Il 12 giugno cominceranno i mondiali di calcio in Brasile, ma i preparativi per l’evento sono in ritardo e molti cantieri sono ancora aperti. Lo stadio di São Paulo, che dovrà ospitare la cerimonia d’apertura del 12 giugno, alla quale seguirà la partita tra Brasile e Croazia, non è ancora pronto, scrive il Washington Post. Anche i lavori nelle strutture di Cuiabá, Curitiba e Natal stanno subendo dei ritardi. I nuovi trasporti pubblici a Cuiabá, Salvador, Recife e in molte altre città non sono stati ancora completati. Il 2 aprile il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, ha definito il Brasile “non del tutto pronto” per l’inizio della coppa mondiale.
Nei cantieri per la costruzione degli stadi in Brasile ci sono già state otto vittime. L’ultima risale all’8 maggio, quando un operaio è morto folgorato mentre lavorava all’Arena Pantanal di Cuiabá.
Nell’ultimo anno più di un milione di persone sono scese in piazza per protestare contro gli sprechi e la corruzione legati all’organizzazione dei mondiali in Brasile. Le manifestazioni, cominciate durante la Confederations cup, si sono svolte in molte città del paese e hanno messo sotto accusa il governo della presidente Dilma Rousseff. La polizia ha represso le manifestazioni con la forza.
Il 4 giugno la presidente brasiliana Dilma Rousseff, intervenuta a una conferenza stampa, ha difeso il suo esecutivo e ha definito i ritardi dell’organizzazione “il costo della democrazia”. “Nessuno costruisce una metropolitana in due anni, a parte la Cina”, ha detto Rousseff.
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