L’autorità di regolamentazione dei mezzi d’informazione della Guinea ha annunciato la sospensione del canale di notizie Africa 24 per “esercizio illegale della professione”, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali.
Africa 24 è un canale di notizie ventiquattr’ore ore su ventiquattro dedicato all’informazione africana, fondato dal camerunense Constant Nemale.
Si tratta della prima sospensione di un canale internazionale annunciata dall’Alta autorità per la comunicazione (Hac), che negli ultimi anni ha sospeso temporaneamente o definitivamente diverse testate giornalistiche.
I guineani sono chiamati a votare il 28 dicembre per le elezioni presidenziali, dopo il colpo di stato del 2021 che ha portato al potere la giunta del generale Mamadi Doumbouya. Doumbouya è candidato alle presidenziali, senza alcuna opposizione significativa.
In una decisione pubblicata il 21 dicembre, l’alta autorità ha annunciato la sospensione delle trasmissioni del canale Africa 24 all’interno del paese, accusandolo di “esercizio illegale della professione”, dopo aver trasmesso servizi sulla campagna elettorale senza autorizzazione.
L’autorità di regolamentazione ha sottolineato che la domanda di accreditamento del canale era “in fase di revisione”, ma era stata “ritardata a causa della mancanza dei documenti richiesti dalla legge”.
Oltre al divieto di trasmissione, l’alta autorità ha ordinato la rimozione di Africa 24 dal pacchetto Canal+ in Guinea.
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La giunta al potere è accusata di limitare la libertà di stampa bloccando o sospendendo le trasmissioni. Secondo professionisti del settore, ha arrestato e poi rilasciato diversi giornalisti. Uno di loro, Habib Marouane Camara, che gestisce il sito web Lerevelateur224, è scomparso da dicembre.
Da quando la giunta ha preso il potere, diversi partiti politici sono stati sospesi, le manifestazioni – vietate dal 2022 – sono state represse e numerosi leader dell’opposizione e della società civile sono stati arrestati, condannati o costretti all’esilio.
Negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di sparizioni forzate e rapimenti.
Nonostante le ripetute promesse di restituire il potere ai civili al termine di un periodo di transizione, il generale Mamadi Doumbouya si candida alla presidenza e sembra certo di vincere in assenza di un avversario significativo.