30 novembre 2014 15:39
  1. “Ci sono un sacco di buoni propositi che erano buoni solo in quel momento, ci sono un sacco di cose che avrei voluto dire e scrivere e far sapere a persone, ma mi hanno insegnato sempre che non si scrive a qualcuno di notte, perché non stai morendo (ricordatelo, non stai morendo) e fai preoccupare tutti. Io mi dico, poi, che è troppo semplice scrivere a qualcuno di notte e sembrare intenso e appassionato, ma non significa neanche niente”. Sara Marzullo e l’insonnia su Abbiamo le prove.
  2. Un reportage sui ragazzi che vivono e muoiono in strada a Bucarest, per quel bel progetto che è Q Code Magazine.
  3. La diseguaglianza sugli aerei di linea. E sempre a proposito di diseguaglianza: il nuovo wifi gratuito pubblico di New York è una cosa grandiosa, a meno che tu non viva in un quartiere povero.
  4. “So there’s no reason to insist that other obsolete bureaux and offices of the lapsed era be brought along into the new one. The music industry has shrunk. In shrinking it has rung out the middle, leaving the bands and the audiences to work out their relationship from the ends. I see this as both healthy and exciting”. Il lungo, interessante discorso di Steve Albini sullo stato dell’industria musicale oggi.
  5. La manifestazione del 25 novembre delle donne curde.
  6. Che cosa sta uccidendo, lentamente, Wikipedia?
  7. La mitica lettera di Neal Cassady che ispirò lo stile di Jack Kerouac è stata ritrovata dopo sessantacinque anni – e sarà messa all’asta.
  8. Le differenze sostanziali delle propoteste di Occupy e di Ferguson, con un occhio in particolare (ovviamente) alla questione razziale.
  9. L’agente Darren Wilson ha parlato di Michael Brown – il ragazzo nero che ha ucciso – come di un “demone”, paragonandolo ad Hulk Hogan. Su Slate, Jamelle Bouie cerca di trovare le radici di questa descrizione assurda: “Maybe Wilson was an ordinary police officer with all the baggage it carries. Maybe, like many of his peers on the Ferguson police force, he was hard on black teenagers. Maybe, like many Americans, he was a little afraid of them. And maybe all of this – his fear, his bias, and his training – met Michael Brown and combined to create tragedy”. Da leggere anche il sempre lucido Ta-Nehisi Coates sull’Atlantic.
  10. Il nuovo (e bellissimo) ep dei Mogwai in streaming: cade a pennello per straziarsi di malinconia mentre l’autunno va verso la fine.
  11. E questa foto.

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