03 novembre 2019 10:34

L’edizione 2019 di Lucca Comics and Games, che si è aperta il 30 ottobre, presenta come sempre una nutrita serie di eventi, convegni, incontri ed esposizioni dedicati al fumetto, alla scrittura, al cinema, d’animazione e dal vero, all’arte digitale, all’illustrazione, al gioco e videogioco.

Tra le esposizioni presenti a palazzo Ducale, già inaugurate sabato 12 ottobre, alcune erano particolarmente attese. Per esempio Mostri, non lo siamo tutti?, dedicata a Emil Ferris, vincitrice nel 2018 del Gran Guinigi per il miglior graphic novel (La mia cosa preferita sono i mostri, Bao publishing), e diventata un caso editoriale con oltre 70mila copie solo negli Stati Uniti. O quella dedicata all’italiana Barbara Baldi (Lo spessore del silenzio): autrice del poster di questa edizione del festival, colorista e illustratrice affermata, premiata nel 2018 con il Gran Guinigi alla miglior disegnatrice, con due soli graphic novel (Lucenera e Ada) si era già imposta all’attenzione del panorama internazionale.

Tavole tratte da Ada, Oblomov edizioni, 2018. (Barbara Baldi)

Tra le altre esposizioni in corso ci sono quella dedicata a John Buscema, uno dei più celebri e talentuosi disegnatori della Marvel degli anni settanta e ottanta, e quella incentrata sul lavoro di Jeffrey Catherine Jones (in arte Jeff Jones). Nata uomo, ha poi cambiato sesso ed è stata riconosciuta legalmente come donna. Morta nel 2011, è stata una disegnatrice e illustratrice di talento, dal lavoro originale e non scontato imperniato sul fantasy e l’horror. Anche il suo lavoro nel fumetto è stato molto apprezzato: venne premiata nel 1976 a Lucca per la sua serie poetica Idyl. Da visitare anche l’esposizione dedicata ad Armand Baltazar, senior art director per DreamWorks, Disney e Pixar.

Inoltre, sempre a palazzo Ducale, è presentata la mostra dedicata al maestro giapponese Suehiro Maruo che spazia tra l’horror e l’erotico, colonna portante da anni del catalogo delle edizioni Coconino press che lo hanno fatto scoprire al pubblico italiano; e quella dedicata allo sceneggiatore Alessandro Bilotta, pluripremiato autore di numerose serie di culto e dalla notevole originalità, in particolare per Sergio Bonelli editore, e vincitore l’anno scorso del Gran Guinigi di Lucca Comics per la miglior serie con Mercurio Loi.

Tavole tratte dalla graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri, Bao Publishing, 2018. (Emil Ferris)

Per chiudere, tra le numerose altre esposizioni segnaliamo Le origini del manga - Da Hokusai ai manga moderni (al palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca), ideata e curata dal direttore del Museo d’arte orientale Mazzocchi, Paolo Linetti. La mostra analizza il percorso che lega la secolare tradizione dell’illustrazione giapponese del diciassettesimo secolo al fumetto di genere manga del ventunesimo, attraverso una selezione di circa 200 opere, che fra emaki e xilografie ospiterà anche la celebre Onda di Hokusai; l’esposizione Becoming human: be a hero, dedicata alle campagne di comunicazione sociale nazionali e internazionali per la promozione della donazione; infine, Paperino siamo noi – per la prima volta il mercato del Carmine diventa una location del festival – curata dallo storico del fumetto Gianni Bono, mette a disposizione gli spazi recentemente recuperati e ristrutturati per un viaggio interattivo alla scoperta di uno dei personaggi Disney più famosi al mondo.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it