Civili palestinesi in fuga dai bombardamenti dell’esercito israeliano nel centro della Striscia di Gaza, il 5 giugno 2024. (Eyad Baba, Afp)

Il 6 giugno l’esercito israeliano ha rivendicato un attacco aereo contro una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nella Striscia di Gaza, che ha causato la morte di almeno trentasette persone.

“I nostri aerei da caccia hanno colpito una base di Hamas all’interno di una scuola dell’Unrwa nella regione di Nuseirat”, ha affermato l’esercito in un comunicato, aggiungendo che “molti terroristi sono stati uccisi”.

“Alcuni dei terroristi di Hamas e della Jihad islamica che hanno partecipato all’attacco del 7 ottobre in territorio israeliano conducevano le operazioni da questa base”, ha aggiunto.

L’ufficio stampa di Hamas ha affermato che almeno ventisette persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell’attacco alla scuola dell’Unrwa a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

“Molti morti e feriti continuano ad affluire all’ospedale dei martiri di Al Aqsa”, che si trova a Deir al Balah, vicino a Nuseirat, ha aggiunto, accusando l’esercito israeliano di essere responsabile di un “massacro orribile”.

Poco dopo fonti ospedaliere hanno annunciato un nuovo bilancio di trentasette vittime.

Secondo Medici senza frontiere (Msf), prima dell’attacco in ospedale erano già arrivati “almeno settanta morti e più di trecento feriti, in maggioranza donne e bambini, in seguito a una serie di bombardamenti israeliani nel centro della Striscia di Gaza”.

“Stamattina in ospedale l’odore del sangue è insostenibile”, ha dichiarato sul social network X Karin Huster, coordinatrice di Msf nella Striscia di Gaza. “Ci sono persone stese ovunque, sul pavimento e in cortile. Continuano ad arrivare corpi in sacchi di plastica”.

A gennaio l’Unrwa, che coordina la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, si era trovata al centro di una tempesta diplomatica quando Israele aveva accusato una decina dei suoi tredicimila dipendenti di essere coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, avevano sospeso i finanziamenti all’agenzia, rischiando di compromettere la distribuzione degli aiuti. Da allora, però, molti governi hanno riattivato i finanziamenti.

Il 31 maggio, in un articolo pubblicato sul New York Times, il direttore dell’Unrwa Philippe Lazzarini ha chiesto a Israele di “fermare la sua campagna contro l’agenzia”.

Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di 36.586 persone. L’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre ha invece causato almeno 1.194 vittime in Israele, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.