Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Cari lettori: nelle ultime due settimane, a Seattle, Portland e San Francisco è partito il ventennale di Hump!, il più grande festival di cortometraggi pornografici al mondo, nonché il più bello. A Seattle abbiamo fatto una grande festa per il ventennale – grazie a Naomi Price-Lazarus e Breona Mendoza di Seattle sex trivia per averci ospitati – e io ho raccolto un po’ di domande dal pubblico. Alcune riguardano Hump!, altre sono classiche domande sul sesso, e poi ce ne sono alcune personali a cui di solito non risponderei, ma per questo speciale di Sveltine ho voluto fare un’eccezione.

Complimenti per il ventennale di Hump! Quando avete ideato il festival, vi aspettavate un successo così grande?

Non ce lo aspettavamo minimamente. Quando abbiamo pubblicato il primo annuncio, vent’anni fa, invitando le persone di Seattle a mandarci i loro video porno amatoriali, non credevamo che ne avremmo ricevuto. Era difficile capire se gli abitanti di Seattle ci avrebbero mandato dei porno fatti in casa sapendo che sarebbero stati proiettati in città, davanti a un pubblico che poteva comprendere i loro amici, vicini di casa e colleghi di lavoro. Ma a quanto pare sì: quel primo anno abbiamo ricevuto un mucchio di proposte, perciò abbiamo affittato un cinema e annunciato la prima edizione del festival!

“Chissà se qualcuno verrà in un cinema buio a guardare dei porno, seduti gomito a gomito con degli sconosciuti, come facevano i loro nonni”, ci siamo chiesti. Anche in questo caso, sì: i biglietti per la prima edizione di Hump! andarono esauriti nel giro di qualche ora, e alcuni anni dopo abbiamo cominciato a portare il festival in altre città.

Riceviamo così tante proposte bellissime che dall’anno scorso il nostro festival di filmetti zozzi si è sdoppiato: la prima parte si svolge in primavera e la seconda in autunno.

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Qual è stata la proposta più sorprendente al festival di quest’anno? In cosa è stata eccezionale, e com’è stata accolta?

Il pubblico di Hump!, così come ogni componente della giuria, ama le sorprese. Quindi le proposte più sorprendenti sono acclamate quasi sempre. La mia preferita, nella prima parte dell’edizione di quest’anno, è stata un musical originale che ha per protagonisti un segaiolo ossessivo e un calzino senziente. Little sock of whores è stupefacente, sexy, magnificamente pornografico e fa ridere a crepapelle. Il tipo di film che si vede solo a Hump!

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In base a cosa respingete le proposte, di solito?

In genere in base alla lunghezza. Respingiamo un sacco di video, anche molto belli, che verrebbero ammessi se solo durassero due o tre minuti. Dopo cinque minuti stufano, oppure la storia si esaurisce. Se state pensando di realizzare un video per Hump!, ricordatevi che cinque minuti è la durata massima, non minima!

Francesca Ghermandi

Qual è la cosa più inutile che sai fare?

So come trovare la clitoride, il che è inutile per me, ma utile per la maggior parte degli uomini.

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Quale cambiamento delle abitudini sessuali ti ha stupito di più negli ultimi vent’anni?

Mi stupisce quanta poca voglia di fare sesso abbia la gente oggi. Stiamo entrando nel secondo decennio di una recessione sessuale che non dà segno di volersi placare, e non credo che gli sforzi a favore della natalità dei repubblicani, che vogliono normalizzare le aggressioni sessuali, vietare l’aborto, limitare la contraccezione e la possibilità di sfuggire ai matrimoni violenti, possano contribuire a invertire la rotta. Mi stupisce anche il numero crescente di persone queer perennemente connesse a internet, indignate più per le scene di sesso nei film, le differenze di età nelle relazioni e la visibilità dei kink ai pride che per gli attacchi ai diritti civili delle persone lgbt+.

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Un consiglio per mantenere una relazione divertente e avventurosa?

Le relazioni appena cominciate sono automaticamente avventurose, perché entrambi i partner vivono la novità. Per recuperare il senso di avventura in una relazione di lungo corso bisogna crearsi delle esperienze da vivere insieme. Ora, non saprei consigliartene una – quel che è entusiasmante per me potrebbe essere il tuo peggiore incubo – ma finché fate uno sforzo consapevole per continuare a fare nuove cose l’uno con l’altro, all’altro e per l’altro, alla vostra relazione non mancheranno mai il divertimento e l’avventura.

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Cosa ne pensi della 69?

Va bene come antipasto – quando ci si rotola insieme a qualcuno, quando si passa da una posizione all’altra, quando c’è poco tempo prima della prossima puntata di White lotus – ma come piatto principale non è granché.

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Com’è stato il tuo primo bacio?

Il mio primo bacio davvero importante – il primo ricevuto da un ragazzo – è stato meraviglioso. Io ero gay ma represso, lui bisessuale represso, ci fingevamo entrambi etero convintissimi, e fu così che mi ritrovai con la testa in grembo a lui sul divano di casa sua, a parlare di politica una sera tardi, dopo che la sua fidanzata era andata via. A un certo punto calò il silenzio, poi lui disse: “Cosa faresti se ti baciassi?”. Pregando che non fosse una trappola, risposi: “Ti bacerei anch’io”. E poi ci baciammo. Il mio vero primo bacio, seguito dopo poco dal mio primo pompino e dai miei primi goffi tentativi di sesso anale, fu invece problematico per almeno due motivi. Innanzitutto lui aveva ventitré anni e io sedici; era il fidanzato di una delle mie amiche, anche lei sedicenne, che mi accusò di aver sedotto il suo ragazzo (che aveva chiaramente una fissa per gli adolescenti e i drammi adolescenziali), e insomma fu un gran casino. Ma a parte i lividi sul cuoricino, sono uscito da quell’esperienza con la consapevolezza che farsi chiedere il consenso (“Cosa faresti se ti baciassi?”) è mille volte più sexy che farsi saltare addosso.

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Come sei diventato un esperto di sesso?

Per caso. Trent’anni fa, per scherzo, mi sono messo a scrivere una rubrica perché trovavo spassosa l’idea di un uomo gay che dava consigli di sesso agli etero. Le persone però hanno cominciato subito a inviare domande vere, a cui dovevo rispondere seriamente. E qui veniamo a uno dei piccoli segreti delle rubriche di consigli: anche se per rispondere a una domanda abbiamo dovuto fare una ricerca o consultare un esperto, ci piace fingere di aver sempre saputo la risposta già da prima. Nel corso degli anni, ho imparato un bel po’ di cose, tipo come trovare la clitoride. Però non mi definirei un esperto, dato che odio quella parola quasi quanto capezzolo (chiamatela tetta e basta, gente).

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La mia partner mi ha detto che prima di scoparsi altra gente pratica il vabbing. Esiste davvero?

E così oggi ho dovuto cercare cos’è il vabbing: “L’uso dei fluidi vaginali come profumo. Il termine si è diffuso su TikTok nel 2022 come metodo per attirare gli uomini”. Allora, per prima cosa: #nontuttigliuomini. Poi: anche se lo facesse solo la tua partner, esisterebbe davvero. Ma dato che il vabbing ha anche la sua bella pagina di Wikipedia in inglese, sono abbastanza certo che la tua partner non sia l’unica donna a farlo.

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Ti ingelosisce mai il fatto che tuo marito Terry abbia un altro partner primario? E se sì, come la gestisci?

Mio marito non ha un altro partner primario, dato che noi pratichiamo, senza alcun rimorso, una forma gerarchica di poliamore. Perciò io sono il marito di Terry e Tom è il suo fidanzato. Io sono il partner primario, Tom è il secondario. Io sono Miss America, Tom è la seconda classificata. E la gelosia la gestiamo come qualsiasi altra coppia: ci gridiamo addosso, andiamo a dormire arrabbiati e la mattina la risolviamo parlando.

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Riesco a venire solo con fantasie morbose, sempre più morbose. Come faccio ad andare avanti senza restare a corto di materiale? Ho un po’ paura di come andrà a finire.

Se non puoi realizzare le tue fantasie per motivi etici, non metterle mai in pratica. Se non puoi condividere le tue fantasie senza far scappare le persone dalla paura, tieni la bocca chiusa. Se resti a corto di materiale, usa la tua immaginazione. Se hai paura di diventare un pericolo per te stesso o per gli altri, rivolgiti a uno psicoterapeuta.

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Esco da una storia di due anni con una ragazza, e ancora sento la sua mancanza. Come me la faccio passare?

Il modo più rapido di farsela passare è farsi qualcun altro. Così si è sempre detto, e oggi sappiamo che è la verità.

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Chi è il tuo bonus?

Chi non lo è, piuttosto.

N.b. Un bonus è una concessione fatta in una coppia monogama: chi possiede un bonus ha il permesso di scoparsi una celebrità se mai si presentasse l’occasione, cosa che naturalmente non succederà mai. Dato che io non ho una relazione monogama, non mi serve un bonus. Ma ecco un elenco parziale di uomini celebri che mi scoperei se mai ne avessi l’occasione, anche se non l’avrò mai: Michael Urie, Charlie Barnett e Mike Faist.

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Quale consiglio daresti a una persona quarantenne che ha cominciato da poco a sentirsi più libera sessualmente?

Non sprecare neanche un altro minuto.

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Una volta raggiunta la mezza età, come si fa a incontrare più persone sexy e divertenti? Non per legami sentimentali.

Per incontrare persone sexy e divertenti bisogna andare nei posti in cui si trovano, e dato che sexy e divertente sono categorie soggettive, questo può significare varie cose: locali fetish, sex party, proiezioni del festival Hump!, manifestazioni politiche, campi da pickleball e udienze preliminari di processi. Perciò, qualunque sia la tua definizione di sexy e divertente, vai dove le persone fanno queste cose.

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Hai consigli da dare a una donna cis che sta cercando di frequentare più donne? Mi sforzo sempre tanto di mettere a loro agio le mie amiche, ma poi fatico a capire se c’è un’attrazione sentimentale o puramente amichevole.

Potresti essere meno disfattista (“È un’attrazione puramente amichevole”) e più ottimista (“Questa attrazione potrebbe essere qualcosa di più di un’amicizia”). Se però non vuoi rischiare di creare situazioni imbarazzanti, puoi decidere che le amiche sono vietate e cercare donne sulle app d’incontri.

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Cos’è che ti dà gioia pura?

Andare a fare snowboard con mio marito e mio figlio, a pari merito con farmi di funghetti e guardare un film tremendo (Cats, o Madame web) insieme al fidanzato di mio marito, e giocare a carte con il mio fidanzato nel nostro ristorante preferito mentre aspettiamo che ci servano l’arrosto di maiale in crosta.

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Se potessi essere un animale per il suo comportamento sessuale, quale saresti?

A me piace essere un animale umano perché siamo i più pervertiti. Ma se nella prossima vita dovessi rinascere, vorrei essere una giraffa o un montone, perché sono gli animali più gay di tutti: così avrei più possibilità di essere ancora omosessuale.

Cos’è che ami di più degli uomini trans?

Le palle che hanno.

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Se tu e il tuo partner, un po’ controvoglia, decideste di aprire la vostra relazione a patto di esercitare il dadt (don’t ask, don’t tell), e lui ti chiedesse se stai vedendo qualcuno, o di raccontarti dei particolari, glielo diresti?

Potrebbe essere un segnale che il tuo partner è più tranquillo ad avere una relazione aperta, o potrebbe essere una trappola. Perciò, prima di raccontargli dei particolari, o prima di dirglielo, chiedi al tuo partner perché all’improvviso vuole sapere. Se la realtà di una relazione aperta lo mette a suo agio, se le sue paure più grandi non si sono avverate, stabilite nuove regole su quando, come e cosa dirvi.

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Sei d’accordo che la definizione di tRumpMusk dovrebbe essere: “(gerg., colloq., volg.) L’odore di un buco di culo maschile eccitato o non lavato”(è una variazione sulla nona accezione della voce musk sul Wikizionario)?

Io sono un grande appassionato di maschi umani eccitati – dei loro buchi e altre parti – e non voglio pensare a Donald Trump o a Elon Musk ogni volta che ne vedo uno. Perciò mi dispiace, ma la proposta è respinta.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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