L’esercito cinese ha cominciato un’esercitazione militare vicino a Taiwan, mantenendo la pressione sull’isola autogovernata dopo aver organizzato esercitazioni su larga scala dall’inizio di ottobre. Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato le truppe a prepararsi alla guerra.

Il Partito comunista cinese non ha mai governato l’isola, ma rivendica Taiwan come parte del suo territorio e ha dichiarato che non rinuncerà all’uso della forza per riportarla sotto il suo controllo.

Questo mese ha inviato aerei e navi da guerra intorno all’isola, in quello che Pechino ha dichiarato essere un “severo avvertimento agli atti separatisti delle forze ‘indipendentiste di Taiwan’”.

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Il 22 ottobre l’amministrazione per la sicurezza marittima (Msa) dell’isola orientale di Pingtan ha annunciato che i “colpi di arma da fuoco” sarebbero avvenuti in un’area limitata vicino alla terraferma cinese, a circa 105 chilometri da Taiwan.

L’Msa ha dichiarato che le operazioni sono cominciate alle 9 e si sono svolte per quattro ore in un’area di circa 150 chilometri quadrati. Pingtan è il punto della Cina continentale più vicino all’isola di Taiwan.

Le autorità marittime non hanno detto quale forza cinese avrebbe effettuato l’esercitazione, né il suo obiettivo. In risposta alle esercitazioni, il ministero della difesa di Taiwan ha dichiarato di monitorare attentamente le “attività e le intenzioni militari” della Cina.

Taipei ha affermato che le esercitazioni potrebbero far parte delle “tattiche di Pechino per rafforzare la propria intimidazione in relazione alle dinamiche nello Stretto di Taiwan”. Il premier Cho Jung-tai li ha definiti una “minaccia che mina la pace e la stabilità regionale”.