Il leader nordcoreano Kim Jong-un. (Str, Kcna via Kns)

La Corea del Nord ha annunciato il 27 maggio di aver cercato senza successo di mettere in orbita un satellite spia, un lancio che Seoul e Tokyo avevano fortemente criticato poche ore prima.

“Il lanciatore del satellite da ricognizione Malligyong-1-1 è esploso nella prima fase del volo”, ha affermato in un comunicato l’Amministrazione aerospaziale nordcoreana.

“L’incidente è legato a un problema di affidabilità del motore a ossigeno liquido e cherosene progettato di recente”, ha aggiunto.

L’emittente pubblica giapponese Nhk ha mostrato le immagini del satellite in fiamme e della successiva esplosione. Le riprese sono state effettuate dal nordest della Cina.

Poche ore prima Pyongyang aveva informato la guardia costiera giapponese dell’apertura di una finestra di otto giorni per il lancio di un satellite spia, dopo due tentativi falliti e uno riuscito nel 2023.

“Alle 22.44 del 27 maggio i nostri militari hanno rilevato il lancio del satellite da ricognizione dalla provincia nordcoreana del Pyongan Settentrionale”, ha affermato lo stato maggiore di Seoul. “Tuttavia, due minuti dopo numerosi frammenti sono stati rilevati nelle acque nordcoreane”.

“Il lancio costituisce una grave provocazione e viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che vietano l’uso di tecnologie legate ai missili balistici”, ha aggiunto.

Impegno per la denuclearizzazione

Secondo Seoul, la Corea del Nord riceve aiuti in materia di tecnologie spaziali da Mosca in cambio di forniture di armi alle truppe russe in Ucraina.

Intanto, il 27 maggio Seoul, Tokyo e Pechino hanno ribadito il loro impegno per la “denuclearizzazione della penisola coreana” nel corso del primo vertice tripartito da quasi cinque anni.