELPME, e di volerlo fare con te. Quando fin da piccola ti insegnano che il sesso non solo è normale ma universale, e che tutti gli esseri umani fanno sesso senza eccezioni, il condizionamento può essere enorme. Così come un tempo capitava con una certa frequenza che gli omosessuali vivessero relazioni eterosessuali prima di rendersi conto che erano gay, agli asessuali capita a volte di vivere relazioni con persone allosessuali (non asessuali) prima di rendersi conto di essere asessuali. E così come alcuni uomini gay si fingono eterosessuali nel tentativo disperato di far funzionare un matrimonio (con il rischio di confondere e far soffrire le mogli), alcuni asessuali si fingono interessati al sesso per far funzionare una relazione con un allosessuale (con il rischio di confondere e far soffrire le fidanzate allosessuali).

Illustrazione di Francesca Ghermandi

“Se è vero che la sessualità ha a che fare con l’individuo e il suo percorso, altrettanto vero è che può avere – e ha – conseguenze sugli altri”, dice la dottoressa Przybylo. “In questo senso, è probabile che la ex di HELPME non intendesse mandarla in confusione. Stava facendo del suo meglio in un contesto che con tutta probabilità generava confusione, impotenza e ansia anche in lei”.
Se la gente fosse più consapevole dell’esistenza e della legittimità dell’asessualità, HELPME, forse la tua ex avrebbe capito prima chi era. E se avesse saputo di essere asssuale prima che vi conosceste, forse avrebbe scelto di essere tua amica anziché tua fidanzata. O se avesse voluto una relazione sentimentale ma non sessuale – o una relazione con una minima componente sessuale, che alcune persone asessuali desiderano – avreste potuto stabilire insieme se la cosa corrispondesse ai desideri di entrambe.

Quanto a quella brutta serata, HELPME, l’impressione è che la tua ex si sia sentita in colpa per la sua asessualità, vero motivo per cui il rapporto non poteva funzionare, ma anziché riconoscere il vero motivo – lei è asessuale, tu allosessuale – ha colto l’occasione per scaricare la colpa su di te. Se riuscite a fare marcia indietro e tra i rottami recuperare un’amicizia, forse la tua ex se ne renderà conto, lo ammetterà e si scuserà per averti fatto vergognare di un ditalino.

Nel frattempo, HELPME, la dottoressa Przybylo ti consiglia di concentrarti meno su quel che non funzionava – e non poteva funzionare – e più su quello che invece sì.

“HELPME dovrebbe tenersi stretta gli elementi gioiosi della relazione e perdonare la sua ex e se stessa perché il sesso non era ciò che voleva o che immaginava di volere”, dice la dottoressa Przybylo. E compiere questa svolta sarà più facile, HELPME, se riconoscerai che “l’asessualità è un orientamento sessuale e l’asessualità della sua ex non ha nulla a che vedere con HELPME o il suo essere più o meno desiderabile”.

Per finire, HELPME, convincerti di non essere desiderabile perché la tua ex fidanzata asessuale non voleva scopare con te… sì, è folle come sembra. Cioè, è ovvio che la tua ex fidanzata asessuale non volesse scopare con te. Non vuole scopare con nessuno. Non sei in dovere di prendere e scoparti un po’ di allosessuali per sentirti di nuovo desiderabile – dovresti confidare nel fatto di esserlo – ma potrebbe farti bene.

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Sono un giovane etero. Ultimamente ho letto un botto di articoli online sul perché le donne non dovrebbero depilarsi le ascelle. Questi articoli sostengono che depilarsi le ascelle derivi da una concezione della bellezza femminile profondamente patriarcale e antifemminista. E sono un po’ combattuto. Se una donna mi attrae, trovo l’ascella depilata profondamente erotica. Così liscia e morbida mi risulta irresistibile. Adoro la sensazione. In più mi piace il calore di quel punto, e il fatto che le ascelle sono vicine alle spalle, al collo e al seno, come una specie di snodo. Anche da vedere le trovo incredibilmente eccitanti. Quando le donne si fanno crescere i peli delle ascelle, viene meno quella che per me è una delle parti più sessualmente attraenti del loro corpo. Dopo aver letto questi articoli mi chiedo: è sbagliato essere così attratti da una cosa che dicono derivare da canoni di bellezza patriarcali? Quasi tutte le informazioni che trovo online – pubblicità di prodotti per depilazione a parte – spiegano perché le donne non devono depilarsi le ascelle e che depilarsele è sintomo di oppressione di genere. E sinceramente mi chiedo: perché alcune femministe sono così contrarie?

– Are Reflexive Male Psychosexual Interests That Stupid?

Se sei così sveglio da esserti inventato questa firma, ARMPITS, lo sarai anche per contenere nel cervello queste due idee non così contrastanti senza che la dissonanza cognitiva ti provochi un ictus: hai i tuoi gusti e al tempo stesso i tuoi gusti sono inculcati. A volte, con un minimo di sforzo di riflessione, possiamo imparare ad apprezzare altro, oltre a quello che ci hanno inculcato (diversi tipi di persone, diversi tipi di corpi, diversi tipi di sesso), ed è un favore che facciamo a noi stessi, non agli altri. Ma non sempre una persona riesce a imparare ad apprezzare altro, oltre ai gusti che le sono stati inculcati. In quel caso cosa deve fare?

In quel caso può e deve… non rompere i coglioni.

In quel caso può ripetersi che i canoni di bellezza si evolvono, così come le norme di genere, e se evolvendosi si allontanano da ciò che le hanno insegnato a considerare desiderabile – per esempio le ascelle depilate – quella persona può fare del suo assoluto meglio per non interferire con l’evoluzione. Insomma, non trovi sexy le ascelle pelose? O i corpi robusti? O le persone trans? Perfetto, nessun problema. Puoi cercare persone che ti attraggano – e per tua fortuna, ARMPITS, la maggior parte delle donne si depila le ascelle – senza spandere merda su quelle che non trovi attraenti. Non scrivere “no alle ascelle pelose” sulle app da incontri, non sparlare di quanto fanno schifo le ascelle pelose con gli amichetti maschi, non commentare con emoji del vomito quando una donna posta su Instagram una foto in cui le si vedono i peli delle ascelle, ed evita educatamente le potenziali partner sessuali che hanno i peli sotto le ascelle senza sentirti in dovere di comunicare il motivo.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Inviate le vostre domande all’indirizzo mail@savagelove.net.

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