Martine Moïse al funerale del marito, il presidente Jovenel Moïse, a Cap-Haïtien, il 23 luglio 2021. (Valerie Baeriswyl, Afp)

La giustizia haitiana ha incriminato circa cinquanta persone – tra cui l’ex first lady Martine Moïse, un ex premier e un ex capo della polizia – accusate di essere coinvolte nell’omicidio del presidente Jovenel Moïse nel luglio 2021.

Il giornale online AyiboPost ha pubblicato il 19 febbraio quella che ha presentato come l’ordinanza del magistrato responsabile dell’inchiesta. Si tratta di un documento di 122 pagine “che non identifica chiaramente i mandanti e i finanziatori dell’omicidio”, ha affermato il giornale.

In base al documento, il magistrato ha incriminato Martine Moïse e altre cinquanta persone “per associazione a delinquere, rapina a mano armata, terrorismo, omicidio e complicità in omicidio commessi a danno del presidente Jovenel Moïse”.

“Sono emerse prove sufficienti del coinvolgimento di Martine Moïse nell’omicidio del presidente”, si legge nel documento, secondo il quale “le dichiarazioni dell’ex first lady sono piene di contraddizioni”.

Sono stati incriminati anche l’ex premier ad interim Claude Joseph e l’ex capo della polizia Léon Charles.

Il 7 luglio 2021 il presidente Jovenel Moïse, 53 anni, era stato ucciso nella sua residenza privata da un commando armato composto da più di venti persone, in maggioranza mercenari colombiani, senza che le sue guardie del corpo intervenissero. Nell’attacco era rimasta ferita Martine Moïse.

Il 9 febbraio Joseph Vincent, un uomo dalla doppia nazionalità statunitense e haitiana accusato di aver partecipato all’omicidio, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale della Florida, negli Stati Uniti.

La giustizia statunitense ha perseguito undici persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio, che sarebbe stato pianificato dalla Florida. Quattro di loro, tra cui Vincent, sono state condannate all’ergastolo.

Haiti sta affrontando una grave crisi politica, di sicurezza e umanitaria. Le bande criminali hanno assunto il controllo di molte zone del paese e il tasso di omicidi è più che raddoppiato nel 2023. L’omicidio di Moïse ha contribuito ad aggravare la situazione.