05 aprile 2023 16:30

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Dopo l’università ho sposato la mia fidanzata del liceo. Eravamo felici e il sesso andava alla grande. Poi lei si è innamorata di una donna e si è dichiarata – solo a me – bisessuale o forse lesbica. Non si sa come, il rapporto è sopravvissuto allo sconquasso e abbiamo deciso di mettere su famiglia. Ora abbiamo superato i cinquanta, i figli sono grandi e non faccio sesso da un paio di decenni. Mia moglie ha da tempo perso ogni desiderio di intimità, con me o chiunque altro. La mia libido è intensa come sempre, ma limitata all’attività solitaria. Mia moglie ha continuato a non dichiararsi ad amici e parenti, con una sola eccezione: una delle sue sorelle, che è single. Attualmente si trova all’estero (per lavoro) e viviamo in posti diversi già da quattro anni.

Queste le premesse. Scrivo per raccontarti il bizzarro evento successo nel weekend: mi stavo messaggiando con la sorella di mia moglie, la quale di punto in bianco mi scrive che mia moglie le ha dato il permesso di fare sesso con me. Una cosa del tutto inaspettata, che mi ha provocato un attacco di panico. Mi sembrava molto sbagliata. Non sapevo cosa dire. Lei mi ha garantito, sempre via messaggi, che mia moglie era d’accordo e che saremmo semplicemente stati “due cognati che scopano”. Anche lei ha delle esigenze fisiche insoddisfatte, essendo single, per cui sarebbe un aiuto reciproco. Con mia moglie si era parlato di “aprire” la coppia, cercando entrambi delle “fidanzate”. Per lei andava bene, ma per me no, perché temo che avere una fidanzata – che sia la mia o la sua – possa portare il caos in casa e nella vita familiare, con il rischio di arrivare al divorzio, e sarebbe ingiusto nei confronti dei figli. Convinto che mia moglie avesse effettivamente dato a mia cognata il permesso quantomeno di accennarmelo, sempre con i messaggi sono stato un po’ al gioco (andando sull’esplicito), e nel farlo ho avuto una sensazione che non provavo da un ventennio: l’euforia da imminente incontro sessuale.

Ovviamente dovevo verificare con mia moglie che fosse davvero d’accordo, quindi gliel’ho chiesto. Be’, a quanto pare c’è stato un grosso malinteso. Mia moglie è rimasta sconvolta, letteralmente. Ha detto che la sorella, mentre parlavano delle loro vite sentimentali e sessuali, “per scherzo” ha accennato all’idea di venire a letto con me, e lei ha accettato solo per scherzo. Ora mi sento in colpa per aver anche solo contemplato l’idea di far sesso con mia cognata, figuriamoci per la frattura che si è creata tra due sorelle molto unite. Mia moglie non vuole più parlarne. Capisco che è una cosa strana, specie se accettata da tutte le parti in causa. Ma io con mia moglie voglio parlare di più di quello che provo. Non credo si renda conto di quanto può essere deprimente la sensazione che non avrai mai più rapporti intimi con nessuno. Non sarà un problema per lei, che dice di non avere il minimo impulso sessuale, ma lo è per me. Mi sono sentito dire da entrambe, moglie e cognata, che quella conversazione devo cancellarla, per poterci mettere una pietra sopra. Ma io non riesco a mettercela. Cosa devo fare?

– Seeking Insight Somewhere

Primo, non sono la corte suprema. Non posso ingiungere a tua moglie di parlare di una cosa di cui non vuole parlare, SIS, tantomeno di concedere a te – marito con cui non vuole scopare – di scoparsi la sorella, la quale, nonostante abbia introdotto il discorso – con effetti disastrosi – si rifiuta di parlarne a sua volta. Se senti il bisogno di sviscerare la questione, SIS, confidati con un amico e/o rivolgiti a uno psicoterapeuta.

Secondo, SIS: non fai sesso da vent’anni, ed è comprensibile che tu abbia accettato la prima offerta seria ricevuta dopo decenni. Tua cognata ha essenzialmente teso una polpetta a un affamato. Il fatto che tu abbia dato un piccolo morso alla polpetta prima di chiedere a tua moglie (vegana) se potevi mangiare polpette, benché di carne della sorella, non è cosa che tua moglie debba rinfacciarti per il resto della vita, anche se preferisce non parlarne.

Terzo, tua moglie ti ha dato il permesso di scopare con altre – anche di frequentarle – a patto che non frequenti e/o ti scopi una sua parente. Perciò anziché piangere sulla fica perduta (quella di tua moglie) o tormentarti su quella che non avrebbe dovuto esserti offerta (quella di tua cognata), ti inviterei, SIS, a procurarti una fica che con tua moglie non condivida buona parte del dna. Siete stati bravi a privilegiare la stabilità finché i figli erano piccoli, SIS, ma adesso i figli sono grandi. E se hai una tale fame di sesso da gettarti su proposte molto sconvenienti – e “due cognati che scopano” sfonda l’asticella – ti converrebbe cercare sesso con una potenziale partner più appropriata, invece di aspettare la prossima proposta sconveniente. Sì, il sesso può portare caos, e anzi, a volte penso sia caos in sé. Ma “caos controllato” porta a “caos incontrollato”.

Quarto e ultimo punto, SIS, tua moglie dice di essere asessuale e di non provare desiderio, e anche se può essere vero… c’è la possibilità che non lo sia. L’asessualità è qualcosa di reale e legittimo, ma è noto che tra coniugi si mente anche su cose importanti su cui non bisognerebbe mentire. E sarò anche vecchio e disincantato, e sarebbe forse meglio tacere, ma io, una persona che ha sposato il fidanzato del liceo prima di accorgersi che forse/probabilmente/quasi certamente era lesbica, ce la vedo a dichiararsi asessuale, non solo per togliersi dall’impiccio di doversi scopare il marito, che magari ama davvero, ma per non farlo soffrire. Non è che non vuole fare sesso con te: non vuole farlo con nessuno. Che magari è pure vero. Tua moglie forse è asessuale. O forse ha una fidanzata dall’altra parte del mondo a tua insaputa.

P.S. Forse sono davvero disincantato, e forse il mio campione è distorto (lo è sicuramente), ma qualcosa, nella conversazione tra tua moglie e sua sorella – la disastrosa conversazione che ha provocato tutto questo casino – mi ha fatto prudere il naso. Se tua moglie è un’asessuale con alle spalle decenni di matrimonio affettuoso ma casto, e lei e sua sorella erano molto legate… sbaglio o non avrebbe avuto molto da dirle, parlando delle loro vite sentimentali e sessuali? Se non, naturalmente, “ancora asessuale” e “ancora sposata”, ma fatico a immaginare che due affermazioni del genere possano suscitare la battuta di tua cognata e il malinteso che è seguito.

P.P.S. Ora va’ e scopa.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

La tua rubrica piace sia a me sia a mio marito, e sul sesso ci ha resi molto più aperti. Ci siamo da poco dati il via libera per provare a realizzare dal vivo le nostre fantasie semimonogamiche, ma ancora non abbiamo agito. Io però ho conosciuto online un uomo, sposato anche lui, e abbiamo fatto del sesso virtuale pazzesco. Le chat sono diventate regolari, e si è parlato di incontrarsi dal vivo. Perché mi sento un po’ un colpa? Mio marito sa che mi diverto con lui, e la cosa lo eccita! È che mi trovo continuamente a pensare all’altro. Devo darci un taglio? O mi godo gli orgasmi fantastici senza il marito?

– Wife And Naughty Tease

Visto che la domanda l’hai posta a me, WANT, e non a un prete o a un rigoroso feticista della monogamia spacciatosi per consulente di coppia, ti dirò quello che volevi sentirti dire: continua a divertirti con lui online e anche di persona, se una volta incontrato dal vivo ti darà una buona sensazione. L’energia da nuova relazione (Enr), che è ciò che provi per lui, può essere intensa ma è sempre passeggera, perciò goditela finché dura. Quanto al senso di colpa, be’, le persone che fanno e si godono cose che, gli è stato detto (senza alcun valido motivo), non dovrebbero fare o godersi, vedi il sesso omosessuale, quello extraconiugale, le pratiche insolite, frequentare professionisti del sesso, eccetera a volte si convincono che avere la decenza di sentirsi in colpa per quello che fanno (almeno tra un orgasmo e l’altro) significa che sono ancora brave persone con princìpi morali. Ebbene, io vengo dal futuro – dal tuo futuro – ad annunciarti che non devi sentirti in colpa, WANT, per quello che fai con il permesso di tuo marito e con suo diletto. A meno, ovviamente, che sentirti in colpa non ti ecciti, nel qual caso… puoi goderti sia quello sia il senso in colpa.

***

Un paio di volte al mese, mentre siamo al lavoro, ci affidiamo a una donna delle pulizie. Prima che arrivi facciamo sempre in modo di riporre i nostri oggetti personali, ma questa settimana ho per sbaglio lasciato non uno, ben due vibratori accanto al lavandino del bagno. Avevo dimenticato di metterli via dopo averli lavati e andavo di fretta! È stato un puro caso! Quando sono tornata nella mia bella casa pulita, i vibratori erano accuratamente allineati sul ripiano del lavandino. Non sono una che si vergogna della sua sessualità, ma mi sono sentita molto in imbarazzo! Non è giusto che abbia dovuto vederli/toccarli! È il caso di chiederle scusa? Se sì, come affrontare il discorso senza metterla a disagio? Per quel giorno dovremmo pagarla di più? Muoio dall’imbarazzo e non voglio farla sentire umiliata.

– Very Intense Blushing-Enhanced Situation

Che cosa sa, ora, la vostra donna delle pulizie che prima non sapesse? Immaginando che in passato non avesse mai visto uno dei vostri sex toy – ipotesi che classificherei (nel migliore dei casi!) come semiplausibile – adesso, grazie alla vostra colossale sbadataggine, sa che fate sesso, e che come milioni di altri adulti (e certo anche un paio di altri suoi clienti), a volte usate dei sex toy. Anche se la cosa l’ha sconvolta, mortificata e delusa, VIBES, credo che dovresti seguire il suo esempio: non ne ha fatto un dramma, e non dovresti farlo nemmeno tu. Il buco della memoria, VIBES, esiste, e va usato proprio come il tuo.

P.S. Una volta, durante un soggiorno di una settimana in albergo, benché avessimo espressamente chiesto che la nostra stanza non venisse rifatta, tornando dopo la colazione – la mattina del primissimo giorno – abbiamo trovato la ventina di sex toy e i trenta chili di attrezzatura da bondage che avevamo lasciato sparsi per la stanza ordinatamente riposti sulle mensole della cabina armadio. Se noi siamo riusciti a guardare negli occhi la signora che per il resto della settimana ci ha quotidianamente pulito la stanza, voi potete guardare negli occhi la vostra donna delle pulizie.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger. Inviate le vostre domande a mail@savagelove.net.

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