Il 21 ottobre l’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso in Siria un alto funzionario di Hezbollah responsabile dei finanziamenti del movimento islamista libanese. L’uomo, il cui nome non è stato rivelato, era il comandante dell’unità 4.400, “responsabile dei trasferimenti di fondi da parte di Hezbollah” ottenuti in particolare attraverso la vendita del petrolio iraniano, ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari.

È stato “eliminato (…) poche ore fa in Siria”, ha aggiunto.

Questa unità era precedentemente guidata da Mohammed Jafar Ksir, noto anche come Sheikh Salah, che “ha gestito per anni la principale fonte di reddito dell’organizzazione” e che è stato ucciso da Israele “in un attacco mirato” a Beirut all’inizio di ottobre, ha spiegato il portavoce.

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Il ministero della difesa siriano aveva annunciato la morte di due persone in un attacco attribuito a Israele contro un’auto a Damasco in mattinata.

Da parte sua l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) ha riferito che il missile ha preso di mira un uomo non siriano che guidava la sua auto in un quartiere dove si stava svolgendo una cerimonia in memoria del leader di Hamas Yahya Sinwar, ucciso da Israele nella Striscia di Gaza la settimana scorsa.

L’unità 4.400 è responsabile del trasporto del petrolio iraniano verso la Siria per rivenderlo in Libano. “Stiamo parlando di decine di milioni di dollari”, ha detto Hagari.

Hezbollah, alleato di Hamas, ha lanciato razzi nel nord di Israele a sostegno del movimento islamista palestinese dall’inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre 2023.

Israele, che da quasi un mese porta avanti un’offensiva di terra contro Hezbollah al confine, ha ampliato la sua campagna militare negli ultimi giorni con attacchi contro gli interessi finanziari della formazione filoiraniana in Libano.