Una protesta a Teheran dopo la morte di Mahsa Jina Amini, il 1 ottobre 2022. (Middle East Images/Afp)

Il 23 novembre l’Iran ha messo a morte Milad Zohrevand, accusato di aver ucciso un membro delle forze di sicurezza durante le proteste antigovernative del 2022, hanno affermato alcuni gruppi per i diritti umani.

Si tratta dell’ottava esecuzione legata alle proteste scoppiate nell’autunno 2022, dopo la morte in custodia di Mahsa Jina Amini, una curda iraniana di ventidue anni che era stata arrestata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo.

L’esecuzione di Zohrevand è avvenuta all’alba in una prigione di Hamadan, nell’ovest del paese, secondo l’organizzazione per i diritti umani Hengaw, che ha sede in Norvegia.

Zohrevand era stato condannato a morte per aver ucciso un ufficiale dei Guardiani della rivoluzione durante una manifestazione a Malayer nel novembre 2022.

Hengaw, che si occupa in particolare dei diritti dei curdi iraniani, ha affermato che Zohrevand non è stato avvertito dell’esecuzione e non ha quindi potuto incontrare i suoi familiari per l’ultima volta.

Il collettivo Dadban

I mezzi d’informazione iraniani non hanno dato la notizia dell’esecuzione di Zohrevand, che aveva poco più di vent’anni.

Ma l’esecuzione è stata confermata dal collettivo Dadban, un gruppo di avvocati che difende gratuitamente prigionieri politici e attivisti per i diritti umani.

Prima di Zohrevand le autorità iraniane avevano messo a morte sette uomini che avevano partecipato alle proteste antigovernative del 2022, tre dei quali a maggio, attirandosi le critiche delle organizzazioni per i diritti umani e di alcuni governi occidentali.

Secondo Amnesty international, “le esecuzioni tramite impiccagione servono a inviare un messaggio preciso al mondo e al popolo iraniano: qualunque forma di dissenso sarà punita”.

Centinaia di persone, tra cui alcuni membri delle forze di sicurezza, sono rimaste uccise durante le proteste antigovernative dell’autunno 2022, seguite da una forte repressione.

Secondo l’ong Iran Human Rights, dall’inizio dell’anno l’Iran ha messo a morte almeno 680 persone, condannate principalmente per omicidio e traffico di droga.