Dopo il ritiro dell’esercito israeliano, il gruppo islamista sta riprendendo il controllo di alcuni territori, scontrandosi con le famiglie accusate di avere collaborato con il nemico Leggi
Una persona è morta e più di cento sono rimaste ferite negli scontri scoppiati a Lima, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre, al termine di una grande manifestazione dei giovani contro la classe politica e la criminalità organizzata. Leggi
Il 14 ottobre decine di migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Bruxelles per protestare contro i “drastici” tagli di bilancio proposti dal governo guidato dal conservatore fiammingo Bart De Wever. Leggi
Il 14 ottobre il presidente malgascio Andry Rajoelina, che si trova in una località sconosciuta, ha sciolto l’assemblea nazionale prima della votazione di una mozione per destituirlo dopo che è scappato dal paese. Leggi
Il 6 ottobre il presidente malgascio Andry Rajoelina ha nominato un militare come primo ministro, mentre proseguono le manifestazioni di protesta nella capitale Antananarivo. Leggi
Il 2 ottobre le autorità dello stato dell’Azad Kashmir, nel nord del Pakistan, hanno annunciato che nove persone sono morte nelle violenze scoppiate durante un’ondata di proteste contro i privilegi della classe dirigente. Leggi
Il collettivo marocchino GenZ 212, nato di recente, ha organizzato il 2 ottobre nuove “manifestazioni pacifiche” per chiedere migliori servizi sanitari e scolastici, all’indomani di una notte di violenze che ha causato due morti. Leggi
Il 29 settembre le Nazioni Unite hanno affermato che almeno 22 persone sono state uccise in Madagascar dall’inizio delle manifestazioni di protesta, mentre il presidente Andry Rajoelina ha destituito il governo. Leggi
Almeno 19 persone sono rimaste ferite il 27 settembre a Lima, in Perù, durante una manifestazione contro il governo della presidente Dina Boluarte, hanno riferito il 28 settembre le autorità e un gruppo per i diritti umani. Leggi
Il 25 settembre diciassette persone sono morte in uno scontro tra bande rivali in una prigione a Esmeraldas, nel nordovest dell’Ecuador. È stato il secondo episodio di questo tipo in pochi giorni nel paese sudamericano. Leggi
Il 25 settembre la polizia ha ripreso il controllo della città di Leh, nell’estremo nord dell’India, dopo che almeno cinque persone erano morte nelle violenze scoppiate durante una manifestazione per l’autonomia del Ladakh. Leggi
Il 16 settembre, per il secondo giorno consecutivo, la polizia ha sparato i gas lacrimogeni a Dili per respingere i manifestanti che protestavano contro un progetto di acquisto di automobili di lusso per i deputati. Leggi
Il 14 settembre Sushila Karki, la nuova premier ad interim del Nepal, si è impegnata a restare alla guida del paese “per non più di sei mesi” e a rispondere alle richieste dei giovani manifestanti che chiedono “la fine della corruzione”. Leggi
Il 10 settembre l’esercito nepalese ha ripreso il controllo della capitale Katmandu dopo due giorni di proteste antigovernative, le più violente degli ultimi vent’anni, che hanno costretto il premier K. P. Sharma Oli a dimettersi. Leggi
L’8 settembre almeno 16 persone sono morte e circa cento sono rimaste ferite nella capitale Katmandu quando la polizia ha represso una manifestazione contro un blocco dei social network. Leggi
Il 29 agosto violenti scontri tra manifestanti e polizia sono scoppiati a Jakarta, la capitale dell’Indonesia, dopo la morte di un autista di mototaxi investito da un veicolo delle forze di sicurezza. Leggi
Un gruppo di manifestanti ha lanciato il 27 agosto pietre e bottiglie contro il convoglio del presidente argentino Javier Milei, alla periferia di Buenos Aires, in risposta a un presunto caso di corruzione che coinvolge la sorella. Leggi
Quattro persone sono morte a Luanda, la capitale dell’Angola, negli scontri scoppiati durante uno sciopero indetto dai tassisti contro l’aumento del prezzo della benzina, ha affermato il 29 luglio la polizia. Leggi
La Thailandia e la Cambogia hanno raggiunto, con la mediazione della Malaysia, un accordo per un cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte del 28 luglio, dopo cinque giorni di scontri sanguinosi al confine. Leggi
Nonostante il cambio al vertice, il governo di Damasco continua a basare il suo potere e la sua autorità sull’appartenenza confessionale. Accentuando divisioni e spaccature nel paese Leggi
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