Quasi seicento poliziotti sono stati licenziati per cattiva condotta in Inghilterra e Galles in un anno, secondo alcuni dati pubblicati il 5 novembre, in un momento in cui la polizia sta cercando di riconquistare la fiducia dei cittadini dopo una serie di scandali.

Dal 1 aprile 2023 al 31 marzo 2024 sono stati licenziati 593 poliziotti, con un aumento del 50 per cento rispetto all’anno precedente, ha affermato il College of policing, un organismo per la formazione delle forze di sicurezza in Inghilterra e Galles.

Più nel dettaglio, sono stati documentati 74 casi di aggressione sessuale, 18 di possesso di immagini pedopornografiche e 71 di comportamento discriminatorio, che hanno portato al licenziamento degli agenti coinvolti.

La causa principale di licenziamento (125 casi) è però la “disonestà nello svolgimento delle mansioni”. Sono stati documentati anche 66 casi di divulgazione o accesso non autorizzato a informazioni riservate.

La reputazione della polizia inglese è stata profondamente scossa dal caso che ha coinvolto l’agente Wayne Couzens, colpevole, nel marzo 2021, di aver rapito, stuprato e ucciso Sarah Everard, una londinese di 33 anni, e poi condannato all’ergastolo.

Quasi due anni dopo un altro poliziotto di Londra, David Carrick, è stato condannato all’ergastolo per decine di stupri e aggressioni sessuali ai danni di dodici donne in un periodo di vent’anni.

Razzismo, omofobia e misoginia

Ma al di là di questi casi estremi, vari rapporti hanno sottolineato la diffusione di comportamenti razzisti, omofobi e misogini all’interno della polizia.

“La condotta di un certo numero di poliziotti non è all’altezza degli standard che abbiamo stabilito e che i cittadini hanno il diritto di aspettarsi”, ha affermato Tom Harding del College of policing, aggiungendo che i licenziamenti dimostrano “la presenza di solide procedure interne”.

In totale tra Inghilterra e Galles ci sono 147mila poliziotti.