05 luglio 2017 17:26

Il paco è una droga che si è diffusa a partire dagli anni novanta nei quartieri più poveri di Buenos Aires e da lì ha raggiunto le periferie di tutto il Sudamerica. Lo chiamano anche “la droga dei poveri” perché è prodotto con gli scarti della cocaina miscelati a colla, cherosene, veleno per topi e polvere di vetro; costa solo un dollaro a dose e dà subito assuefazione.

Dopo avere conosciuto la realtà cruda e disperata di Encerrados, reportage sulle carceri sudamericane, il nuovo progetto del fotoreporter romano Valerio Bispuri racconta l’universo che ruota intorno al consumo di paco, con uno stile diretto e puntuale. Per 14 anni ha viaggiato tra Argentina, Brasile, Perù, Colombia e Paraguay ed è entrato nelle vite dei consumatori e delle loro famiglie, distrutte da questa dipendenza. Nel 2015 è riuscito a entrare, bendato, nei posti dove si cucina questa droga e lì ha scattato le ultime foto che compongono Paco. A drug story. Ma come racconta Bispuri, questo lavoro “non è solo un reportage su una terribile droga, ma un’esplorazione antropologica e sociologica della nuova povertà in Sudamerica”.

Il progetto è diventato un libro pubblicato da Contrasto e sarà presentato in anteprima alla nuova edizione del festival Internazionale a Ferrara, che si terrà dal 29 settembre al 1 ottobre.

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