La matière des rêves è la mostra ospitata alla Maison européenne de la photographie di Parigi dedicata a più di sessant’anni di carriera del fotografo Nino Migliori.
“Onirico e singolare, lo sguardo di Nino Migliori non smette mai di farsi domande sul mondo che lo circonda”, spiegano le curatrici Alessandra Mauro e Laurie Hurwitz. Da sempre il suo obiettivo è quello di capire cos’è la fotografia e in che modo questo linguaggio, che unisce la chimica ad apparecchi meccanici, è entrato nel nostro quotidiano e l’ha cambiato in maniera irreversibile.
Il percorso espositivo si apre con una selezione di foto in bianco e nero che Migliori ha scattato negli anni cinquanta a Bologna, la città in cui è nato. Si vedono bambini che giocano per strada, o in piscina, e altre scene di vita quotidiana. La mostra prosegue con immagini più astratte, che raccontano il fascino e l’attenzione dell’autore per la sperimentazione. Si va dagli idrogrammi – realizzati con delle gocce d’acqua depositate tra due lastre di vetro ed evocano le tele del pittore Jackson Pollock – ai cellogrammi, ottenuti mettendo dei pezzi di cellophane e carta opaca tra due vetrini usati come un negativo e che creano effetti di colori e luce diversi. E poi si passa alle polaroid attraverso una serie scattata nella casa del pittore Giorgio Morandi.
La mostra a Parigi durerà fino al 25 febbraio.
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