24 giugno 2015 17:40

Il salvataggio della Grecia torna a complicarsi e la borsa di Atene perde il 2 per cento, dopo giorni di rialzo. Il premier greco Alexis Tsipras è riunito a Bruxelles con i sui creditori: il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi, e Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, a cui Atene dovrebbe restituire quasi 1,6 miliardi di euro entro il 30 giugno. Stamattina, Atene si è vista bocciare alcune misure proposte per convincere le istituzioni europee a sbloccare nuovi aiuti e, a sua volta, ha subito respinto le controfferte. Stasera si riuniranno i ministri economici dell’eurozona (l’Eurogruppo), in preparazione al Consiglio europeo di domani, il vertice politico dell’Unione, cioè l’assemblea dei capi di stato e governo dei 28 stati membri.

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Tsipras ha affermato che queste bocciature non hanno precedenti negli altri programmi di aiuto e che “l’insistenza di alcune istituzioni” dimostra che “o non vogliono un accordo o non vogliono gli interessi della Grecia”. Il ministro dell’economia olandese, che è anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha detto che “c’è ancora molto lavoro da fare”. Prima di prestare altri soldi, i creditori vogliono garanzie sul fatto che Atene si sforzerà di risanare i suoi conti e smetterà di ricorrere al debito. Secondo loro – soprattutto secondo l’Fmi – questo si deve ottenere tagliando la spesa. Atene invece propone più che altro aumenti di tasse. La nuova virata dei negoziati ha rimesso in allarme i mercati. La Borsa di Atene ha ceduto il 2 per cento (con punte del -4 per cento), dopo aver messo a segno un rialzo del 13 per cento nelle precedenti sedute.

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