Il Kenya vuole costruire una recinzione per bloccare l’arrivo dei profughi somali che scappano dalla guerra civile e dalle carestie. Leggi
Il 21 gennaio cinque militanti del gruppo jihadista somalo Al Shabaab hanno attaccato un ristorante sul lungomare di Mogadiscio, in Somalia. I morti sono almeno 19. Il video dell’Afp. Leggi
L’esercito somalo e un contingente etiope dell’Unione africana (Amisom) hanno conquistato una roccaforte dei jihadisti di Al Shabaab nel sud del paese. Si tratta della seconda vittoria sul gruppo affiliato ad Al Qaeda in meno di una settimana. La caduta della città di Dinsor segue infatti quella di una località vicina, Bardera, avvenuta mercoledì. Le due roccaforti, circa 350 chilometri a ovest della capitale Mogadiscio, erano tra gli ultimi territori ancora sotto il controllo di Al Shabaab.
La settimana scorsa l’Amisom ha lanciato l’operazione Jubba corridor, una nuova offensiva che coinvolge le truppe etiopi e keniane e che mira a cacciare i jihadisti dalle zone rurali del paese.
Il 21 settembre 2013 un commando di dieci terroristi del gruppo islamico radicale somalo Al Shabaab ha attaccato clienti, negozianti e commessi del centro commerciale Westgate di Nairobi. Le vittime dell’attentato sono state 68 e i feriti almeno 150.
Dopo quasi due anni, il Westgate riapre al pubblico, e le autorità chiedono ai cittadini di superare i loro timori e di tornare a fare acquisti. Il video della Reuters. Leggi
Il ministero dell’interno keniano ha reso noto che la mente dell’attacco all’università di Garissa, nel nordest del paese, che il 2 aprile scorso ha provocato la morte di 148 persone, è stato ucciso in un raid aereo in Somalia. Mohamed Mohamud, detto Kuno, è stato capo di una madrasa (scuola coranica) fino al 2007, e negli ultimi anni ha gestito le attività del gruppo jihadista somalo Al Shabaab in Kenya, responsabile della strage. Le autorità lo avevano individuato come il principale pianificatore dell’attacco e avevano emesso un mandato di arresto. È stato ucciso nell’attacco di un drone insieme ad altri tre capi del gruppo.
Il 2 aprile quattro uomini armati hanno attaccato il campus dell’università di Garissa, in Kenya, a 150 chilometri dal confine con la Somalia. L’attacco è cominciato verso le cinque del mattino ed è durato più di quattordici ore con centinaia di studenti presi in ostaggio. Alla fine i morti sono stati 148, di cui 142 studenti.
Almeno quattordici persone sono morte e diverse sono rimaste ferite in un assalto armato nella contea di Mandera, nel nordest del Kenya, vicino al confine con la Somalia. Secondo la Bbc, le vittime erano minatori che lavoravano in una cava lì vicino. Testimoni hanno riferito di aver sentito due esplosioni in piena notte, seguite da raffiche di artiglieria.
Gli inquirenti hanno collegato l’attacco ai jihadisti di Al Shabaab. “Tutte le caratteristiche dell’azione, come l’uso di armi e di esplosivi, fanno pensare a loro” ha sottolineato il commissario della contea di Mandera. La croce rossa del Kenya ha mandato un aereo per trasferire i feriti in ospedale a Nairobi.
Un attentatore suicida ha fatto esplodere una base della missione dell’Unione africana (Amisom), in Somalia. È seguito da un assalto da parte di decine combattenti di Al Shabaab, armati di mitragliatrici e lanciagranate. Le vittime sarebbero decine, ma non ci sono ancora numeri ufficiali. Secondo Al Shabaab sarebbero almeno 30.
La base, che si trova nel villaggio Lego, circa 130 chilometri a sud di Mogadiscio, è gestita da soldati del Burundi del contingente di ventiduemila uomini di Amisom, di cui fanno parte anche Kenya e Uganda. I combattimenti tra i soldati della base e i jihadisti sono andati avanti per ore. Questo attentato è solo l’ultimo di una serie di attacchi lanciati dai jihadisti somali dall’inizio del Ramadan.
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