L’Eurogruppo è stato sospeso senza accordo, si riunisce ancora oggi

I ministri economici dell’eurozona si sono riuniti per appena due ore e hanno sciolto il vertice, infastiditi dal fatto che ancora non sia pronta una bozza di proposte per il salvataggio di Atene su cui discutere. Il premier greco Alexis Tsipras è stato tutto il pomeriggio riunito con i creditori, senza giungere a un’intesa. Domani è convocato il Consiglio europeo, l’assemblea dei capi di stato e governo dei 28 stati membri.

Nessun accordo sulla Grecia: l’Eurogruppo riunito a Bruxelles si è sciolto dopo neanche due ore. I ministri economici dell’Eurozona si ritrovano domani mattina alle 11.

Nessun accordo sulla Grecia: l’Eurogruppo riunito a Bruxelles si è sciolto dopo nemmeno due ore. I ministri economici dell’Eurozona si ritrovano domani alle 13

Comincia l’Eurogruppo dopo un giorno di tensioni sulla Grecia

I ministri dell’economia dei 19 paesi dell’area euro stanno arrivando a Bruxelles. La riunione dell’Eurogruppo comincia alle 19. Si tratta di un incontro decisivo per le sorti di Atene, perché è l’ultimo vertice strettamente economico prima di quello politico di domani. Domani infatti, si riunisce il Consiglio europeo: i capi di stato e di governo di tutta l’Unione europea si aspettano di avere sul tavolo il testo di un accordo per risolvere la crisi del debito greco. Proprio per questo, l’Eurogruppo andrà avanti ad oltranza e potrebbe durare tutta la notte.

Intanto, non si è ancora concluso il colloquio tra il premier greco Alexis Tsipras i suoi creditori. Dura da circa cinque ore.

Il negoziato con la Grecia torna a complicarsi, le borse calano

Il salvataggio della Grecia torna a complicarsi e la borsa di Atene perde il 2 per cento, dopo giorni di rialzo. Il premier greco Alexis Tsipras è riunito a Bruxelles con i sui creditori: il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi, e Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, a cui Atene dovrebbe restituire quasi 1,6 miliardi di euro entro il 30 giugno. Stamattina, Atene si è vista bocciare alcune misure proposte per convincere le istituzioni europee a sbloccare nuovi aiuti e, a sua volta, ha subito respinto le controfferte. Stasera si riuniranno i ministri economici dell’eurozona (l’Eurogruppo), in preparazione al Consiglio europeo di domani, il vertice politico dell’Unione, cioè l’assemblea dei capi di stato e governo dei 28 stati membri.

Tsipras ha affermato che queste bocciature non hanno precedenti negli altri programmi di aiuto e che “l’insistenza di alcune istituzioni” dimostra che “o non vogliono un accordo o non vogliono gli interessi della Grecia”. Il ministro dell’economia olandese, che è anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha detto che “c’è ancora molto lavoro da fare”. Prima di prestare altri soldi, i creditori vogliono garanzie sul fatto che Atene si sforzerà di risanare i suoi conti e smetterà di ricorrere al debito. Secondo loro – soprattutto secondo l’Fmi – questo si deve ottenere tagliando la spesa. Atene invece propone più che altro aumenti di tasse. La nuova virata dei negoziati ha rimesso in allarme i mercati. La Borsa di Atene ha ceduto il 2 per cento (con punte del -4 per cento), dopo aver messo a segno un rialzo del 13 per cento nelle precedenti sedute.

Le proposte greche ai creditori internazionali

Il quotidiano greco Ekathimerini ha pubblicato sul suo sito il documento ufficiale con le proposte della Grecia ai creditori internazionali. Le proposte, raccolte in undici pagine, contengono misure per 7,9 miliardi di euro, dei quali 7,3 miliardi provengono dall’aumento delle tasse e dai contributi previdenziali. Sono in corso gli esami tecnici sul documento, che verrà discusso anche all’eurogruppo straordinario in programma oggi dalle 19 a Bruxelles.

Nel frattempo il premier Alexis Tsipras ha in programma un nuovo incontro a Bruxelles, prima dell’inizio dell’eurogruppo, con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e la presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. L’obiettivo è quello di superare le ultime distanze tra Atene e i creditori, nella speranza di trovare un accordo entro la fine della settimana e sbloccare la nuova tranche da 7,2 miliardi di euro del piano di aiuti.

Un funzionario europeo ha dichiarato a Ekathimerini che in realtà ci sono ancora delle carenze nelle proposte della Grecia e che “il tempo sta per scadere”. Il funzionario ha aggiunto che le proposte della Grecia vìolano molte delle condizioni imposte dai creditori sull’iva e sulle pensioni. I creditori pensano che la proposta greca non contenga sufficienti tagli alla spesa pubblica, e che in futuro potrebbe far tornare il paese in recessione e richiedere altre misure correttive.

La borsa di Atene ha chiuso in rialzo del 6 per cento

Le speranze di una soluzione positiva del caso Grecia hanno continuato a influire sui mercati azionari, in recupero da ormai quattro sedute. In particolare, la borsa di Atene ha chiuso con l’indice principale in rialzo del 6,1 per cento e un’ottima performance dei titoli del settore del credito: Alpha è salita di quasi il 20 per cento e la National bank of Greece del 13 per cento.

Sono andati bene anche i titoli di stato, con il decennale a un rendimento poco superiore al 10 percento e il biennale al 21,5 per cento. Per il resto, Milano è cresciuta dello 0,85 per cento, Londra dello 0,2 per cento, Parigi dell’1,5 per cento e Francoforte dell’1,4 per cento.

La Bce aumenta ancora la liquidità per le banche greche

La Banca centrale europea (Bce) ha aumentato ancora il limite massimo della liquidità di emergenza per le banche greche. Lo sostengono fonti bancarie citate dall’agenzia Afp, che non specificano l’ammontare. È la quarta volta che la Bce alza il limite della liquidità dal 17 giugno.

Nel frattempo la borsa di Atene ha aperto anche oggi in rialzo: il listino ateniese ha guadagnato il 2,27 per cento.

I leader dell’eurozona sperano in un accordo sul debito greco entro la fine della settimana

I leader dell’eurozona sono fiduciosi sulla possibilità di trovare un accordo sul debito greco. L’eurogruppo e il vertice dei capi di stato e di governo di ieri non hanno portato ad alcun accordo, ma ci sono stati dei passi avanti che potrebbero portare a un’intesa entro la fine della settimana.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha dichiarato che le nuove proposte inviate dal governo di Alexis Tsipras rappresentano “un progresso” ma che c’è ancora molto lavoro da fare e “il tempo stringe”. Merkel ha aggiunto che tutte le parti coinvolte nella trattativa, inclusa lei stessa, vogliono che la Grecia resti nell’euro. Il presidente francese, François Hollande, ha detto che la Grecia e i suoi creditori “stanno arrivando a un accordo”.

Ottimista anche il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che ha commentato: “Sono convinto che arriveremo a un accordo finale durante la settimana”.

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di approvare un documento all’eurogruppo del 24 giugno, che sarà presentato il giorno successivo ai leader dell’eurozona per l’approvazione definitiva.

Secondo le prime indiscrezioni raccolte dalle agenzie di stampa, le nuove misure proposte da Tsipras, che non sono ancora state rese pubbliche, prevedono tagli alle pensioni e aumenti dell’iva. Atene si impegna ad alzare gradualmente a 67 anni l’età in cui i greci vanno in pensione e a ridurre dal 2016 le possibilità di pensionamento anticipato. L’aliquota dell’iva sarebbe generalmente fissata al 23 per cento, passando al 13 per cento su energia e alimenti di base e al 6 per cento soltanto su medicinali e libri.

Atene ha urgente bisogno di liquidità, perché deve pagare entro il 30 giugno 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale (Fmi). In caso di accordo, la Grecia otterrebbe i 7,2 miliardi di euro previsti nel piano di aiuti del 2012 della Commissione europea.

Migliaia di manifestanti ad Atene chiedono di restare in Europa

Migliaia di persone si sono radunate in piazza Syntagma ad Atene, davanti al parlamento greco per manifestare il loro sostegno al primo ministro Alexis Tsipras, impegnato nelle trattative con i creditori internazionali per evitare il default. Armati di fischietti e di bandiere della Grecia e dell’Unione europea, i manifestanti sostengono la necessità di restare in Europa e nell’eurozona.

I leader dell’eurozona hanno bisogno di più giorni per l’accordo con Atene

Si è concluso il vertice dei responsabili economici dei paesi con l’euro, a minuti è attesa la conferenza stampa. Le aperture del governo greco non bastano per sbloccare d’un colpo la lunga trattativa con le istituzioni europee che devono versare ad Atene 7,2 miliardi di euro (previsti nel piano di aiuti del 2012 della Commissione europea). Le riforme promesse dal premier greco Alexis Tsipras hanno spinto al rialzo le borse di tutta l’area euro, dopo molti giorni di perdite. Eppure molti ministri dell’economia a Bruxelles per un vertice straordinario hanno avvertito che servono ancora giorni per esaminare il piano proposto da Atene.

Atene cede su pensioni e iva per ricevere gli aiuti

Il premier greco Alexis Tsipras ha presentato ai leader dell’Unione europea una proposta che prevede tagli alle pensioni e aumenti dell’iva. Il testo dovrebbe tranquillizzare la Commissione tanto da concedere gli aiuti finanziari che salverebbero Atene dal default. È un grande passo avanti nella trattativa, anche se è improbabile che l’accordo arrivi oggi. Leggi

I ministri economici dell’eurozona arrivano a Bruxelles

I ministri delle finanze e dell’economia dei 19 paesi che usano l’euro stanno per arrivare a Bruxelles, dove si terrà un vertice straordinario sulla crisi del debito greco. Tutti sono preoccupati per il futuro della moneta comune nel caso in cui Atene non riuscisse a pagare i suoi debiti. Dovranno considerare se le riforme promesse dal premier greco Alexis Tsipras siano sufficienti per convincere la Commissione europea a sbloccare nuovi aiuti che eviteranno l’insolvenza. Come è successo in queste settimane, è probabile che si fermino a commentare con i giornalisti il punto della situazione. Ecco la diretta della pagina della Commissione europea.

La situazione in Grecia è difficile, senza l’euro lo sarebbe ancora di più

La domanda è questa: cosa accadrà domani se né i ministri finanziari né i capi di stato e di governo troveranno un accordo, non diciamo per risolvere definitivamente ma almeno per tamponare la crisi greca? Leggi

La Bce aumenta la liquidità d’emergenza alla Grecia

La Banca centrale europea (Bce) ha aumentato la liquidità d’emergenza alle banche greche per la terza volta in sei giorni. Lo riferisce una fonte citata dalla Reuters, che non ha precisato l’ammontare dell’aumento. La Bce ha innalzato il tetto di 1,1 miliardi di euro portandolo a 84,1 miliardi di euro lo scorso 17 giugno e lo ha ulteriormente alzato di 1,8 miliardi di euro il 19 giugno. Vuole dire che la Banca centrale greca è autorizzata a stampare più euro e a fare arrivare più contanti agli istituti del paese. Con questi successivi rialzi la Bce cerca di tranquillizzare i greci, che nella scorsa settimana – quando tutti i vertici europei avevano fallito – avevano ritirato in massa i loro risparmi dai conti correnti. Nel fine settimana il premier greco Alexis Tsipras ha presentato ai creditori (Bce, Commissione europea, Fondo monetario internazionale) un piano di riforme con numerose aperture, che potrebbe soddisfare le istituzioni europee e convincerle a sbloccare gli aiuti finanziari. Anche i mercati credono nell’accordo: la borsa di Atene si è aperta con un +8 per cento. Rialzi robusti si sono registrati anche sugli altri listini europei. Francoforte segna il +3,30 per cento, come Parigi. Rialzi superiori al 2 per cento a Milano e Madrid.

Il debito greco in quattro grafici

Dopo aver pagato 18,9 miliardi di euro di debiti, la Grecia deve pagare ancora 18,6 miliardi di euro. La prossima scadenza è il 30 giugno. Ecco chi sono i suoi creditori. Leggi

Segnali positivi in vista del vertice di Bruxelles sul debito greco

La Grecia si prepara ad affrontare una giornata fondamentale per le sorti della sua economia. Oggi a Bruxelles si terranno due vertici straordinari dei leader dell’eurozona, per discutere della crisi del debito greco e trovare un compromesso in grado di evitare il default di Atene.

A mezzogiorno a Bruxelles è prevista la riunione dei ministri delle finanze della zona euro, mentre alle 19 ci sarà il vertice dei capi di stato e di governo. Alle 11 inoltre il premier greco Alexis Tsipras incontrerà il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e il presidente dell’eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

Ieri il premier Alexis Tsipras ha presentato delle nuove proposte per arrivare a un accordo sul debito. Le proposte sono state giudicate dai creditori come “una buona base per fare dei progressi al vertice dell’eurozona”. Lo ha scritto su Twitter Martin Selmayr, capo del gabinetto della commissione europea. Non si conoscono ancora i dettagli del piano presentato da Alexis Tsipras.

Da mesi il governo greco tiene dei colloqui con i suoi creditori internazionali per sbloccare l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. La Grecia ha bisogno di liquidità per ripagare il debito. Atene inoltre deve pagare entro il 30 giugno 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale (Fmi).

I colloqui potrebbero proseguire anche oltre la giornata di oggi, scrive il quotidiano greco Kathimerini. Ma fonti del governo indicano che Alexis Tsipras potrebbe essere pronto ad accettare un compromesso su temi come l’imposta sul valore aggiunto e la riforma delle pensioni, in cambio di un forte impegno da parte dei creditori sulla riduzione del debito e un pacchetto per rilanciare la crescita.

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