23 novembre 2018 08:23

“Una piccola sorpresa da scovare in multisala”. Qualcuno ha definito così Upgrade di Leigh Whannell, film a basso budget che rispolvera in modo decente il ciberpunk, concetto che credevamo sepolto dall’inondazione di distopie. Grey (Logan Marshall-Green, lo sfortunato marito di Noomi Rapace in Prometeus) ripara auto d’epoca – siamo in un prossimo futuro in cui ormai le auto si guidano da sole, o meglio, sono guidate da computer – e il suo mestiere lo porta a contatto con un genio informatico che ha tra le mani l’invenzione che cambierà il concetto di umanità: un chip che si chiama stem. Quando Grey va a consegnargli l’automobile si porta dietro la moglie Asha, che invece lavora in una non meglio specificata it-company. Sulla via del ritorno finiscono in un’imboscata: Asha viene freddata invece Grey, gravemente ferito, si risveglia tetraplegico.

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In suo soccorso arriva il genio con il suo stem che, installato al posto giusto (spina dorsale), non solo può restituire a Grey le facoltà motorie ma trasformarlo in una specie di superuomo. Grey si mette quindi sulle tracce degli uomini che hanno ucciso Asha. Il plot non è originalissimo, ma la preoccupazione degli autori non sembra quella. Upgrade è sufficientemente cyber e sufficientemente punk. In generale ce n’è abbastanza per giustificare le parole di Mike McCahill sul Guardian: “Upgrade è fluido e divertente come qualsiasi cosa abbiano fatto i Wachowski all’epoca in cui erano ancora fratelli” (cioè fondamentalmente Matrix).

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In Troppa grazia di Gianni Zanasi, Alba Rohrwacher interpreta Lucia, una geometra incaricata di lavorare su un terreno nel mirino di una speculazione edilizia. Politici, amici, parenti e colleghi di Lucia avranno a che fare con un evento soprannaturale: a Lucia infatti, poco convinta dell’operazione che dovrebbe avallare, comincia a comparire la Madonna. Beninteso che il film di Zanasi è una commedia, e non potrebbe essere altrimenti. Nel cast anche Giuseppe Battiston, Elio Germano e Carlotta Natoli. Il film è stato presentato a maggio, a Cannes, nella Quinziane des réalisateurs, dove ha anche vinto un premio come miglior film europeo.

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Di altro genere, ma non meno ricco di spunti di riflessione Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis. Siamo a Castel Volturno dove Maria (Pina Turco) traghetta donne da una parte all’altra del fiume (il Volturno, appunto). Si tratta di prostitute incinte disposte a mettere “in vendita” i loro figli. De Angelis torna in una terra che non finisce mai di ispirare storie, e come per il precedente Indivisibili, ci mostra che c’è sempre qualcuno che trova la forza per cercare di cambiare. Il film è stato presentato alla Festa del cinema di Roma dove ha vinto il premio del pubblico. Nell’Anatomia di una scena il regista Edoardo De Angelis parla di omaggi a sua moglie e a François Truffaut.

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Con Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) di Tom Edmunds si torna alla commedia. William è uno scrittore fallito. E anche quando cerca di suicidarsi in vari modi, varie volte, fallisce. Poi un sicario vicino alla pensione (Tom Wilkinson) gli offre i suoi servigi e naturalmente subito dopo aver firmato il contratto per William la fortuna comincia a girare. La prospettiva di pubblicare un libro e l’amore di una bella editor gli fanno cambiare idea. Certo bisogna avvertire il killer.

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Nuova versione delle avventure di Robin Hood. O meglio Otto Bathurst (Black mirror, Peaky blinders) pretende di raccontarci Le origini della leggenda e a interpretare l’eroe in calzamaglia c’è Taron Egerton. Bathurst pesca un po’ dappertutto per rendere appetibile il film per i ragazzini e dare vita a una nuova serie di blockbuster. Little John è Jamie Foxx, lo sceriffo di Nottingham è Ben Mendelsohn. Produce Leonardo DiCaprio.

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In uscita anche A private war di Matthew Heineman con Rosamund Pike nei panni di Marie Colvin, reporter di guerra del Sunday Times, morta in Siria nel 2012. Il film segue la falsariga di un lungo ritratto di Colvin pubblicato (postumo) da Vanity Fair. Rosamund Pike fa una bella figura con la benda all’occhio: l’attrice londinese ne ha fatta di strada dai tempi in cui interpretava Jane Bennett nell’Orgoglio e pregiudizio con Keira Knightley protagonista. A proposito di Keira Knightley, interpreterà Colette nel film di Wash Westmoreland che sarà presentato al Torino film festival che comincia il 23 novembre (ci vediamo là).

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