Gli Stati Uniti hanno colpito cinque depositi sotterranei di armi dei ribelli huthi nello Yemen usando i bombardieri strategici B-2, ha affermato la sera del 16 ottobre il segretario alla difesa statunitense Lloyd Austin.

“Le forze statunitensi hanno preso di mira alcuni depositi sotterranei di armi usate dagli huthi per colpire navi civili e militari in tutta la regione”, ha dichiarato Austin in un comunicato.

È la prima volta che gli Stati Uniti usano i bombardieri B-2 contro gli huthi, un gruppo ribelle sostenuto dall’Iran.

L’uso dei B-2, dotati di tecnologia stealth, che li rende invisibili ai radar, “dimostra la capacità degli Stati Uniti di colpire in qualunque momento e ovunque”, ha aggiunto Austin, parlando di “prova di forza senza precedenti”.

Gli huthi hanno invece definito gli attacchi come “una parte integrante dell’escalation israeliana e statunitense contro la Palestina, il Libano e lo Yemen”.

“Quest’aggressione non resterà senza risposta”, ha affermato in un comunicato l’ufficio politico del gruppo, sottolineando che continuerà a sostenere la Striscia di Gaza e il Libano.

L’emittente degli huthi Al Massira ha riferito di quindici bombardamenti condotti all’alba del 17 ottobre contro depositi di armi a nord e a sud della capitale Sanaa, e nella regione nordoccidentale di Saada.

Da mesi gli huthi, che controllano varie regioni dello Yemen, conducono attacchi contro Israele e le navi nel mar Rosso, sostenendo di agire in solidarietà con il gruppo palestinese Hamas.

In risposta, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno colpito più volte le infrastrutture degli huthi nello Yemen.

“Quest’operazione segna un cambiamento nella politica statunitense, e in particolare una maggiore fermezza nei confronti dei tentativi degli huthi di destabilizzare la regione”, ha dichiarato Mohammed al Basha, un esperto di Yemen che vive negli Stati Uniti.