20 maggio 2013 14:42

Il 20 maggio 2012, alle 4,03, due scosse di terremoto di magnitudo 5,9 e 5,8 sulla scala Richter colpivano l’Emilia-Romagna tra le province di Modena, Bologna e Ferrara, con epicentro a Finale Emilia.

Appena nove giorni dopo un nuovo sisma, con epicentro, tra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro, causava altri danni e vittime nella regione. Le scosse e lo sciame sismico sono continuati per mesi. Nei crolli o per la paura sono morte in tutto 27 persone, tra cui molti dipendenti di aziende danneggiate dal terremoto che si trovavano sul luogo di lavoro per controllare i danni o cercare di riprendere la produzione.

Il sisma ha causato danni per circa 12 miliardi di euro e oltre 45mila sfollati, di cui 16mila direttamente assistiti nei campi della Protezione civile. Molti di loro hanno trovato sistemazioni alternative alle abitazioni di emergenza, ma migliaia di case sono ancora inagibili.

In questa foto: lo stabilimento Hmc Premedical di Medolla (in provincia di Modena), che produce dispositivi medici, smantellato prima della demolizione. Queste immagini, scattate nel maggio del 2013, sono state realizzate dal fotografo Giovanni Diffidenti in collaborazione con il Cesvi.

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