A Vanuatu il governo dichiara l’emergenza umanitaria

Il ciclone tropicale Pam ha colpito l’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale, distruggendo interi villaggi. Almeno sei persone sono morte, ma le vittime potrebbero essere decine

Undici morti a Vanuatu a causa del ciclone Pam

Le autorità di Vanuatu hanno dichiarato che il paese ha bisogno urgente di cibo e medicinali, dopo che il ciclone tropicale Pam ha colpito l’arcipelago lo scorso fine settimana. La tempesta ha causato undici morti, secondo l’Onu, che ha rivisto al ribasso le stime diffuse ieri. Ma il bilancio potrebbe salire perché, soprattutto in alcune isole a sud della capitale, Port Vila, la situazione non è ancora chiara ed è difficile calcolare i danni.

Le autorità hanno confermato che la situazione è molto grave e che i sopralluoghi fatti con gli elicotteri mostrano una “estesa devastazione” degli edifici, delle piantagioni e degli alberi.

Le Nazioni Unite considerano Vanuatu uno dei paesi più poveri del mondo. I due terzi della popolazione (in tutto circa 250mila abitanti) vivono di agricoltura. Il 70 per cento vive in aree rurali e nelle isole lontane da Port Vila. Bbc, Onu

I morti a Vanuatu salgono a 24

A Vanuatu sono morte 24 persone a causa del passaggio del ciclone Pam. Lo hanno confermato le Nazioni Unite che hanno detto che 3.300 persone sono sfollate a causa dei danni provocati dal ciclone. Le comunicazioni radiofoniche e telefoniche non sono state ristabilite, ma i voli commerciali sono ricominciati, malgrado gravi danni all’aeroporto. Reuters

Le case distrutte dal ciclone Pam nell’arcipelago di Vanuatu

I residenti di Mele, a Vanuatu, sono tornati nelle loro case, distrutte nel fine settimana dal ciclone tropicale Pam. Le autorità faticano a mettersi in contatto con molte delle 83 isole che costituiscono l’arcipelago, colpito da venti superiori ai 300 chilometri all’ora. Leggi

Il presidente di Vanuatu lancia l’allarme sui danni del ciclone Pam

Il ciclone Pam ha “spazzato via lo sviluppo economico” dell’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale, e il paese è “tutto da ricostruire”. Lo ha dichiarato il presidente, Baldwin Lonsdale, confermando la gravità dei danni causati dal ciclone tropicale che negli ultimi giorni ha colpito le isole. Nelle isole sono cominciati ad arrivare gli aiuti umanitari. La tempesta ha causato almeno otto morti, ma il bilancio è destinato a crescere. Secondo diverse agenzie umanitarie potrebbe essere uno dei peggiori disastri naturali ad aver colpito la regione. Bbc

Il ciclone Pam ha devastato l’arcipelago di Vanuatu

Il ciclone tropicale Pam ha colpito l’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale, distruggendo interi villaggi. Otto persone sono morte, secondo quanto ha detto Tom Skirrow di Save the children. Le vittime però potrebbero essere decine. Le case della capitale, Port Vila, sono state distrutte, gli alberi abbattuti, le strade sono rimaste bloccate e le persone sono uscite per le strade in cerca di aiuto.

Il presidente di Vanuatu, Baldwin Londsdale, ha lanciato un appello per chiedere aiuto per la popolazione. Il vento ha colpito le isole a una velocità di 270 chilometri orari.

Secondo l’Unicef in Nuova Zelanda, il ciclone Pam potrebbe essere stato uno dei peggiori disastri meteorologici di sempre per l’area. Bbc

Il ciclone tropicale Pam su Vanuatu

Il ciclone tropicale Pam ha colpito la capitale di Vanuatu, l’arcipelago nel Pacifico meridionale, con venti che hanno raggiunto la velocità di 280 chilometri orari. La tempesta è stata catalogata categoria 5 della scala Saffir Simpson, il livello più alto della scala. Le autorità hanno chiesto alla popolazione di lasciare le abitazioni e di raggiungere i 12 rifugi predisposti. Secondo l’Unicef, circa 260mila persone si trovano nell’area colpita dalla tempesta.

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.