Il 10 gennaio un giudice di New York, Juan Merchan, ha dispensato il presidente eletto Donald Trump da una pena detentiva o da una multa per il caso dei pagamenti illeciti all’attrice di film porno Stormy Daniels, confermando però la sua storica condanna penale.
Trump ha partecipato in videoconferenza all’udienza presso il tribunale penale di Manhattan, definendo la sua condanna “una vergogna per tutto il sistema”.
In seguito a questa sentenza dal valore simbolico, il 20 gennaio Trump diventerà il primo presidente pregiudicato nella storia degli Stati Uniti.
Iscriviti a Americana |
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Americana
|
Cosa succede negli Stati Uniti. A cura di Alessio Marchionna. Ogni domenica.
|
Iscriviti |
Il 30 maggio Trump era stato riconosciuto colpevole di aver falsificato dei documenti contabili per nascondere un pagamento da 130mila dollari a Daniels per evitare uno scandalo sessuale durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016.
Il presidente eletto poteva essere condannato a una pena massima di quattro anni di prigione.
Fino all’ultimo giorno, con un ricorso finale alla corte suprema, gli avvocati di Trump avevano cercato, invocando la sua immunità presidenziale passata e futura, di evitare l’udienza finale del processo.
Ma la sera del 9 gennaio la più alta corte degli Stati Uniti aveva respinto il ricorso per cinque voti a quattro, con due giudici conservatori che si erano uniti ai tre progressisti.
Come negli altri processi in cui è stato coinvolto, Trump si è definito la vittima di una “caccia alle streghe” orchestrata dai suoi avversari politici.