I sismologi giapponesi hanno avvertito della possibilità di un “megaterremoto”, dopo che l’8 agosto otto persone sono rimaste ferite da un terremoto di magnitudo 7.1 nel sud del paese. “La probabilità di un nuovo forte terremoto è più alta del normale, ma questo non indica che un forte terremoto si verificherà sicuramente”, ha dichiarato l’agenzia meteorologica giapponese (Jma). Si è trattato della prima allerta emessa in base al nuovo sistema elaborato dopo il grave terremoto del 2011.

Un portavoce del governo ha rifiutato di commentare la notizia riportata dall’emittente Nhk, secondo cui il primo ministro Fumio Kishida annullerà un viaggio in Asia centrale a partire dal 9 agosto in seguito all’allerta. Durante la scossa dell’8 agosto, al largo dell’isola meridionale di Kyushu hanno tremato case e strade, ma non sono stati segnalati danni gravi.

L’agenzia per la gestione degli incendi e dei disastri ha dichiarato che otto persone sono rimaste ferite e diverse persone sono state colpite dalla caduta di oggetti.

Situato sopra quattro grandi placche tettoniche, l’arcipelago giapponese di 125 milioni di persone registra ogni anno circa 1.500 scosse di terremoto, la maggior parte delle quali di lieve entità. Anche in caso di scosse più forti, l’impatto è generalmente contenuto, grazie a tecniche edilizie avanzate e a procedure di emergenza ben collaudate.

Il governo ha detto anche in passato che c’è una probabilità del 70 per cento che entro i prossimi trent’anni si verifichi “un megaterremoto”. Secondo gli esperti, potrebbe colpire un’ampia fascia della costa pacifica del Giappone e rappresentare una minaccia per 300mila persone.

“Sebbene sia impossibile prevedere i terremoti, il verificarsi di un terremoto di solito aumenta la probabilità di un altro”, hanno dichiarato gli esperti di Earthquake insights.

Il primo gennaio una scossa di magnitudo 7.6 e potenti scosse di assestamento hanno colpito la penisola di Noto, sulla costa del mar del Giappone, uccidendo almeno 318 persone, facendo crollare edifici e mettendo fuori uso strade.

Nel 2011 un enorme terremoto sottomarino di magnitudo 9 al largo del Giappone nordorientale ha scatenato uno tsunami che ha causato circa 18.500 morti o dispersi, ha provocato la fusione di tre reattori della centrale nucleare di Fukushima, causando il peggior disastro del dopoguerra in Giappone e il più grave incidente nucleare dai tempi di Chernobyl.

Un futuro megaterremoto potrebbe provenire dalla Fossa di Nankai, al largo del Giappone orientale, che in passato ha registrato forti scosse con magnitudo di magnitudo otto e perfino nove.

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